Listato Domande Quiz Patente Superiori
-
È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che supera i periodi di guida prescritti
-
È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che non osserva le interruzioni obbligatorie durante il viaggio
-
È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che è sprovvisto o tiene in modo incompleto o alterato l'estratto del registro di servizio
-
È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che non osserva i periodi di riposo minimi
-
È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che non osserva i periodi di pausa o di riposo prescritti
-
È soggetto alla revoca della patente il conducente che supera i periodi di guida prescritti
-
È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che effettua l'interruzione di quarantacinque minuti dopo quattro ore e mezza di guida
-
Costituisce infrazione guidare per quattro ore consecutive, senza interruzioni
-
È ammesso utilizzare un foglio di registrazione del cronotachigrafo analogico per più di 24 ore
-
È soggetto alla revoca della carta di qualificazione del conducente l'autista che supera i periodi di guida prescritti
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative ai tempi di guida e di riposo
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative al massimo tempo di guida consentito in una settimana
-
Il regolamento 561/2006/CE mira a migliorare le condizioni sociali dei lavoratori a cui si applica
-
Il regolamento 561/2006/CE mira ad aumentare il livello di sicurezza stradale
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative al tempo di guida massimo per giornata
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative ai tempi di guida minimi
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative al tempo di riposo massimo per settimana
-
Il regolamento 561/2006/CE mira ad aumentare il tempo di lavoro dei conducenti
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni sui compensi minimi dei conducenti
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relativamente al trasporto di cose, ma non sul trasporto di persone
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di cose, effettuato con veicoli di massa massima ammissibile, compresi eventuali rimorchi o semirimorchi, superiore a 3,5 tonnellate
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di passeggeri effettuato con veicoli atti a trasportare più di nove persone compreso il conducente
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica ad alcuni trasporti su strada effettuati all'interno dell'Unione Europea
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica ad alcuni trasporti su strada effettuati fra l'Unione Europea e i Paesi dello Spazio economico europeo
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di merci, effettuato da veicoli di massa massima ammissibile, compresi eventuali rimorchi o semirimorchi, superiore a 2,5 tonnellate
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di passeggeri effettuato con taxi o autobus
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica anche al trasporto su ferrovia
-
Il regolamento 561/2006/CE si applica ai veicoli destinati al trasporto di cose, ma non a quelli adibiti al trasporto di persone
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero, di norma, non deve superare le nove ore
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può essere esteso fino a dieci ore, non più di due volte nell'arco della settimana
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero prevede una o più interruzioni di guida obbligatorie
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può essere al massimo di otto ore
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero, di norma, è di nove ore consecutive
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può essere di undici ore, per non più di due volte in una settimana
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può essere esteso a dodici ore, purché intervallato da almeno tre interruzioni di guida di quarantacinque minuti
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero regolare è di almeno undici ore
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero ridotto è di almeno nove ore non più di tre volte la settimana
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, è vietato guidare per più di sei giorni consecutivi
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, non si possono effettuare più di tre periodi di riposo giornaliero ridotto, tra due periodi di riposo settimanale
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero regolare è di almeno nove ore
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero deve essere pari al periodo di guida giornaliero
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero regolare è di otto ore
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero è un periodo durante il quale il conducente non può disporre liberamente del proprio tempo
-
Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero ridotto è quarantacinque minuti ogni quattro ore e mezza di guida
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale regolare è di almeno 45 ore
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale ridotto debba essere recuperato
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale ridotto abbia una durata minima di 24 ore ininterrotte
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale possa essere di tipo regolare o ridotto
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale regolare sia di almeno 30 ore
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale ridotto sia al massimo di 24 ore continuative
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale regolare non possa essere inferiore a 90 ore
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il conducente, a fronte di indennità in denaro, possa rinunciare al periodo di riposo settimanale
-
I tempi di disponibilità sono quelli nei quali il conducente, pur non dovendo necessariamente rimanere sul posto di lavoro, deve tenersi a disposizione per poter prontamente riprendere il lavoro
-
I periodi di permanenza a bordo del veicolo a fianco di un altro conducente (multipresenza) sono considerati tempi di disponibilità
-
I periodi di permanenza in cuccetta durante la marcia del veicolo sono considerati tempi di disponibilità
-
I tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 804]
-
I periodi di tempo impiegati per la piccola manutenzione del veicolo sono considerati "altri lavori"
-
I tempi definiti "altri lavori" sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 808]
-
I tempi definiti "altri lavori" sono considerati tempi di guida
-
I tempi di disponibilità sono quelli durante i quali il conducente può disporre liberamente del proprio tempo
-
I periodi di tempo impiegati per la pulizia del veicolo son considerati "tempi di disponibilità"
-
I tempi definiti "altri lavori" sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 804]
-
L'impresa di trasporto non può promettere premi in denaro al conducente basati sulla maggior percorrenza chilometrica
-
Il conducente è corresponsabile per le infrazioni al regolamento 561/2006/CE, anche se commesse alla guida di un veicolo di proprietà dell'impresa
-
L'impresa di trasporto non deve incoraggiare i propri conducenti a violare le disposizioni in materia di tempi di guida e di riposo
-
L'impresa di trasporto può decurtare lo stipendio al conducente che si rifiuti di guidare per più di 10 ore al giorno
-
L'impresa di trasporto non risponde delle violazioni al codice della strada commesse, durante il lavoro, dai conducenti alle proprie dipendenze cui abbia fornito istruzioni in contrasto con il regolamento 561/2006/CE, perché tale responsabilità è esclusivamente del conducente
-
L'impresa di trasporto non è responsabile per le violazioni alla normativa in materia di tempi di guida e di riposo commesse, durante il lavoro, dai conducenti alle proprie dipendenze quando sono all'estero
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che, al fine di salvaguardare la sicurezza delle persone e delle cose trasportate, il conducente possa superare i tempi massimi di guida prescritti solo per raggiungere un luogo di sosta appropriato
-
Il conducente che deroga alla durata massima della guida al fine di raggiungere un luogo di sosta appropriato, deve annotarne i motivi sul foglio di registrazione o sul retro della stampa giornaliera (ticket)
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il conducente possa superare i tempi massimi di guida prescritti per raggiungere il proprio domicilio
-
Il regolamento 561/2006/CE prevede che il conducente possa superare i tempi massimi di guida prescritti per raggiungere il deposito dell'impresa proprietaria del veicolo
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, per "interruzione" si intende ogni periodo in cui il conducente non può guidare o svolgere altre mansioni
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, per "riposo" si intende ogni periodo ininterrotto durante il quale il conducente può disporre liberamente del suo tempo
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, il "tempo di disponibilità" comprende il tempo di attesa sul posto di lavoro e la multipresenza
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, per "interruzione" si intende ogni fermata effettuata con il veicolo durante la giornata lavorativa
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, per "disponibilità" si intende l'assenso del lavoratore a svolgere mansioni al di fuori del normale orario di lavoro
-
Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di cinquantasei ore
-
Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di cinquantasei ore e che la guida non deve superare le novanta ore nell'arco di due settimane consecutive
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero può essere frazionato in due parti, la prima di almeno 3 ore e la seconda di almeno 9 ore
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, il conducente, dopo sei periodi di guida, deve effettuare un riposo di 45 ore consecutive
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, il conducente, dopo sei periodi di guida, può effettuare un riposo ridotto di almeno 24 ore consecutive, purché le restanti ore di riposo vengano recuperate entro la fine della terza settimana
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, si può parlare di multipresenza quando a bordo del veicolo sono presenti almeno due conducenti per l'intero periodo, fatta salva la prima ora nella quale la presenza del secondo conducente è facoltativa
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero può essere frazionato in due parti, la prima di almeno 9 ore e la seconda di almeno 3 ore
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, il conducente, dopo quattro periodi di guida, deve effettuare un riposo di 48 ore consecutive
-
Secondo il regolamento 561/2006/CE, si può parlare di multipresenza quando a bordo del veicolo sono presenti due conducenti per l'intero periodo, fatte salve le prime tre ore dove la presenza del secondo conducente è facoltativa
-
Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di quarantotto ore
-
Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di cinquantasei ore e che la guida non deve superare le cento ore nell'arco di due settimane consecutive
-
Dopo un periodo di guida di quattro ore e mezza, il conducente deve osservare un periodo di riposo di almeno 50 minuti consecutivi
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di guida sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 801]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di riposo sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 802]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 804]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di altri lavori sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 803]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi delle varie attività del conducente sono rappresentati ciascuno da un proprio specifico simbolo
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di guida sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 802]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 803]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 806]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di altri lavori sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 808]
-
Sul cronotachigrafo, i tempi di guida sono rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA 804]
-
Il cronotachigrafo registra, tra l'altro, i tempi di guida del conducente e la velocità tenuta dal veicolo
-
Il cronotachigrafo è un apparecchio di controllo dei tempi di guida
-
Il cronotachigrafo può essere analogico o digitale
-
Il cronotachigrafo registra, in riferimento al conducente, i suoi tempi di guida, gli altri tempi di lavoro, i tempi di disponibilità, le interruzioni di guida e i tempi di riposo
-
Il cronotachigrafo registra, in riferimento al veicolo, i chilometri percorsi e la velocità
-
Il cronotachigrafo registra le conversazioni del conducente
-
Il cronotachigrafo registra le frenate del veicolo
-
Il cronotachigrafo può essere di tipo idraulico
-
Il cronotachigrafo entra in funzione quando il conducente preme l'apposito tasto "START" posto sul cruscotto
-
Il cronotachigrafo registra l'itinerario percorso dal veicolo
-
Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate
-
Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli per trasporto passeggeri con più di 9 posti compreso quello del conducente (tranne quelli che effettuano servizi regolari di linea su percorsi inferiori a 50 km)
-
Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli per trasporto di passeggeri con più di 9 posti compreso quello del conducente che effettuano servizi regolari di linea su percorsi superiori a 50 km
-
I veicoli con velocità massima autorizzata inferiore o uguale a 40 km/h non devono essere dotati di cronotachigrafo
-
Gli autobus in servizio pubblico di linea, ma utilizzati anche in corsa "fuori linea", devono essere dotati di cronotachigrafo
-
Il cronotachigrafo è obbligatorio per i taxi che operano fuori dei centri urbani
-
Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico superiore a 2 tonnellate
-
Il cronotachigrafo è obbligatorio per tutti gli autobus
-
Il cronotachigrafo è obbligatorio per tutti i veicoli adibiti al trasporto di merci
-
Gli autobus in servizio pubblico di linea il cui percorso, da capolinea a capolinea, non supera i 50 km devono essere dotati di cronotachigrafo
-
I veicoli di proprietà delle forze armate e dei vigili del fuoco devono essere dotati di cronotachigrafo
-
I veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate adibiti ad uso medico devono essere dotati di cronotachigrafo
-
I carri attrezzi specializzati che operano entro un raggio di 100 km dalla propria base operativa devono essere dotati di cronotachigrafo
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono garantire delle registrazioni leggibili per almeno un anno
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono avere una capacità minima di registrazione di 24 ore
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici hanno una zona riservata alle indicazioni relative alla velocità
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici hanno una zona riservata alle indicazioni relative alle distanze percorse
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono essere di tipo omologato
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici non hanno zone riservate alla compilazione manuale
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono avere una capacità minima di registrazione di 48 ore
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono riportare il marchio dell'officina che ha installato il cronotachigrafo analogico
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono avere una zona riservata ad eventuali annotazioni di agenti di Polizia
-
I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici sono di tipo "standard" e possono essere utilizzati indifferentemente su qualsiasi cronotachigrafo analogico
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, alla partenza, deve scrivere nome e cognome sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere il luogo di partenza sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere la data della partenza sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere il numero di targa del veicolo sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere la lettura del contachilometri al momento della partenza sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere il nome dell'azienda di trasporto proprietaria del veicolo sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere il numero di telaio del veicolo sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere numero e categoria della propria patente di guida sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere la data dell'ultimo trasporto effettuato all'estero sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio, deve scrivere la propria data di nascita sul foglio di registrazione che utilizzerà
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve indicare le proprie attività attraverso l'apposito commutatore
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di cambio del veicolo, deve riportare sul foglio di registrazione l'ora di cambio del veicolo
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di cambio del veicolo, deve riportare sul foglio di registrazione la targa del nuovo veicolo
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve compilare, prima della partenza, il foglio di registrazione
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve, al termine del viaggio, riportare sul foglio di registrazione il numero di chilometri percorsi
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve far controfirmare il foglio di registrazione al titolare dell'azienda proprietaria del veicolo
-
Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, al termine del viaggio, deve lasciare il foglio di registrazione inserito nel dispositivo di controllo
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di cambio del veicolo, deve riportare sul foglio di registrazione l'ora di inizio del turno di lavoro
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di riposo, deve spostare il commutatore sul simbolo di figura [FIGURA 804]
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di "altri lavori", deve spostare il commutatore sul simbolo di figura [FIGURA 808]
-
I fogli di registrazione di un cronotachigrafo analogico, devono avere una omologazione CE specifica per il tipo di apparecchio di controllo
-
Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima dell'inizio del viaggio, deve compilare il foglio di registrazione indicando: nome e cognome del conducente, luogo e la data di partenza, targa del veicolo e lettura del contachilometri
-
Se durante la stessa giornata lavorativa il conducente utilizza due veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, deve utilizzare lo stesso foglio di registrazione compilandolo anche nella parte posteriore
-
Se durante la stessa giornata lavorativa il conducente utilizza due veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, nella parte posteriore del foglio di registrazione dovrà indicare, tra l'altro, l'ora del cambio, la targa e la lettura del contachilometri del secondo veicolo
-
Su veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, non è necessario utilizzare fogli di registrazione di tipo omologato
-
Su veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, prima dell'inizio del viaggio, il conducente deve compilare il foglio di registrazione indicando il suo nome e cognome e gli estremi della patente di guida e della CQC
-
Su veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, prima dell'inizio del viaggio, il conducente deve compilare il foglio di registrazione indicando il suo nome e cognome, la targa del veicolo e gli estremi della carta tachigrafica
-
Se durante la stessa giornata lavorativa il conducente utilizza due veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, egli deve compilare due fogli di registrazione
-
Nel cronotachigrafo digitale i dati sono memorizzati nella memoria interna del dispositivo e nella carta tachigrafica inserita
-
Nel cronotachigrafo digitale è presente un sistema di memorizzazione elettronica in grado di memorizzare le attività lavorative del conducente relative ad almeno gli ultimi 365 giorni di calendario
-
Il cronotachigrafo digitale è dotato di una stampante integrata
-
Il cronotachigrafo digitale emette un segnale acustico che avverte se il veicolo viene utilizzato senza che la carta tachigrafica del conducente sia stata inserita
-
I dati della giornata lavorativa del conducente sono memorizzati solo nella memoria interna del cronotachigrafo digitale
-
Se il veicolo è dotato di cronotachigrafo digitale, i dati della giornata lavorativa del conducente non possono essere stampati
-
Se il veicolo è dotato di cronotachigrafo digitale, i dati dell'attività lavorativa del conducente non possono essere trasferiti su altro dispositivo
-
Nel cronotachigrafo digitale è presente un sistema di memorizzazione elettronica in grado di memorizzare al massimo le attività lavorative del conducente relative agli ultimi sette giorni di calendario
-
La carta tachigrafica del conducente deve essere inserita nel cronotachigrafo del veicolo a partire dal momento in cui un conducente lo prende in consegna fino a quando non lo riconsegna
-
La carta tachigrafica del conducente è a fondo bianco
-
La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dalla Camera di Commercio
-
La carta tachigrafica del conducente può essere estratta dall'apparecchio di controllo solo a veicolo fermo
-
La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dal comune di residenza dell'autista
-
La carta tachigrafica dell'azienda può essere utilizzata dal conducente se ha smarrito la propria carta tachigrafica
-
La carta tachigrafica di controllo viene utilizzata dal conducente durante le operazioni di manutenzione del veicolo
-
La carta tachigrafica dell'officina viene utilizzata dal conducente durante le operazioni di riparazione del veicolo
-
Il cronotachigrafo digitale può essere montato solo da officine autorizzate
-
Il cronotachigrafo digitale è munito di sigilli e non deve essere manomesso dal conducente
-
Il cronotachigrafo digitale deve essere tarato prima dell'immissione del veicolo in circolazione
-
Il cronotachigrafo digitale ha una targhetta contenente le informazioni tecniche di montaggio
-
Il cronotachigrafo digitale deve essere controllato, di norma, ogni due anni
-
Il cronotachigrafo digitale può essere revisionato da qualunque officina idoneamente attrezzata
-
Il cronotachigrafo digitale può essere riparato da qualunque officina meccanica
-
Il cronotachigrafo digitale deve essere tarato entro quattro settimane dall'installazione
-
Il cronotachigrafo digitale non deve essere revisionato, di norma, ogni due anni
-
In caso di guasto grave, il cronotachigrafo digitale può essere riparato da qualunque officina meccanica
-
In caso di guasto del cronotachigrafo, se si sta effettuando un viaggio di durata superiore a sette giorni, il conducente deve provvedere alla riparazione del guasto nel corso del viaggio
-
In caso di guasto del cronotachigrafo, se il viaggio ha una durata inferiore a sette giorni, il conducente può provvedere alla riparazione del guasto al rientro in sede
-
In caso di guasto del cronotachigrafo, occorre rivolgersi a un'officina autorizzata
-
In caso di guasto del cronotachigrafo, sia analogico che digitale, il conducente deve provvedere alle idonee registrazioni manuali della sua attività
-
In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente può evitare di effettuare le registrazioni
-
In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente è obbligato ad effettuare le registrazioni manuali solamente se il viaggio è superiore a sette giorni
-
In caso di guasto del cronotachigrafo, il conducente deve provvedere alla sua riparazione entro le ventiquattro ore successive
-
In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente deve necessariamente interrompere il viaggio
-
In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente deve rivolgersi alla sede della Camera di Commercio più vicina
-
Il cronotachigrafo digitale utilizza carte tachigrafiche rilasciate dalla Camera di Commercio
-
Le carte tachigrafiche utilizzabili nel cronotachigrafo digitale sono di quattro tipi
-
Le carte tachigrafiche hanno validità di cinque anni, ad eccezione di quella dell'officina
-
La carta tachigrafica dell'officina ha validità amministrativa di un anno
-
Le carte tachigrafiche utilizzabili nel cronotachigrafo digitale sono di due tipi: una per il conducente e una per la Motorizzazione Civile
-
Le carte tachigrafiche sono rilasciate dalla Motorizzazione Civile
-
La carta tachigrafica del conducente ha validità amministrativa di tre anni
-
La carta tachigrafica del conducente può memorizzare al massimo i dati relativi a 20 giornate lavorative
-
Il cronotachigrafo digitale è uno strumento di misura che registra le distanze, le velocità e i tempi di guida e di riposo del conducente
-
Il tempo registrato sul cronotachigrafo digitale è in UTC (Universal Time Coordinate), cioè fa riferimento all'ora di Greenwich
-
Con il cronotachigrafo digitale è possibile memorizzare i dati relativi alle attività di uno o due conducenti
-
E' possibile stampare i dati memorizzati dal cronotachigrafo digitale su scontrini cartacei (ticket)
-
Il cronotachigrafo digitale va installato su tutti i veicoli, anche su quelli che hanno già montato il cronotachigrafo analogico
-
Il cronotachigrafo digitale è uno strumento che registra le attività del conducente, ma non i dati relativi al veicolo
-
Il cronotachigrafo digitale è uno strumento che può registrare le attività di un solo conducente
-
Il cronotachigrafo digitale è uno strumento che memorizza dati relativi agli ultimi 5 anni
-
Il cronotachigrafo digitale non permette la stampa dei dati relativi all'attività lavorativa del conducente
-
Le carte tachigrafiche sono delle smart card che interagiscono con il cronotachigrafo digitale, memorizzando varie informazioni relative all'attività del conducente
-
Le carte tachigrafiche sono delle smart card che interagiscono con il cronotachigrafo digitale, memorizzando varie informazioni relative al veicolo
-
Le carte tachigrafiche sono di quattro tipi: carta conducente, carta azienda, carta officina e carta controllo
-
La carta tachigrafica del conducente è personale e non cedibile ad altro conducente
-
La carta tachigrafica del conducente è a fondo bianco ed è personalizzata con la foto
-
La carta tachigrafica del conducente ha validità di 5 anni
-
La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dalla Camera di Commercio
-
I requisiti per ottenere la carta tachigrafica del conducente sono: essere titolare di patente di categoria C, C1 o D, D1, essere residente in Italia e non essere già titolare di un'altra carta tachigrafica
-
La carta tachigrafica dell'azienda facilita la gestione della flotta veicolare e consente di ispezionare e stampare i dati di viaggio di tutti i veicoli dell'azienda
-
La carta tachigrafica dell'azienda permette di bloccare o sbloccare il cronotachigrafo digitale dei propri veicoli
-
La carta tachigrafica dell'officina è a fondo rosso ed è valida per 1 anno
-
La carta tachigrafica dell'officina serve alla calibrazione, attivazione e manutenzione del cronotachigrafo digitale
-
La carta tachigrafica di controllo è rilasciata alle autorità deputate ai controlli tecnico-amministrativi in materia di sicurezza sul lavoro e alle autorità di polizia
-
La carta tachigrafica di controllo è a fondo blu ed è valida 5 anni
-
La carta controllo serve principalmente per effettuare il controllo del rispetto dei tempi di guida e della velocità
-
Le carte tachigrafiche non interagiscono in alcun modo con il cronotachigrafo digitale
-
Le carte tachigrafiche sono di cinque tipi
-
La carta tachigrafica del conducente ha le stesse funzioni della carta di qualificazione del conducente
-
La carta tachigrafica del conducente è di proprietà dell'azienda di cui è dipendente
-
La carta tachigrafica del conducente ha validità di 10 anni
-
La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dagli uffici del lavoro
-
La carta tachigrafica del conducente è revocata in caso di perdita di tutti i punti della patente di guida
-
La carta tachigrafica del conducente è a fondo giallo ed è valida per 3 anni
-
La carta tachigrafica dell'azienda permette di bloccare il cronotachigrafo digitale, ma non di sbloccarlo
-
I conducenti che effettuano trasporti internazionali possono ottenere il rilascio di due carte tachigrafiche
-
La carta tachigrafica del conducente può essere utilizzata per il pagamento dei pedaggi autostradali
-
In caso di viaggio effettuato con due autisti (multipresenza), i due conducenti possono scambiarsi la carta tachigrafica
-
In caso di superamento dei limiti di velocità di oltre 40 km/h la carta tachigrafica del conducente viene sospesa per un periodo di tre mesi
-
In caso di guida in stato di ebbrezza la carta tachigrafica del conducente viene revocata
-
La carta tachigrafica del conducente può essere utilizzata anche nei cronotachigrafi analogici di tipo elettronico
-
L'inserimento della carta tachigrafica del conducente nel cronotachigrafo digitale deve avvenire con la chiave d'accensione inserita e il veicolo fermo
-
La carta tachigrafica del conducente va inserita nello slot 1 e, se il cronotachigrafo digitale la riconosce, visualizza il cognome del conducente
-
L'estrazione della carta tachigrafica del conducente può avvenire solo a veicolo fermo e con azione volontaria
-
Prima di estrarre la carta tachigrafica del conducente a fine giornata lavorativa è necessario impostare il selettore del cronotachigrafo digitale sulla modalità "tempi di riposo"
-
Quando il veicolo viene impiegato in attività o servizi che esulano dal campo di applicazione della normativa sociale, il conducente deve selezionare sul cronotachigrafo digitale la modalità "OUT OF SCOPE"
-
L'operazione di inserimento della carta tachigrafica da parte del conducente deve avvenire prima di inserire la chiave d'accensione
-
La carta tachigrafica deve essere inserita con veicolo in movimento
-
Quando il veicolo viene impiegato in attività o servizi che esulano dal campo di applicazione della normativa sociale, il cronotachigrafo digitale si imposta automaticamente sulla modalità "OUT OF SCOPE"
-
Prima di estrarre la carta tachigrafica del conducente a fine giornata lavorativa è necessario impostare il selettore del cronotachigrafo digitale sulla modalità "OUT OF SCOPE"
-
Quando il veicolo viene impiegato in attività o servizi che esulano dal campo di applicazione della normativa sociale, il conducente deve selezionare sul cronotachigrafo digitale la modalità "tempi di riposo"
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della propria carta tachigrafica, il conducente ha tempo sette giorni per richiedere alla Camera di Commercio il blocco e la sostituzione della carta stessa
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica è possibile guidare senza la carta per un periodo massimo di quindici giorni di calendario
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente, all'inizio della giornata lavorativa, deve stampare lo scontrino dei dati tecnici riportandovi manualmente il proprio nome e cognome, numero della patente e indicando eventuali altre attività compiute lontano dal veicolo
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente, al termine dell'attività lavorativa, deve stampare lo scontrino contenente i gruppi di tempi registrati dall'apparecchio, completandolo con il proprio nome e cognome, numero della patente e firma
-
In caso di rottura del cronotachigrafo digitale si deve provvedere alla sua riparazione nel più breve tempo possibile; è comunque consentito viaggiare con il dispositivo di controllo inefficiente per un periodo massimo di sette giorni
-
In caso di rottura del cronotachigrafo digitale, il conducente deve compilare giornalmente il retro dello scontrino con i seguenti dati: nome e cognome, numero della patente, targa del veicolo, luogo di partenza e luogo di arrivo, chilometri percorsi, data e firma e deve trascrivere le ore di guida e di riposo
-
Passando dalla guida di un veicolo munito di cronotachigrafo analogico a uno munito di cronotachigrafo digitale, il conducente deve terminare la compilazione del foglio di registrazione e inserire manualmente sul cronotachigrafo digitale i tempi di guida e di riposo già effettuati, dopo aver inserito la propria carta tachigrafica
-
Passando dalla guida di un veicolo munito di cronotachigrafo digitale a uno munito di cronotachigrafo analogico, il conducente deve stampare lo scontrino della giornata lavorativa, compilare un foglio di registrazione e inserirlo nel cronotachigrafo analogico
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica, il conducente ha tempo trenta giorni per richiedere alla Camera di Commercio il blocco e la sostituzione della carta stessa
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica, il conducente ha tempo sette giorni per richiedere alla Motorizzazione Civile il blocco e la sostituzione della carta stessa
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica, è possibile guidare senza la carta per un periodo massimo di quarantacinque giorni di calendario
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente non ha alcun obbligo particolare
-
In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente deve presentare denuncia all'ufficio del lavoro
-
In caso di rottura del cronotachigrafo digitale si deve provvedere alla sua riparazione nel più breve tempo possibile; è comunque consentito viaggiare con il dispositivo di controllo inefficiente per un periodo massimo di quindici giorni
-
In caso di rottura del cronotachigrafo digitale si deve provvedere alla sua riparazione nel più breve tempo possibile; è comunque consentito viaggiare con il dispositivo di controllo inefficiente per un periodo massimo di due giorni lavorativi
-
Passando dalla guida di un veicolo munito di cronotachigrafo analogico a uno munito di cronotachigrafo digitale, non è necessario conservare il foglio di registrazione
-
Dalla memoria del cronotachigrafo digitale è possibile stampare le attività di una giornata di lavoro del conducente, gli eventi e le anomalie, gli eccessi di velocità e i dati tecnici
-
Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile ottenere informazioni sul cronotachigrafo digitale: modello, matricola, numero di omologazione e numero della versione del software
-
Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile risalire ai valori caratteristici del veicolo, tra cui lo sviluppo lineare e la marcatura degli pneumatici e la velocità massima ammessa dal limitatore
-
Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale è possibile verificare se il conducente ha superato i limiti massimi di velocità e determinare, tra l'altro, data e ora dell'evento e velocità massima raggiunta
-
Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla memoria dell'apparecchio è possibile stampare gli eccessi di velocità verificatisi negli ultimi 10 anni
-
Dalla memoria della carta tachigrafica del conducente è possibile risalire alla sua attività lavorativa dei 365 giorni precedenti
-
Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile risalire al tipo di motore e alla sua alimentazione
-
Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile risalire alla marca degli pneumatici
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura [FIGURA 801] indica i tempi di guida
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica "tempo di riposo" [FIGURA 802]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica "altri lavori" [FIGURA 803]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica "tempi di disponibilità" [FIGURA 804]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica le "interruzioni di guida" [FIGURA 805]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità "out of scope" [FIGURA 806]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità "traghetto o treno" [FIGURA 807]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto "officina" [FIGURA 808]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto "controllo" [FIGURA 809]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto "azienda" [FIGURA 810]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la "dimensione degli pneumatici" [FIGURA 801]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica "attività ricreative" [FIGURA 800]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica "altri lavori" [FIGURA 808]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica "riposo settimanale" [FIGURA 809]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità "traghetto o treno" [FIGURA 810]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità "fuori competenza" [FIGURA 805]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto "azienda" [FIGURA 804]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto "officina" [FIGURA 803]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica le "attività di guida" [FIGURA 807]
-
Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto "controllo" [FIGURA 805]
-
Il pannello in figura segnala veicoli adibiti al trasporto di una specifica merce pericolosa secondo l'ADR
-
Il pannello in figura deve essere fissato davanti e dietro al veicolo che trasporta una specifica merce pericolosa secondo l'ADR
-
Il pannello in figura deve essere di tipo omologato
-
Il numero in basso indicato sul pannello in figura segnala il tipo di merce pericolosa trasportata
-
Il numero in alto indicato sul pannello in figura segnala il tipo di pericolo connesso alla merce pericolosa trasportata
-
Il pannello in figura deve essere retroriflettente
-
I veicoli che trasportano merci pericolose, qualora trasportino più materie pericolose in compartimenti distinti di una stessa cisterna, devono avere lateralmente gli appositi pannelli arancioni retroriflettenti indicanti, ciascuno, le singole materie trasportate (esempio in figura)
-
Il pannello in figura è collocato posteriormente agli autoveicoli aventi lunghezza uguale o superiore a 7 metri
-
Il pannello in figura è collocato posteriormente agli autoarticolati per segnalare carichi sporgenti pericolosi
-
Il pannello in figura è collocato posteriormente agli autotreni di massa complessiva a pieno carico superiore a 33 tonnellate
-
Il pannello in figura segnala gli autoveicoli adibiti ai trasporti ATP (trasporti di merci a temperatura controllata)
-
Il pannello in figura è collocato posteriormente agli autoveicoli adibiti a trasporti eccezionali di manufatti in calcestruzzo
-
I veicoli che trasportano merci pericolose, qualora trasportino più materie pericolose in compartimenti distinti di una stessa cisterna, devono avere posteriormente più pannelli arancioni retroriflettenti indicanti, ciascuno, le singole materie trasportate (esempio in figura)
-
Il pannello in figura segnala gli autoveicoli adibiti al trasporto di medicinali
-
E' definito mezzo d'opera un veicolo che completa il ciclo produttivo di specifici materiali durante la marcia (esempio: autobetoniera)
-
E' definito mezzo d'opera un veicolo munito di idonee attrezzature per lo spurgo ed il trasporto dei liquami di pozzi neri
-
E' definito mezzo d'opera un veicolo munito di particolare attrezzatura per il carico ed il trasporto di materiale di impiego e di risulta dell'attività edilizia
-
I mezzi d'opera devono essere idonei allo specifico impiego nei cantieri e utilizzabili sia su strada che fuori strada
-
I mezzi d'opera devono essere muniti, ai fini della circolazione, di apposito contrassegno che dimostri l'avvenuto pagamento dell'indennizzo di usura
-
La classificazione di mezzo d'opera risulta dalla carta di circolazione che contiene anche le eventuali prescrizioni per la marcia su strada
-
I mezzi d'opera devono avere velocità massima per costruzione pari a 80 km/h
-
I mezzi d'opera, quando viaggiano a pieno carico, devono rispettare il limite di velocità di 40 km/h quando circolano nei centri abitati
-
I mezzi d'opera, quando viaggiano a pieno carico, devono rispettare il limite di velocità di 60 km/h quando circolano fuori dai centri abitati
-
I mezzi d'opera, per circolare in autostrada, devono pagare un pedaggio maggiorato
-
I mezzi d'opera non sono soggetti al pagamento di un indennizzo di usura perché lo stesso è già compreso nel bollo
-
I mezzi d'opera devono venire impiegati esclusivamente all'interno dei cantieri
-
I mezzi d'opera possono circolare solo sulle strade extraurbane, ad esclusione delle autostrade
-
Un'autocisterna, anche se dotata di idonee attrezzature per lo svuotamento dei pozzi neri, non può essere classificata come mezzo d'opera
-
Il trasporto di un manufatto indivisibile che supera il limite di portata del veicolo, può essere sempre effettuato purché venga pagato l'indennizzo di usura all'ANAS
-
I mezzi d'opera devono avere velocità massima per costruzione pari a 100 km/h
-
I mezzi d'opera, quando viaggiano a pieno carico, devono rispettare il limite di velocità di 30 km/h quando circolano nei centri abitati
-
I mezzi d'opera, quando viaggiano a pieno carico, devono rispettare il limite di velocità di 70 km/h quando circolano fuori dai centri abitati
-
Tutti i mezzi d'opera sono considerati veicoli ad uso speciale
-
I mezzi d'opera devono essere dotati di almeno 5 assi
-
I mezzi d'opera sono esentati dal pagamento della tassa di proprietà
-
I veicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con strisce posteriori e laterali retroriflettenti di tipo omologato
-
I veicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con strisce retroriflettenti di tipo omologato di colore bianco o giallo se laterali
-
I veicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con strisce retroriflettenti di tipo omologato di colore rosso o giallo se posteriori
-
I rimorchi adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con strisce retroriflettenti di tipo omologato
-
I veicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con due pannelli retroriflettenti di tipo omologato applicati nella parte posteriore
-
Gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con due pannelli posteriori retroriflettenti di tipo omologato a strisce oblique gialle e rosse
-
I rimorchi e i semirimorchi adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con due pannelli posteriori retroriflettenti di tipo omologato di colore giallo con bordo rosso
-
Gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con quattro pannelli posteriori retroriflettenti di tipo omologato a strisce oblique gialle e rosse
-
I rimorchi e i semirimorchi adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con quattro pannelli posteriori retroriflettenti di tipo omologato di colore giallo con bordo rosso
-
I veicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con due pannelli retroriflettenti triangolari di colore giallo applicati nella parte posteriore
-
I veicoli adibiti al trasporto cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con strisce posteriori e laterali retroriflettenti di tipo omologato di colore verde
-
I veicoli adibiti al trasporto di cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t non devono essere segnalati in alcun modo specifico se circolano esclusivamente nelle ore diurne
-
I veicoli adibiti al trasporto cose con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con strisce posteriori e laterali retroriflettenti di tipo omologato di colore giallo se furgonati, rosso se telonati
-
I veicoli cisterna con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t devono essere equipaggiati con strisce posteriori e laterali retroriflettenti di tipo omologato di colore blu
-
Gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose in conto proprio di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate, devono esporre una striscia obliqua di colore rosso avanti e dietro il veicolo
-
Gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose in conto terzi di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate, devono esporre una striscia obliqua di colore bianco avanti e dietro il veicolo
-
Gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose in conto proprio di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate, devono esporre una striscia obliqua di colore bianco avanti e dietro il veicolo
-
Gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose in conto terzi di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate, devono esporre una striscia obliqua di colore rosso avanti e dietro il veicolo
-
I veicoli che trasportano merci pericolose debbono essere muniti di due pannelli arancioni retroriflettenti, fissati davanti e dietro al veicolo, ad esempio del tipo indicato in figura [FIGURA 303]
-
I veicoli eccezionali che eccedono in lunghezza i limiti di sagoma devono essere segnalati con due pannelli rettangolari retroriflettenti a fondo giallo, fissati anteriormente e posteriormente al veicolo, recanti la scritta in nero "TRASPORTO ECCEZIONALE"
-
I veicoli eccezionali che eccedono in lunghezza i limiti di sagoma devono essere segnalati con due pannelli rettangolari retroriflettenti di colore giallo, uno per lato, che sostituiscono i catadiottri laterali
-
I veicoli eccezionali che eccedono in larghezza i limiti di sagoma devono essere segnalati con due pannelli rettangolari retroriflettenti a strisce bianche e rosse posti anteriormente e posteriormente al veicolo (bordo esterno coincidente con la massima larghezza del veicolo)
-
Il divieto di circolazione nei giorni festivi per i veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate non si applica ai veicoli muniti, su ciascuna fiancata e sul retro, di pannelli a sfondo verde con impressa in nero la lettera "d"
-
Il divieto di circolazione nei giorni festivi per i veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate non si applica ai veicoli muniti di pannelli a sfondo verde con impressa in nero la lettera "a", autorizzati dal Prefetto
-
Il pannello a sfondo verde con impressa in nero la lettera "a" può essere posto su veicoli, di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, che trasportano prodotti alimentari freschi o altri prodotti deperibili
-
Il pannello a sfondo verde con impressa in nero la lettera "d" può essere posto su veicoli, di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, che trasportano latte fresco
-
Il pannello a sfondo verde con impressa in nero la lettera "d" può essere posto su veicoli, di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, che trasportano giornali quotidiani e periodici
-
Il pannello a sfondo verde con impressa in nero la lettera "d" può essere posto su veicoli, di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, che trasportano prodotti per uso medico
-
Il pannello a sfondo giallo con impressa in nero la lettera "R" è posto sulla parte posteriore destra di veicoli che trasportano rifiuti pericolosi
-
I veicoli eccezionali che eccedono in larghezza i limiti di sagoma devono essere segnalati con due pannelli quadrati retroriflettenti a fondo giallo, fissati su entrambe le fiancate del veicolo, recanti la scritta in nero "TRASPORTO ECCEZIONALE"
-
I veicoli eccezionali che eccedono in lunghezza i limiti di sagoma devono essere segnalati con due luci rosse supplementari
-
I veicoli eccezionali che eccedono in larghezza i limiti di sagoma devono essere segnalati con due pannelli retroriflettenti a strisce bianche e nere posti anteriormente e posteriormente al veicolo
-
Il divieto di circolazione nei giorni festivi per i veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, non si applica ai veicoli muniti, su ciascuna fiancata e sul retro, di pannelli a sfondo verde con impressa in nero la lettera "f"
-
Il pannello a sfondo verde con impressa in nero la lettera "a" indica che il veicolo su cui è posto trasporta azoto liquido
-
Il pannello a sfondo verde con impressa in nero la lettera "d" è posto su autobus che trasportano persone disabili
-
Il pannello a sfondo verde con impressa in nero la lettera "d" può essere posto su veicoli che trasportano imbarcazioni da diporto
-
Il pannello a sfondo giallo con impressa in nero la lettera "R" è posto su veicoli che trasportano prodotti alimentari refrigerati
-
Il pannello a sfondo giallo con impressa in nero la lettera "R" è posto sui veicoli, di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, che trasportano posta raccomandata
-
Il pannello in figura deve essere fissato davanti e dietro ai veicoli, di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, che trasportano merci di tipo alimentare e ne indica rispettivamente il "codice prodotto" e la massa trasportata (in chilogrammi) [FIGURA 303]
-
Il pannello di figura serve a segnalare carichi sporgenti [FIGURA 302]
-
La sporgenza longitudinale del carico, fino ai 3/10 della lunghezza del veicolo, deve essere segnalata mediante uno o due pannelli quadrangolari in figura [FIGURA 302]
-
Il pannello in figura deve essere applicato in ogni caso in cui il carico sporge posteriormente, anche se di poco [FIGURA 302]
-
Il pannello in figura segnala carichi indivisibili che sporgono dalla parte posteriore del veicolo [FIGURA 302]
-
Se il carico sporge longitudinalmente per l'intera larghezza della parte posteriore del veicolo, i pannelli in figura devono essere due, posti trasversalmente alle due estremità del carico [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato deve essere posto all'estremità del carico che sporge dietro al veicolo [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato deve essere retroriflettente [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato può essere messo sui veicoli guasti, quando vengono trainati e non funzionano le luci di emergenza [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato deve essere sistemato all'estremità del carico sporgente dal veicolo, in modo che sia sempre ben visibile [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato invita i conducenti che stanno dietro al veicolo su cui è applicato, a circolare con particolare prudenza [FIGURA 302]
-
Il pannello di figura serve a segnalare carichi che sporgono posteriormente dalla parte destra del veicolo [FIGURA 279]
-
Il pannello raffigurato si usa solo se il carico sporge di oltre tre decimi della lunghezza del veicolo [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato va messo anche di lato, quando il carico sporge oltre la larghezza del veicolo [FIGURA 279]
-
Il pannello raffigurato identifica gli autocarri specializzati per il trasporto di materiali da costruzione [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato va messo sui veicoli che trasportano la spazzatura [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato va messo sui veicoli, solo se il carico sporge di almeno 50 centimetri [FIGURA 279]
-
Il pannello raffigurato va messo dietro a tutti gli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato può essere sostituito da una bandiera di colore rosso, delle dimensioni di 50x50 centimetri [FIGURA 279]
-
Il pannello raffigurato va messo anche anteriormente se si circola su strade a due corsie e a doppio senso di circolazione [FIGURA 302]
-
Il pannello raffigurato va messo anche sugli autobus, quando trasportano scolari [FIGURA 302]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono ridurre sensibilmente la velocità per evitare eccessive sollecitazioni al carico trasportato [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono adeguare la velocità alle condizioni della strada e del carico trasportato [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono fare particolare attenzione alle deformazioni della strada che possono danneggiare il carico se affrontate ad una velocità non adeguata [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono considerare che le deformazioni della strada, se affrontate ad alta velocità, possono provocare sbandamenti pericolosi [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono considerare che le deformazioni della strada, se affrontate ad alta velocità, possono provocare la caduta o lo spostamento del carico [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano liquidi in cisterna devono moderare particolarmente la velocità per ridurre al minimo il fenomeno dello "sbattimento" [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che viaggiano a pieno carico devono ridurre sensibilmente la velocità per evitare eccessive sollecitazioni agli organi di sospensione [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che viaggiano a pieno carico devono ridurre sensibilmente la velocità per evitare eccessive sollecitazioni agli pneumatici [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che viaggiano a pieno carico devono ridurre sensibilmente la velocità per evitare eccessive sollecitazioni agli organi di sterzo [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci non possono effettuare manovre di sorpasso [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono moderare la velocità solo se trasportano liquidi [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono moderare la velocità solo se temono che il carico non sia ben fissato [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci ben fissate e ancorate non devono ridurre la velocità se viaggiano entro i limiti massimi generali di velocità [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono considerare che la deformazione della strada comporta una riduzione della velocità esclusivamente in caso di pioggia [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono considerare che la deformazione della strada comporta una riduzione della velocità unicamente in caso di neve [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono considerare che la deformazione della strada comporta una riduzione della velocità solamente in caso di vento forte [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di veicoli pesanti che trasportano merci devono considerare che la deformazione della strada non comporta una riduzione della velocità quando il vano di carico è pieno per metà [FIGURA 1]
-
Le cisterne sono gli unici veicoli per trasporto di merci per i quali il segnale in figura non comporta particolare pericolo [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, una cisterna carica per metà deve circolare a velocità superiore di circa il 20% rispetto una cisterna carica al 90% [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la velocità per evitare eccessive sollecitazioni ai passeggeri [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la velocità per evitare cadute dei passeggeri, soprattutto se viaggiano in piedi [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la velocità per non peggiorare il confort di marcia dei passeggeri [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la velocità per evitare urti tra i passeggeri, soprattutto se viaggiano in piedi [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono chiedere ai passeggeri di slacciare le cinture di sicurezza per evitare che eventuali sobbalzi causino traumi all'addome o al petto [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono dare un annuncio via microfono a tutti i passeggeri del sopraggiungente pericolo [FIGURA 1]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono accelerare per passare il tratto di strada nel minor tempo possibile [FIGURA 1]
-
Se il segnale raffigurato presegnala un dosso artificiale occorre moderare la velocità per non rischiare di danneggiare le merci trasportate [FIGURA 2]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito agli autoarticolati [FIGURA 2]
-
Il segnale raffigurato impone un limite di velocità di 50 km/h [FIGURA 2]
-
Se il segnale raffigurato presegnala un dosso artificiale occorre moderare la velocità per non compromettere il confort di marcia delle persone trasportate [FIGURA 2]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito degli autosnodati [FIGURA 2]
-
Il segnale raffigurato impone un limite di velocità di 30 km/h [FIGURA 2]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non rischiare che le merci trasportate si spostino, compromettendo la stabilità di marcia [FIGURA 4]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare particolarmente la velocità se si è alla guida di una autocisterna carica [FIGURA 4]
-
Il segnale raffigurato preannuncia un tratto di strada in cui è obbligatorio mettere le marce ridotte se il cambio di velocità ne è dotato [FIGURA 4]
-
Il segnale raffigurato non si incontra mai in autostrada [FIGURA 4]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una serie di curve pericolose [FIGURA 4]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non compromettere il confort di marcia delle persone trasportate [FIGURA 4]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non rischiare che i passeggeri in piedi possano cadere o urtarsi tra loro [FIGURA 4]
-
Il segnale raffigurato non si incontra mai in autostrada [FIGURA 4]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una serie di curve pericolose [FIGURA 4]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre far sedere tutti i passeggeri in piedi [FIGURA 4]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non rischiare che le merci trasportate si spostino, compromettendo la stabilità di marcia [FIGURA 6]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare particolarmente la velocità se si è alla guida di una autocisterna carica, soprattutto se non completamente piena [FIGURA 6]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare particolarmente la velocità se si è alla guida di una autocisterna carica, ancor più se la strada è in forte pendenza [FIGURA 6]
-
Il segnale raffigurato preannuncia un tratto di strada in cui è obbligatorio mettere le marce ridotte se il cambio di velocità ne è dotato [FIGURA 6]
-
Il segnale raffigurato non si incontra mai sulle strade di montagna [FIGURA 6]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una curva pericolosa a sinistra [FIGURA 6]
-
Il segnale raffigurato impone il limite di velocità di 70 km/h ad autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 6]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non compromettere il confort di marcia delle persone trasportate [FIGURA 6]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non rischiare che i passeggeri in piedi possano cadere o urtarsi tra loro [FIGURA 6]
-
In presenza del segnale raffigurato occorre far sedere tutti i passeggeri in piedi [FIGURA 6]
-
Il segnale raffigurato impone il limite di velocità di 70 km/h ad autobus di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 6]
-
Il segnale raffigurato non si incontra mai sulle strade di montagna [FIGURA 6]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una curva pericolosa a sinistra [FIGURA 6]
-
In presenza del segnale raffigurato bisogna evitare l'uso prolungato dei freni per non surriscaldarli [FIGURA 17]
-
Se il veicolo ne è dotato, in presenza del segnale raffigurato può essere necessario l'inserimento del rallentatore [FIGURA 17]
-
In presenza del segnale raffigurato, se si è alla guida di una autocisterna carica, è bene moderare la velocità e affrontare la discesa con molta prudenza [FIGURA 17]
-
Se il veicolo ne è dotato, in presenza del segnale raffigurato può essere necessario il disinserimento del sistema ABS [FIGURA 17]
-
In presenza del segnale raffigurato, se si è alla guida di una autocisterna scarica e la pendenza è elevata, prima di affrontare la discesa è bene riempire la cisterna con acqua fino a metà serbatoio per stabilizzare il veicolo [FIGURA 17]
-
In presenza del segnale raffigurato si deve rallentare usando continuamente i freni per non danneggiare il cambio di velocità [FIGURA 17]
-
In presenza del segnale raffigurato il conducente deve guidare con particolare attenzione per evitare che i freni, troppo sollecitati, si surriscaldino [FIGURA 17]
-
Se il veicolo ne è dotato, in presenza del segnale raffigurato può essere necessario l'inserimento del rallentatore [FIGURA 17]
-
Se il veicolo ne è dotato, in presenza del segnale raffigurato può essere necessario il disinserimento del sistema ABS [FIGURA 17]
-
In presenza del segnale raffigurato si deve rallentare usando continuamente i freni per non danneggiare il cambio di velocità [FIGURA 17]
-
In presenza del segnale raffigurato, se si è alla guida di una autocisterna carica, è bene moderare la velocità e affrontare la salita con molta prudenza [FIGURA 18]
-
In presenza del segnale raffigurato, se si è alla guida di una autocisterna scarica e la pendenza è elevata, prima di affrontare la salita è bene riempire la cisterna con acqua fino a metà serbatoio per stabilizzare il veicolo [FIGURA 18]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve prestare attenzione a non avvicinarsi troppo alla banchina perché, essendo alla guida di un veicolo molto pesante, la banchina potrebbe cedere [FIGURA 23]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve prestare attenzione a non avvicinarsi troppo alla banchina perché, essendo alla guida di un veicolo con baricentro alto, potrebbe rischiare di ribaltarsi [FIGURA 23]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve prestare particolare attenzione a non scagliare il pietrisco presente sulla carreggiata contro i pedoni [FIGURA 23]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve ricordarsi che, essendo alla guida di un veicolo ingombrante, dovrà evitare di incrociarsi con altri veicoli all'interno della strettoia [FIGURA 45]
-
In presenza del segnale raffigurato il conducente, essendo alla guida di un veicolo ingombrante, deve accertarsi con molta prudenza che i veicoli provenienti dal senso contrario siano disposti a dargli la precedenza [FIGURA 53]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un autotreno può procedere per primo perché, essendo alla guida di un veicolo ingombrante, ha la precedenza sui veicoli di massa minore [FIGURA 45]
-
In presenza del segnale raffigurato si deve accelerare nella strettoia per liberare rapidamente il tratto a senso unico [FIGURA 53]
-
Il segnale raffigurato può essere posto su tratti di strada dove è difficoltoso il sorpasso e vi è presenza di molti veicoli pesanti [FIGURA 57]
-
Il segnale raffigurato può essere posto su un tratto di strada dove non si vuole che troppi veicoli pesanti transitino contemporaneamente su un'opera d'arte (ad esempio su un viadotto) [FIGURA 57]
-
Il segnale raffigurato è un obbligo per le autovetture e non per gli autobus o per i veicoli di massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 tonnellate [FIGURA 57]
-
Il segnale raffigurato fissa un limite massimo al numero di veicoli che possono transitare su un'opera d'arte (ad esempio su un viadotto) [FIGURA 57]
-
Il segnale raffigurato vieta ai veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non adibiti al trasporto di persone, di sorpassare veicoli a motore [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato vieta ai veicoli per trasporto specifico, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate e non adibiti al trasporto di persone, di sorpassare veicoli a motore [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate che trasportano merci non possono sorpassare i motocicli [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato non impone divieti ai conducenti di autobus, anche se alla guida di veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 60]
-
In assenza di altri divieti, il segnale raffigurato consente agli autocarri, di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli senza motore, se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata [FIGURA 60]
-
In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, gli autobus, anche se di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare veicoli sia senza motore che a motore [FIGURA 60]
-
In assenza di altri divieti, il segnale raffigurato consente agli autocarri, di massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli a motore [FIGURA 60]
-
In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, gli autobus, anche se di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare gli autoarticolati [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato, con pannello integrativo indicante 5 tonnellate, vieta ai veicoli che trasportano merci, di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 tonnellate, di sorpassare veicoli a motore [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato consente ai veicoli ad uso speciale, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli a motore [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato consente ai veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare autovetture [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare le autovetture se non oltrepassano la striscia longitudinale continua [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare gli autocaravan di massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non possono sorpassare le biciclette, anche se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato prescrive, ai veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate che trasportano persone, di non sorpassare i veicoli a motore [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato, si riferisce ai conducenti di autobus di qualunque massa [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato, non consente ai conducenti di veicoli ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli senza motore, anche se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata [FIGURA 60]
-
In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare veicoli senza motore anche invadendo la semicarreggiata opposta, se non è presente la striscia longitudinale continua [FIGURA 60]
-
In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autocarri di massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, possono sorpassare altri veicoli a motore, ma solo se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non possono sorpassare altri veicoli a motore [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato, integrato con pannello indicante 5 tonnellate, vieta il transito ai veicoli che trasportano merci se la loro massa complessiva a pieno carico supera le 5 tonnellate [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate che trasportano merci, quando circolano fuori dei centri abitati su strada a 2 corsie a doppio senso, devono mantenere tra di loro una distanza di almeno 100 metri [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate che trasportano merci non possono sorpassare le autovetture [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate che trasportano merci non possono sorpassarsi tra di loro [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato può essere munito di pannello integrativo con un diverso valore della massa complessiva dei veicoli ai quali vieta il sorpasso [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un'autobetoniera, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non può sorpassare un ciclomotore [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato il conducente di un autogru, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non può sorpassare un motociclo anche se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato con pannello integrativo indicante 5 tonnellate, vieta ai mezzi d'opera di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 tonnellate di sorpassare veicoli a motore [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un'autobetoniera, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, può sorpassare un'autovettura [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un'autogru, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, può sorpassare un motociclo [FIGURA 60]
-
In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato integrato con pannello indicante 5 tonnellate, i conducenti di mezzi d'opera di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 tonnellate possono sorpassare altri veicoli a motore che procedono lentamente [FIGURA 60]
-
In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, quando circolano fuori dei centri abitati su strada a 2 corsie per ogni senso di marcia, devono mantenere tra di loro una distanza di almeno 100 metri [FIGURA 60]
-
Il segnale raffigurato indica un'area di parcheggio vietata agli autobus [FIGURA 962]
-
Il segnale raffigurato indica un'area di parcheggio riservata agli autobus [FIGURA 962]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autocarri [FIGURA 67]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito alle autocaravan [FIGURA 67]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito anche agli autobus di massa a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 67]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autobus turistici [FIGURA 67]
-
Il segnale raffigurato segnala una corsia riservata agli autobus [FIGURA 67]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli scuolabus [FIGURA 67]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli adibiti al trasporto di cose con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 68]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autobus di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 68]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autocarri con massa a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 68]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito a tutti gli autocarri carrozzati con furgone chiuso [FIGURA 68]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito a tutti gli autocarri carrozzati con cassone aperto [FIGURA 68]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate destinati al trasporto di persone [FIGURA 68]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autocarri con massa complessiva a pieno carico pari a 5 t [FIGURA 69]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autobus [FIGURA 69]
-
In presenza del segnale raffigurato è vietato il transito di autocarri se sulla carta di circolazione è indicata una massa a pieno carico superiore a 6,5 tonnellate [FIGURA 69]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli di massa superiore a 6,5 tonnellate destinati al trasporto di persone [FIGURA 69]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autoveicoli ad uso speciale di massa superiore a 6,5 tonnellate [FIGURA 69]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito di autobus di massa complessiva superiore a 10 tonnellate [FIGURA 69]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autocarri di massa pari a 7,5 tonnellate, quando circolano completamente scarichi [FIGURA 69]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di un autoveicolo trainante un carrello-appendice [FIGURA 70]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli a motore trainanti un rimorchio [FIGURA 70]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autosnodati [FIGURA 70]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di un autoarticolato, se circola scarico [FIGURA 70]
-
Il segnale raffigurato vale soltanto per i veicoli adibiti al trasporto di merci [FIGURA 70]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito ad un autocarro che traina un rimorchio per imbarcazione [FIGURA 70]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli che trasportano merci pericolose [FIGURA 72]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito alle autocisterne che trasportano benzina [FIGURA 72]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito agli autocarri telonati [FIGURA 72]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli che trasportano merci deperibili [FIGURA 72]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli con furgone frigorifero [FIGURA 72]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli che trasportano esplosivi [FIGURA 73]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli che trasportano prodotti facilmente infiammabili [FIGURA 73]
-
Il segnale raffigurato prescrive di fare attenzione al transito di veicoli che trasportano esplosivo [FIGURA 73]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito ai veicoli che trasportano prodotti facilmente infiammabili, purché non esplosivi [FIGURA 73]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il traino di veicoli che trasportano prodotti facilmente infiammabili [FIGURA 73]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli che trasportano sostanze che possono contaminare l'acqua [FIGURA 74]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autoveicoli che trasportano merci pericolose che non contaminino l'acqua [FIGURA 74]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito alle autocisterne che trasportano acqua [FIGURA 74]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di rimorchi che trasportano sostanze che possono contaminare l'acqua, purché la motrice sia scarica [FIGURA 74]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una zona soggetta ad allagamento [FIGURA 74]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito alle autocisterne vuote [FIGURA 74]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito a veicoli di lunghezza superiore a quella indicata [FIGURA 77]
-
Il segnale raffigurato deve essere rispettato anche dai conducenti di autobus [FIGURA 77]
-
Il segnale raffigurato vige anche di notte [FIGURA 77]
-
Il segnale raffigurato deve essere rispettato anche dai conducenti di complessi di veicoli [FIGURA 77]
-
Il segnale raffigurato deve essere rispettato solo dai conducenti di veicoli adibiti al trasporto di cose [FIGURA 77]
-
Il segnale raffigurato obbliga un veicolo a distanziare quello che lo segue di almeno 10 metri [FIGURA 77]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di un autocarro lungo 9 metri che traina un rimorchio leggero, anche se agganciati superano la lunghezza di 10 metri [FIGURA 77]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito a tutti gli autosnodati per trasporto di persone [FIGURA 77]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli aventi una massa effettiva superiore a quella indicata [FIGURA 78]
-
Il segnale raffigurato, integrato con apposito pannello, può vietare il transito contemporaneo di più veicoli [FIGURA 78]
-
Il segnale raffigurato ha valore anche nei confronti degli autocarri che trasportano derrate alimentari [FIGURA 78]
-
Il segnale raffigurato fa riferimento alla massa del veicolo al momento del transito [FIGURA 78]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito ai veicoli il cui asse più caricato ha massa superiore a quella indicata [FIGURA 78]
-
Nei centri abitati, il segnale raffigurato vige dalle ore 8.00 alle ore 20.00 [FIGURA 78]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autobus di massa superiore a 7 tonnellate [FIGURA 78]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito a tutti i veicoli aventi una massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate, senza tener conto della loro massa al momento del transito [FIGURA 78]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli aventi sull'asse più caricato una massa effettiva superiore a quella indicata [FIGURA 79]
-
In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autocarri aventi massa effettiva per asse di 2,5 tonnellate [FIGURA 79]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli aventi una massa effettiva per asse superiore a 2,5 tonnellate [FIGURA 79]
-
Il segnale raffigurato fa riferimento alla massa gravante sull'asse al momento del transito [FIGURA 79]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito agli autocarri di massa complessiva superiore a quella indicata [FIGURA 79]
-
Il segnale raffigurato vale solo per autoveicoli con ruote gemellate [FIGURA 79]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito a tutti i veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 2,5 tonnellate [FIGURA 79]
-
In presenza del segnale raffigurato un autotreno di massa pari a 44 tonnellate può sorpassare un'autovettura [FIGURA 83]
-
In presenza del segnale raffigurato un autocarro può sorpassare un autobus [FIGURA 83]
-
Il segnale raffigurato indica la fine del divieto di sorpasso per veicoli merci di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 83]
-
In presenza del segnale raffigurato è vietato il transito degli autotreni, autosnodati, autoarticolati [FIGURA 83]
-
In presenza del segnale raffigurato le autovetture devono sorpassare gli autocarri sulla corsia di destra [FIGURA 83]
-
Il segnale raffigurato non vale per gli autocarri di massa complessiva pari o superiore a 7 tonnellate [FIGURA 83]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito ad autotreni ed autoarticolati [FIGURA 151]
-
In presenza del segnale raffigurato è vietato il transito alle categorie di veicoli rappresentati in figura [FIGURA 151]
-
Il segnale raffigurato indica che possono transitare tutti i veicoli, esclusi quelli delle categorie rappresentate in figura [FIGURA 151]
-
Il segnale raffigurato indica un itinerario obbligatorio per gli autoveicoli delle categorie rappresentate in figura [FIGURA 151]
-
Il segnale raffigurato preannuncia un parcheggio per autocarri ed autotreni [FIGURA 151]
-
Il segnale raffigurato vieta il transito agli autosnodati [FIGURA 151]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una svolta obbligatoria a destra per gli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 150]
-
Il segnale raffigurato vieta agli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate di proseguire diritto [FIGURA 150]
-
Il segnale raffigurato preannuncia un divieto di svolta a sinistra per gli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 150]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una svolta obbligatoria per i veicoli rappresentati nel segnale stesso [FIGURA 150]
-
Il segnale raffigurato preannuncia che per gli autocarri è consigliato svoltare a destra [FIGURA 150]
-
Il segnale raffigurato preannuncia il divieto di svoltare a destra per i veicoli rappresentati in figura [FIGURA 150]
-
Il segnale raffigurato preannuncia un'area di parcheggio riservata agli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 150]
-
Il segnale raffigurato preannuncia una curva pericolosa a destra per gli autocarri in transito [FIGURA 150]
-
Il segnale in figura permette il transito solo agli autobus [FIGURA 927]
-
Il segnale in figura indica che possono parcheggiare tutti i veicoli tranne gli autobus [FIGURA 962]
-
Il pannello integrativo in figura può essere abbinato ad un segnale di obbligo [FIGURA 127]
-
Il pannello integrativo in figura può essere abbinato ad un segnale di divieto [FIGURA 127]
-
Il segnale in figura vieta l'accesso agli autobus [FIGURA 927]
-
Il segnale in figura vieta la sosta agli autobus [FIGURA 948]
-
Il pannello integrativo può indicare la categoria di veicoli cui si applica un divieto [FIGURA 127]
-
Il pannello integrativo in figura non vale per gli autobus extraurbani [FIGURA 127]
-
Il segnale raffigurato consiglia ai veicoli rappresentati nel pannello di seguire la direzione indicata [FIGURA 250]
-
Il segnale raffigurato preavvisa una deviazione consigliata per gli autotreni ed autoarticolati in transito [FIGURA 250]
-
Il segnale raffigurato non è un segnale di obbligo [FIGURA 250]
-
Il segnale raffigurato consiglia agli autotreni e agli autoarticolati la direzione per non attraversare il centro abitato [FIGURA 250]
-
Il segnale raffigurato vieta la svolta a destra agli autotreni ed autoarticolati [FIGURA 250]
-
Il segnale raffigurato indica agli autocarri la direzione per il centro cittadino [FIGURA 250]
-
Il segnale raffigurato preannuncia l'obbligo di svoltare subito a destra per i veicoli rappresentati [FIGURA 250]
-
Il segnale raffigurato preavvisa agli autocarri di spostarsi sulla corsia di destra per superare un ostacolo
-
Il segnale raffigurato è posto in vicinanza di un cantiere stradale [FIGURA 284]
-
Il segnale raffigurato indica la direzione obbligatoria per autotreni ed autoarticolati [FIGURA 284]
-
Il segnale raffigurato viene installato per il periodo di durata dei lavori stradali [FIGURA 284]
-
Il segnale raffigurato obbliga tutti i veicoli a proseguire diritto [FIGURA 284]
-
Il segnale raffigurato preavvisa una direzione consigliata [FIGURA 284]
-
Il segnale raffigurato consiglia a tutti i veicoli di seguire la direzione indicata dalla freccia [FIGURA 284]
-
Il semaforo in figura regola la circolazione dei veicoli in servizio di linea per trasporto di persone [FIGURA 156]
-
Quando è accesa la barra bianca orizzontale posta in alto, il semaforo in figura impone l'arresto ai veicoli in servizio di linea per trasporto di persone [FIGURA 156]
-
Quando è accesa la barra bianca verticale posta in basso, il semaforo in figura consente di proseguire diritto ai veicoli di trasporto pubblico di persone [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura è valido solo per i veicoli che marciano su rotaie (tram, treni) [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura regola un passaggio a livello senza barriere [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura regola il transito nei pontili per l'imbarco sulle navi traghetto [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura, con il triangolo giallo acceso, preavvisa lavori in corso sulla carreggiata [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura può avere la luce bianca orizzontale accesa [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura può avere la luce bianca verticale accesa [FIGURA 156]
-
Il segnale luminoso in figura indica un semaforo per i veicoli di trasporto pubblico [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura preannuncia lavori in corso [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura indica i possibili scambi dei binari tranviari [FIGURA 156]
-
Il semaforo in figura vale per i veicoli con targa militare [FIGURA 156]
-
La segnaletica in figura indica una zona per la fermata degli autobus in servizio pubblico di linea [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura indica lo spazio per la fermata di autobus e filobus in servizio pubblico di linea [FIGURA 546]
-
La striscia gialla a zig zag della segnaletica in figura serve agli autobus per facilitare la manovra di accostamento e per ripartire [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura vieta la sosta, ma non la fermata, anche nelle parti di strada individuate dalla striscia gialla a zig zag [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura indica uno spazio per la fermata di autosnodati in servizio pubblico di linea [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura indica uno spazio riservato anche alla sosta dei taxi [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura non consente la circolazione alle autovetture all'interno dell'area demarcata [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura non consente la sosta da 20 metri prima a 20 metri dopo della striscia gialla a zig zag [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura vieta agli autocarri di circolare all'interno dell'area demarcata [FIGURA 546]
-
La segnaletica in figura può anche essere realizzata con strisce di colore azzurro per autobus di linee regionali [FIGURA 546]
-
Il segnale raffigurato indica il divieto di proseguire diritto agli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 169]
-
Il segnale raffigurato indica il divieto di proseguire verso il centro agli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 169]
-
Il segnale raffigurato contiene un divieto di transito che si applica a una specifica categoria di veicoli [FIGURA 169]
-
Il segnale raffigurato vieta a tutti i veicoli di proseguire diritto verso il centro durante le ore di maggior traffico [FIGURA 169]
-
Il segnale raffigurato indica il divieto di svoltare a destra agli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 169]
-
Il segnale raffigurato indica la direzione consigliata (diritto) agli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate [FIGURA 169]
-
Il conducente professionale di un autocarro di massa oltre 3,5 tonnellate deve dimostrare, a richiesta degli agenti del traffico, di avere la qualificazione CQC in corso di validità
-
Un autocarro, per circolare, deve essere in regola con gli obblighi assicurativi
-
La carta tachigrafica contiene il numero di patente del conducente
-
La carta tachigrafica è rilasciata dalla Camera di commercio
-
Per circolare con un veicolo a motore in uno Stato non appartenente all'Unione europea occorre il certificato di assicurazione internazionale
-
La qualificazione CQC deve essere rinnovata ogni cinque anni
-
Il certificato di formazione professionale ADR scade ogni cinque anni
-
A bordo di un veicolo che trasporta merci pericolose, salvo i casi di esenzione, deve essere presente il documento di trasporto ADR
-
A bordo di un veicolo che trasporta merci pericolose, salvo i casi di esenzione, devono essere presenti le istruzioni scritte
-
Per rinnovare il certificato di formazione professionale ADR occorre seguire un corso di formazione e sostenere un esame
-
Per condurre mezzi che trasportano merci pericolose, salvo i casi di esenzioni, occorre il certificato di formazione professionale ADR
-
Per effettuare trasporti eccezionali occorre un'autorizzazione dell'ente proprietario della strada
-
Chi trasporta latte deve avere la dichiarazione di scorta
-
Chi trasporta alimenti surgelati deve avere l'attestazione ATP
-
Per rinnovare la qualificazione CQC occorre sottoporsi a visita medica
-
La carta tachigrafica è rilasciata dall'Ufficio Motorizzazione civile competente per il territorio di residenza del richiedente
-
Per effettuare un servizio di autotrasporto verso un altro Stato dell'Unione europea è necessario avere il passaporto
-
La carta tachigrafica del conducente non ha scadenza
-
La carta tachigrafica scade quando scade la patente
-
La patente di guida è rilasciata dal prefetto
-
Per condurre mezzi in regime ADR, salvo esenzioni, occorre il certificato di abilitazione professionale KC
-
Per trasportare merci pericolose, il conducente deve essere titolare dell'attestazione tecnica ATP
-
Per effettuare trasporti eccezionali occorre in ogni caso una scorta tecnica
-
Per effettuare trasporti eccezionali occorre un'autorizzazione rilasciata dall' Ufficio Motorizzazione civile competente per territorio
-
Il certificato di formazione professionale ADR scade ogni sei anni fino all'età di cinquanta anni, poi ogni tre anni
-
Per rinnovare il certificato di formazione professionale ADR occorre sottoporsi a visita medica presso la Commissione medica locale
-
Per rinnovare il certificato di formazione professionale ADR occorre seguire un corso di formazione, senza obbligo di sostenere un esame finale
-
Per rinnovare il certificato di formazione professionale ADR occorre sostenere un esame, senza l'obbligo di frequenza di specifico corso
-
A bordo di un autoveicolo o complesso veicolare di massa superiore a 6 tonnellate che svolge un trasporto di cose in conto proprio, deve trovarsi l'originale della licenza al trasporto di cose in conto proprio relativa all'autoveicolo con cui si effettua il servizio
-
A bordo di un autoveicolo o complesso veicolare di massa superiore a 6 tonnellate e portata superiore a 3 tonnellate che svolge un trasporto di cose in conto proprio, deve trovarsi il documento con l'elencazione delle cose trasportate
-
A bordo di un autoveicolo o complesso veicolare di massa superiore a 6 tonnellate e portata superiore a 3 tonnellate che svolge un trasporto di cose in conto proprio, deve trovarsi la dichiarazione che le cose trasportate sono di proprietà del titolare della licenza o sono nella sua disponibilità
-
La "scheda di trasporto" è un documento obbligatorio per alcuni trasporti in conto terzi in ambito nazionale
-
La "scheda di trasporto", nei casi in cui sia prevista, può essere sostituita da altra documentazione equivalente che contenga gli stessi dati riportati nella scheda
-
Su ogni veicolo di massa superiore a sei tonnellate e portata superiore a 3,5 tonnellate impegnato in un trasporto intracomunitario o di cabotaggio stradale deve essere presente la copia conforme della licenza comunitaria
-
Un conducente extra-comunitario impegnato in un trasporto di merci in conto terzi tra Paesi UE o di cabotaggio stradale deve essere munito di attestato del conducente in originale
-
L'autorizzazione CEMT per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, deve trovarsi in originale a bordo del veicolo durante il trasporto
-
L'autorizzazione CEMT per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, può essere annuale o di "breve durata"
-
L'autorizzazione CEMT per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, deve essere accompagnata dai certificati tecnici del veicolo
-
L'autorizzazione CEMT per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, deve essere accompagnata dal libretto dei resoconti di viaggio (libretto statistico)
-
Alcuni trasporti internazionali di merci in conto terzi sono accompagnati dalla lettera di vettura CMR
-
A bordo di un autoveicolo o complesso veicolare di massa inferiore a sei tonnellate che svolge un trasporto di cose in conto proprio, deve trovarsi l'originale della licenza al trasporto di cose in conto proprio relativa all'autoveicolo con cui si effettua il servizio
-
A bordo di un autoveicolo o complesso veicolare di massa superiore a 3,5 tonnellate che svolge un trasporto di cose in conto terzi, deve trovarsi il documento con l'elencazione delle cose trasportate
-
A bordo di un autoveicolo o complesso veicolare di massa superiore a sei tonnellate e portata superiore a 3 tonnellate che svolge un trasporto di cose in conto proprio, deve trovarsi la fattura di acquisto delle cose trasportate
-
La "scheda di trasporto" è un documento obbligatorio per alcuni trasporti in conto proprio in ambito nazionale
-
La "scheda di trasporto", nei casi in cui sia prevista, non può essere sostituita da alcun altro documento
-
Su ogni veicolo di massa superiore a sei tonnellate e portata superiore a 3,5 tonnellate impegnato in un trasporto intracomunitario o di cabotaggio stradale deve essere presente l'originale della licenza comunitaria
-
Un conducente italiano impegnato in un trasporto di merci in conto terzi tra Paesi UE o di cabotaggio stradale deve essere munito di attestato del conducente in originale
-
L'autorizzazione CEMT per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, deve trovarsi in fotocopia a bordo del veicolo durante il trasporto
-
L'autorizzazione CEMT per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, può essere quinquennale o decennale
-
L'autorizzazione CEMT per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, deve essere accompagnata da fotocopia autenticata della carta di circolazione del veicolo
-
L'autorizzazione per trasporti merci in conto terzi, non liberalizzati, svolti al di fuori dell'ambito UE o SEE, è detta ATP
-
Alcuni trasporti internazionali di merci in conto terzi sono accompagnati dalla lettera di accompagnamento ONG
-
Il conducente di un autobus deve dimostrare, a richiesta degli agenti del traffico, di essere titolare di qualificazione CQC in corso di validità
-
Un autocarro, per circolare, deve essere in regola con gli obblighi assicurativi
-
Il conducente di un autobus adibito a noleggio con conducente dotato di tachigrafo digitale deve avere con sé la carta tachigrafica
-
La carta tachigrafica contiene il numero di patente del conducente
-
La carta tachigrafica è rilasciata dalla Camera di commercio
-
Per circolare con un veicolo a motore in uno Stato non appartenente all'Unione europea occorre il certificato di assicurazione internazionale
-
Per guidare un filobus occorre il certificato di idoneità rilasciato dall'USTIF
-
La carta di qualificazione del conducente viene rinnovata ogni cinque anni
-
La qualificazione CQC deve essere rinnovata ogni cinque anni
-
Una copia conforme dell'autorizzazione al noleggio con conducente deve essere presente a bordo dell'autobus immatricolato in base ad essa
-
Per rinnovare la qualificazione CQC occorre seguire un corso di formazione periodica
-
Per guidare un autobus occorre essere titolare di certificato di abilitazione professionale di tipo KD
-
Per rinnovare la qualificazione CQC occorre sottoporsi a visita medica
-
La carta tachigrafica è rilasciata dall'Ufficio Motorizzazione civile competente del territorio di residenza del richiedente
-
Per guidare un filobus occorre il certificato di idoneità rilasciato dalla Prefetturacompetente per territorio
-
Per guidare un filobus occorre un certificato professionale ATP rilasciato dall'Ufficio Motorizzazione civile competente per territorio
-
Per effettuare un servizio di autotrasporto verso un altro Stato dell'Unione europea è necessario avere il passaporto
-
La carta tachigrafica del conducente non ha scadenza
-
La carta tachigrafica scade quando scade la patente
-
La patente di guida è rilasciata dal Prefetto
-
Un autobus che effettua servizi regolari nel territorio di Stati UE deve avere a bordo l'originale o una copia conforme certificata dell'autorizzazione rilasciata dallo Stato membro sul cui territorio si trova il punto di partenza
-
Quando si effettua un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio occasionale), a bordo dell'autobus che lo effettua deve trovarsi l'originale del foglio di viaggio compilato dall'impresa o dall'autista
-
Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio occasionale) deve figurare il tipo di servizio svolto
-
Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio occasionale) deve figurare l'itinerario principale del servizio svolto
-
Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio occasionale) deve figurare la denominazione dell'impresa che svolge il servizio
-
I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve trovarsi a bordo del veicolo in originale ed essere esibito su richiesta degli agenti preposti al controllo
-
I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve contenere i luoghi di partenza e di destinazione del servizio
-
I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve contenere le date di partenza e di fine servizio
-
I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve trovarsi a bordo del veicolo in copia ed essere esibito su richiesta degli agenti preposti al controllo
-
Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio occasionale) deve figurare il numero e tipo di patenteCQC dell'autista
-
Quando si effettua un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio occasionale), a bordo dell'autobus che lo effettua deve trovarsi copia autenticata dell'esito dell'ultima revisione tecnica del veicolo
-
I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve contenere l'elenco dei passeggeri trasportati
-
Un autobus che effettua servizi regolari nel territorio di Stati UE deve avere a bordo l'originale del documento di controllo che riporti orari e prezzi del servizio
-
Un autobus che effettua servizi regolari nel territorio di Stati UE deve avere a bordo l'originale del documento di controllo che riporti l'elenco dei passeggeri trasportati
-
In caso di ingombro della carreggiata per la caduta del carico, il conducente deve cercare, per quanto possibile, di liberare il transito
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo che non possa essere spostato, il conducente deve segnalare il pericolo agli altri conducenti
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, fuori dei centri abitati il conducente deve posizionare sulla carreggiata il segnale mobile triangolare di pericolo
-
In caso di ingombro della carreggiata con perdite di materie pericolose, il conducente deve, tra l'altro, cercare di bloccare la perdita
-
In caso di ingombro della carreggiata con perdite di acidi o sostanze infiammabili, il conducente deve comportarsi come indicato dalle istruzioni di sicurezza
-
In caso di ingombro della carreggiata per la caduta del carico, il conducente si libera da ogni obbligo telefonando agli organi di polizia
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve riparare subito il veicolo
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, nei centri abitati il conducente deve sempre posizionare sulla carreggiata il segnale mobile triangolare di pericolo
-
In caso di ingombro della carreggiata con perdite di materie pericolose bisogna, se possibile, incanalarle verso una fognatura
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve prima di tutto segnalare il pericolo all'ente proprietario della strada
-
In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, il conducente ha l'obbligo di fermarsi e fornire le proprie generalità
-
In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, il conducente ha l'obbligo di fermarsi e fornire le informazioni utili per l'esatta ricostruzione della dinamica dell'incidente
-
In caso di incidente con solo due veicoli coinvolti, è opportuno avvalersi del modulo di Constatazione amichevole (denuncia di sinistro)
-
In caso di utilizzo del modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare il luogo, le modalità e la data dell'incidente
-
In caso di utilizzo del modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare le generalità dell'altro conducente
-
In caso di utilizzo del modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare le generalità del proprietario dell'altro veicolo
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare, ove possibile, le generalità di eventuali testimoni
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare un semplice disegno schematico indicante la posizione dei veicoli e la dinamica dell'incidente
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare il numero di targa, il numero di polizza e la compagnia assicurativa dei veicoli coinvolti
-
Dopo un incidente stradale, se il veicolo coinvolto crea pericolo o intralcio, deve essere portato al più presto fuori dalla carreggiata
-
Dopo un incidente stradale, nei casi e con le modalità previste dal Codice della Strada, il conducente deve utilizzare il segnale di veicolo fermo
-
Il conducente, dopo un incidente stradale, qualora siano cadute dal veicolo delle sostanze viscide, deve rimanere sul posto per segnalare manualmente il pericolo ai veicoli che sopraggiungono
-
Il conducente, in caso di incidente stradale ricollegabile ad un suo comportamento, ha l'obbligo di fermarsi e di prestare assistenza a chi ha subito un danno alla persona
-
È punibile con la reclusione il conducente, coinvolto in un incidente stradale, che non si fermi a prestare assistenza a chi ha subito un danno alla persona
-
In caso di incidente stradale, il conducente che si dia alla fuga è passibile di arresto
-
In caso di incidente stradale, il conducente che si fermi e presti assistenza non è, di norma, soggetto all'arresto preventivo
-
In caso di incidente stradale, si deve richiedere l'intervento dell'autorità quando non sia possibile ripristinare la circolazione
-
In caso di incidente stradale, si può richiedere l'intervento dell'autorità quando l'altro conducente non sia in grado di esibire il certificato di assicurazione
-
Si deve richiedere l'intervento dell'autorità quando un incidente stradale ha provocato feriti
-
A seguito di un incidente stradale, non si devono spostare i veicoli coinvolti finché non siano stati soccorsi eventuali feriti e la polizia non abbia rilevato tutti gli elementi utili alla ricostruzione dell'incidente
-
In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, il conducente non ha l'obbligo di fermarsi e fornire le proprie generalità
-
In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, al conducente è consigliato di fermarsi e fornire le proprie generalità
-
In caso di incidente con più di due veicoli coinvolti, è opportuno avvalersi del modulo di Constatazione amichevole (denuncia di sinistro)
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, è sufficiente che il conducente riporti il luogo e modalità dell'incidente
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare solo le generalità dell'altro conducente
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, non è obbligatorio riportare le generalità del proprietario dell'altro veicolo
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare, qualora ce ne fosse il bisogno, le generalità di eventuali testimoni, purché non siano passeggeri trasportati
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve obbligatoriamente compilare solo la parte sinistra del modulo, quella destra è facoltativa
-
Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente responsabile deve compilare per forza la colonna "A", chi ha subito il danno, invece, la colonna "B"
-
Dopo un incidente stradale, se il veicolo coinvolto crea pericolo o intralcio, può essere lasciato sulla carreggiata per al massimo un'ora dopo l'evento
-
Dopo un incidente stradale, il conducente deve sempre utilizzare il segnale di veicolo fermo
-
Il conducente, dopo un incidente stradale, qualora siano cadute dal veicolo delle sostanze viscide, deve fermare tutti i veicoli che sopraggiungono e costringerli ad invertire la marcia
-
Il conducente, in caso di incidente ricollegabile ad un suo comportamento, ha l'obbligo di fermarsi, ma non di prestare assistenza
-
È punibile con la reclusione il conducente coinvolto in un incidente stradale che non si ferma a prestare assistenza a chi ha subito unicamente un danno alle cose
-
In caso di incidente stradale, il conducente che si dia alla fuga non incorre nell'arresto se è opportunamente assicurato contro tale eventualità
-
In caso di incidente stradale, il proprietario del veicolo coinvolto è punibile con la reclusione se i danni superano i cinquemila euro di valore
-
In caso di incidente stradale, occorre richiedere l'intervento dell'autorità unicamente quando il numero dei feriti è superiore a tre
-
In caso di incidente stradale, si deve richiedere l'intervento dell'autorità quando l'altro conducente non sia in grado di esibire la polizza di assicurazione
-
Non si deve richiedere l'intervento dell'autorità quando un incidente ha provocato solamente un ferito
-
A seguito di un incidente stradale, si possono spostare i veicoli coinvolti anche se la polizia non ha finito di rilevare gli elementi utili alla ricostruzione dell'incidente, purché siano stati soccorsi gli eventuali feriti
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre attivare la segnalazione luminosa di pericolo
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre, se possibile, portare il veicolo su una piazzola di sosta
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre fermare il veicolo sulla corsia di emergenza, se presente
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre chiamare rapidamente il soccorso stradale
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre fermare immediatamente il veicolo sulla corsia di marcia attivando la segnalazione luminosa di pericolo
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre chiedere aiuto ai conducenti più vicini
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre provvedere al traino del veicolo fuori del tunnel con l'aiuto di un altro autista di passaggio
-
In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre attendere l'arrivo del proprio meccanico di fiducia
-
Nel caso ci si imbatta in un incidente in galleria che blocca o rallenta molto la marcia, occorre attivare la segnalazione luminosa di pericolo
-
In caso di incidente in galleria che blocca il traffico, occorre spegnere il motore lasciando la chiave di accensione inserita
-
In caso di incidente in galleria, se si deve scendere dal veicolo, è bene indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti
-
In caso di incidente in galleria occorre avvertire rapidamente i servizi di emergenza
-
In caso di incidente in galleria occorre prestare il primo soccorso ad eventuali feriti
-
In caso di incidente in galleria occorre suonare a fondo il clacson per avvertire gli altri conducenti
-
In caso di incidente in galleria occorre scendere e posizionare i cunei sotto le ruote del proprio veicolo
-
In caso di incidente in galleria occorre avvertire con brevi colpi di clacson gli altri automobilisti
-
In caso di incidente in galleria occorre invertire la marcia e sgomberare il luogo dell'incidente
-
In caso di incidente in galleria occorre scaricare immediatamente il carico
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve provvedere a rimuovere il carico, se l'operazione risulta possibile
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve presegnalare l'ostacolo mediante il segnale di veicolo fermo (triangolo)
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve rendere sollecitamente libero il transito, per quanto nelle sue possibilità
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve presegnalare l'ostacolo mediante il segnale di STOP
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve restare a bordo del veicolo in attesa dei soccorsi
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve obbligatoriamente accendere una serie di fiaccole gialle tutto intorno al tratto di strada interessato
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve sollecitamente rendere libero il transito per non ostacolare il traffico sopraggiungente
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve spingere il veicolo stesso fuori della carreggiata o, se ciò non è possibile, deve collocarlo sul margine destro della carreggiata
-
In caso di ingombro della carreggiata per caduta del carico o per qualsiasi altra causa, il conducente deve rimuovere l'ingombro, per quanto possibile
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente non è tenuto a spostarlo in attesa dei soccorsi, se il traffico sulla strada è scarso
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve evitare di spostarlo per consentire la ricostruzione corretta dell'accaduto
-
In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve essere in grado di riparare il guasto rapidamente, se si tratta di un veicolo pesante
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo o per caduta del carico, il conducente deve, tra l'altro, informare l'ente proprietario della strada o un organo di polizia
-
Nel caso di incidente che provochi l'ingombro della carreggiata per la presenza di veicoli danneggiati che non è possibile rimuovere, il conducente deve presegnalare la zona mediante il segnale triangolare mobile di pericolo
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo che non è possibile spostare , il conducente deve informare un organo di polizia, astenendosi dal presegnalare la zona
-
Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta del carico non rimovibile, il conducente può evitare di informare un organo di polizia se presegnala la zona con efficaci segnali manuali
-
Chiunque non abbia potuto evitare la caduta o lo spargimento di materie viscide, infiammabili o comunque pericolose deve, tra l'altro, presegnalare la zona con il segnale mobile di pericolo posto, se necessario, anche nel centro della carreggiata
-
Chiunque non abbia potuto evitare la caduta o lo spargimento di materie pericolose deve, tra l'altro, eseguire segnali manuali per impedire il transito dei veicoli sulla parte di carreggiata non impedita dal segnale mobile di pericolo
-
Chiunque non abbia potuto evitare la caduta o lo spargimento di materie viscide, infiammabili o pericolose deve, tra l'altro, rimuoverle o spargere sul terreno, se possibile, sabbia, terra, segatura o altro materiale idoneo a ripristinare l'aderenza
-
Il conducente di un autoveicolo che non abbia potuto evitare lo spargimento di materie pericolose, può evitare di presegnalare la zona con il segnale mobile di pericolo se esegue segnali sonori per allontanare gli altri veicoli
-
Chiunque non abbia potuto evitare la caduta di materie viscide, deve deviare il traffico in attesa che l'ente proprietario della strada intervenga per ripristinare le condizioni ottimali
-
Fuori dei centri abitati, di notte, quando mancano o sono insufficienti le luci posteriori di posizione o di emergenza, è obbligatorio presegnalare il veicolo, fermo sulla carreggiata, con il segnale triangolare mobile di pericolo
-
Fuori dei centri abitati, di notte, è obbligatorio presegnalare con il segnale triangolare mobile di pericolo ogni carico caduto accidentalmente dal veicolo sulla carreggiata che non sia stato possibile rimuovere
-
Fuori dei centri abitati è obbligatorio, anche di giorno, presegnalare un veicolo fermo sulla carreggiata mediante il segnale triangolare di pericolo, quando il veicolo non può essere visto nettamente a 100 metri di distanza
-
Fuori dei centri abitati è obbligatorio, anche di giorno, presegnalare un carico accidentalmente caduto sulla carreggiata mediante il segnale di pericolo, quando il carico non può essere visto nettamente a 100 metri di distanza
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo fa parte dell'equipaggiamento obbligatorio degli autoveicoli
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto dietro al veicolo o all'ostacolo da segnalare, ad almeno 50 metri
-
Se il veicolo è fermo per avaria a meno di 50 metri dopo una intersezione, il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto dietro al veicolo nella posizione e alla distanza più idonea ad essere avvistato
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata in modo che sia visibile ad una distanza di almeno 100 metri dai veicoli sopraggiungenti
-
Fuori dei centri abitati, di notte, quando mancano o sono insufficienti le luci posteriori di posizione o di emergenza, è consigliabile, ma non obbligatorio, presegnalare il veicolo fermo sulla carreggiata, con il segnale triangolare mobile di pericolo
-
Di notte, il triangolo mobile di pericolo deve essere obbligatoriamente usato per segnalare il veicolo fermo per avaria nel caso non sia visibile da almeno 150 metri di distanza
-
Fuori dei centri abitati, anche di giorno, è facoltativo presegnalare mediante il segnale di pericolo un carico accidentalmente caduto sulla carreggiata che non può essere visto nettamente a 100 metri di distanza, purché il carico occupi una sola corsia
-
Di notte, quando mancano o sono insufficienti le luci posteriori di posizione o di emergenza, è obbligatorio presegnalare il veicolo fermo con il segnale triangolare mobile di pericolo anche nei centri abitati
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sopra al carico accidentalmente caduto sulla carreggiata
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata in modo che sia visibile ad una distanza di almeno 50 metri dai veicoli sopraggiungenti
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla corsia occupata dal veicolo fermo o dal carico caduto
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata ad almeno un metro dal bordo esterno di essa
-
Nel caso di carreggiata a più corsie, il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla corsia immediatamente a sinistra del veicolo fermo o del carico caduto
-
Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata ad almeno un metro dalla striscia di separazione dei sensi di marcia
-
Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, il conducente deve rendersi visibile indossando il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità
-
Il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, da usare durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, devono essere di tipo approvato
-
Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, il conducente deve indossare il giubbotto ad alta visibilità anche se si trova sulle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta
-
Per effettuare le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, è vietato al conducente scendere dal veicolo e camminare sulla strada senza indossare il giubbotto ad alta visibilità
-
Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, è facoltativo l'uso del giubbotto o delle bretelle retroriflettenti ad alta visibilità
-
Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, il conducente non deve indossare il giubbotto ad alta visibilità se si trova sulle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta
-
Il conducente deve indossare il giubbotto ad alta visibilità di notte, anche nei centri abitati, qualora il suo veicolo sia fermo sulla carreggiata per un guasto
-
Di norma, non si può trainare o essere trainati da più di un veicolo
-
Salvo eccezioni, un veicolo può trainare un altro veicolo in avaria su strade urbane ed extraurbane secondarie
-
Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli può essere realizzato mediante aggancio con catena, purché idoneamente segnalata
-
Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli può essere realizzato mediante aggancio con barra rigida, purché idoneamente segnalata
-
Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli può essere realizzato mediante aggancio con cavo di acciaio, purché idoneamente segnalato
-
Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli può essere realizzato mediante aggancio con fune idonea allo scopo, purché idoneamente segnalata
-
Il traino di un veicolo in situazione di emergenza deve essere idoneamente segnalato
-
Il traino di un veicolo in avaria è vietato in autostrada, salvo che il traino venga eseguito da veicolo autorizzato al soccorso stradale
-
Durante le operazioni di traino, il veicolo trainato deve mantenere in funzione la segnalazione luminosa di pericolo
-
Durante le operazioni di traino, se il veicolo trainato non può attivare la segnalazione luminosa di pericolo, deve mantenere esposto, sul lato rivolto alla circolazione, il segnale mobile di pericolo o il pannello per carichi sporgenti
-
Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra i due veicoli deve essere idoneamente segnalato in modo da essere avvistato e risultare chiaramente percepibile da parte degli altri utenti della strada
-
Durante le operazioni di traino, il veicolo trainante deve mantenere attivata la segnalazione luminosa di pericolo
-
Il veicolo trainante un altro veicolo in avaria deve essere di almeno il 60% più pesante
-
Un veicolo può sempre trainare un altro veicolo in avaria
-
In situazioni di emergenza, il collegamento di traino tra due veicoli può essere realizzato solo attraverso catena o barra rigida
-
Il traino di un veicolo in avaria non deve essere necessariamente segnalato
-
Durante le operazioni di traino, il veicolo trainato deve accendere la luce posteriore per nebbia in mancanza di altra idonea segnalazione
-
Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, il collegamento tra due veicoli deve avvenire mediante aggancio con cavo elettrico
-
Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, il collegamento tra i due veicoli può avvenire solo a condizione che il veicolo trainante sia munito di gancio di traino omologato
-
Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, il collegamento tra due veicoli non deve essere più lungo di 1 metro
-
Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, sia il veicolo trainante che quello trainato devono mantenere in funzione l'indicatore di direzione destro
-
Il traino di un veicolo in avaria può essere realizzato solo se il veicolo trainante ha cilindrata del motore superiore a quella del veicolo trainato
-
Per effettuare il cambio ruota di un autocarro, è opportuno fermarsi in un luogo sicuro, possibilmente fuori dalla carreggiata
-
Il cambio di una ruota di un autocarro o di un autobus, qualora il veicolo ingombri anche solo parzialmente la carreggiata, deve essere segnalato ai veicoli che sopraggiungono con il segnale mobile di pericolo
-
Prima di effettuare il cambio di una ruota su un mezzo pesante, inserire il freno di stazionamento e applicare i cunei alle altre ruote per evitare spostamenti accidentali del veicolo
-
Il cambio di una ruota di un autocarro o di un autobus deve essere effettuato, se possibile, su una strada piana
-
I martinetti idraulici in dotazione per la sostituzione di una ruota su un mezzo pesante, possono sollevare fino a 20 tonnellate
-
Con il martinetto idraulico in dotazione per la sostituzione di una ruota è possibile sollevare un autocarro, anche se a pieno carico
-
Il martinetto idraulico va posizionato vicino alla ruota da sostituire ed è necessario farlo appoggiare al telaio per il corretto sollevamento del veicolo
-
Quando abbassiamo il martinetto idraulico agendo sulla valvola di scarico, non dobbiamo farlo mentre siamo ancora sotto al veicolo per evitare di essere schiacciati dallo stesso
-
Se possibile, quando si solleva il veicolo per cambiare una ruota, è consigliabile mettere una tavoletta di legno sotto il martinetto idraulico per evitare che per il peso si affossi nel terreno
-
Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota è opportuno avere a portata di mano la ruota di scorta e gli attrezzi necessari, affinché il veicolo resti sollevato per il minor tempo possibile
-
Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota allentare i dadi, se necessario aiutandosi con una leva
-
Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota, assicurarsi di avere tutto l'occorrente per effettuare l'operazione
-
Una volta montata la ruota di scorta su un autocarro o un autobus, dopo pochi chilometri di percorrenza, è necessario serrare nuovamente i dadi per essere sicuri del fissaggio
-
Quando si cambia una ruota, è necessario serrare i dadi con sequenza "a croce" e poco alla volta, per far sì che la ruota si avvicini correttamente al mozzo
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato occorre assicurarsi di riposizionare il distanziale, se presente
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato occorre assicurarsi che le due ruote non sfreghino tra di loro durante la marcia, per evitare pericolosi surriscaldamenti
-
In caso di sostituzione di una ruota di un autocarro, è necessario scaricare completamente il veicolo prima di effettuare l'operazione
-
Quando si cambia ruota di un rimorchio è di norma obbligatorio sganciarlo dalla motrice
-
Prima di effettuare il cambio ruota bisogna inserire il freno di stazionamento, ma non è necessario applicare i cunei ferma ruota se il veicolo è su strada piana
-
Prima di cambiare una ruota di un mezzo pesante è sufficiente applicare un solo cuneo ferma ruota, se si è inserito il freno di stazionamento
-
Per sostituire una ruota di un autocarro è necessario scaricare la merce perché il martinetto idraulico in dotazione non riesce a sollevare il veicolo a pieno carico
-
I martinetti idraulici in dotazione per la sostituzione di una ruota di un mezzo pesante possono sollevare fino a 900 chilogrammi
-
È possibile posizionare il martinetto idraulico in qualunque parte del veicolo
-
Quando si solleva un veicolo con il martinetto idraulico, non si devono utilizzare tavolette di legno perché si tratta di materiale infiammabile
-
In caso di sostituzione di una ruota di un autocarro o di un autobus, la ruota di scorta deve essere tolta dal suo vano solo dopo aver sollevato il veicolo con il martinetto idraulico
-
Quando si cambia una ruota, una volta messo il veicolo in sicurezza, è opportuno sollevarlo immediatamente con il martinetto idraulico e solo dopo prendere tutto l'occorrente per effettuare l'operazione
-
Gli autobus e gli autocarri, in caso di foratura di uno pneumatico, devono utilizzare il ruotino al posto della ruota di scorta
-
Una volta montata la ruota di scorta di un autocarro o di un autobus, non è consigliato fermarsi per controllare il serraggio dei dadi
-
Quando si monta la ruota di scorta non bisogna serrare i dadi a fondo, per non danneggiarne il filetto
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato, non è necessario riposizionare il distanziale
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato, bisogna assicurarsi che le ruote gemellate siano con i fianchi perfettamente a contatto tra di loro, così da ruotare in sincrono
-
Quando si effettua il cambio di una ruota di un autobus è necessario fermarsi in un luogo sicuro e, se è possibile farlo in condizioni di sicurezza, far scendere le persone trasportate
-
Se, per necessità, è necessario cambiare la ruota di un autobus sulla corsia di emergenza o su una piazzola di sosta di un'autostrada, è opportuno non far scendere i passeggeri dal veicolo
-
Quando si cambia una ruota di un autobus, non è sempre obbligatorio far scendere i passeggeri
-
Il cambio di una ruota di un autocarro o di un autobus, qualora il veicolo ingombri anche solo parzialmente la carreggiata, deve essere segnalato ai veicoli che sopraggiungono con il segnale mobile di pericolo
-
Prima di effettuare il cambio di una ruota su un mezzo pesante, inserire il freno di stazionamento e applicare i cunei alle altre ruote per evitare spostamenti accidentali del veicolo
-
Il cambio di una ruota di un autocarro o di un autobus deve essere effettuato, se possibile, su una strada piana
-
I martinetti idraulici in dotazione per la sostituzione di una ruota su un mezzo pesante, possono sollevare fino a 20 tonnellate
-
Con il martinetto idraulico in dotazione di un autobus per la sostituzione di una ruota è possibile sollevare l'autobus stesso, anche se carico
-
Il martinetto idraulico va posizionato vicino alla ruota da sostituire ed è necessario farlo appoggiare al telaio per il corretto sollevamento del veicolo
-
Non bisogna attivare la valvola di scarico del martinetto idraulico, per abbassarlo, quando si è ancora sotto al veicolo, al fine di evitare di essere schiacciati dallo stesso
-
Se possibile, quando si solleva il veicolo per cambiare una ruota, è consigliabile mettere una tavoletta di legno sotto il martinetto idraulico per evitare che per il peso si affossi nel terreno
-
Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota è opportuno avere a portata di mano la ruota di scorta e gli attrezzi necessari, affinché il veicolo resti sollevato per il minor tempo possibile
-
Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota allentare i dadi, se necessario aiutandosi con una leva
-
Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota, assicurarsi di avere tutto l'occorrente per effettuare l'operazione
-
Una volta montata la ruota di scorta su un autocarro o un autobus, dopo pochi chilometri di percorrenza, è necessario serrare nuovamente i dadi per essere sicuri del fissaggio
-
Quando si cambia una ruota, è necessario serrare i dadi con sequenza "a croce" e poco alla volta, per far sì che la ruota si avvicini correttamente al mozzo
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato occorre assicurarsi di riposizionare il distanziale, se presente
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato occorre assicurarsi che le due ruote non sfreghino tra di loro durante la marcia, per evitare pericolosi surriscaldamenti
-
Quando si cambia una ruota di un autobus lungo la corsia di emergenza di un'autostrada, se i passeggeri lo chiedono, si può farli scendere dal veicolo
-
In caso di cambio ruota su di un autobus non far mai scendere i passeggeri dal veicolo
-
Prima di sollevare l'autobus per effettuare il cambio ruota è di norma obbligatorio far scendere i passeggeri
-
Quando si cambia la ruota di un rimorchio è di norma obbligatorio sganciarlo dalla motrice
-
Prima di effettuare il cambio ruota bisogna inserire il freno di stazionamento, ma non è necessario applicare i cunei ferma ruota se il veicolo è su strada piana
-
Prima di cambiare una ruota di un mezzo pesante è sufficiente applicare un solo cuneo ferma ruota, se si è inserito il freno di stazionamento
-
Per poter sollevare un autobus con il martinetto idraulico in dotazione per la sostituzione di una ruota, è necessario far scendere tutti i passeggeri
-
I martinetti idraulici in dotazione per la sostituzione di una ruota di un mezzo pesante possono sollevare fino a 900 chilogrammi
-
È possibile posizionare il martinetto idraulico in qualunque parte del veicolo
-
Quando si solleva il veicolo con il martinetto idraulico, non si devono utilizzare tavolette di legno perché si tratta di materiale infiammabile
-
In caso di sostituzione di una ruota di un autocarro o di un autobus, la ruota di scorta deve essere tolta dal suo vano solo dopo aver sollevato il veicolo con il martinetto idraulico
-
Quando si cambia una ruota, una volta messo il veicolo in sicurezza, è opportuno sollevarlo immediatamente con il martinetto idraulico e solo dopo prendere tutto l'occorrente per effettuare l'operazione
-
Gli autobus e gli autocarri, in caso di foratura di uno pneumatico, devono utilizzare il ruotino al posto della ruota di scorta
-
Una volta montata la ruota di scorta di un autocarro o di un autobus, non è consigliato fermarsi per controllare il serraggio dei dadi
-
Quando si monta la ruota di scorta non bisogna serrare i dadi a fondo, per non danneggiarne il filetto
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato, non è necessario riposizionare il distanziale
-
Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato, bisogna assicurarsi che le ruote gemellate siano con i fianchi perfettamente a contatto tra di loro, così da ruotare in sincrono
-
Salvo i veicoli ATP, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere larghezza massima non superiore a 2,55 metri
-
Salvo eccezioni, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere altezza massima non superiore a 4 metri
-
Ogni autoveicolo, esclusi autobus e i semirimorchi, deve avere lunghezza massima non superiore a 12 metri
-
Salvo eccezioni, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere altezza massima non superiore a 5 metri
-
La lunghezza massima non superiore dei veicoli non è fissata per norma, in quanto dipende dal carico trasportato
-
Salvo i veicoli ATP, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere larghezza massima non superiore a 2,75 metri
-
Negli autotreni e autoarticolati, il rimorchio o semirimorchio devono avere una larghezza inferiore alla motrice di almeno 5 centimetri
-
La lunghezza massima di un autoarticolato è di 16,50 metri, purché l'avanzamento ralla abbia particolari caratteristiche
-
La lunghezza massima di un autoarticolato con avanzamento ralla di 3 metri rispetto alla parte anteriore del semirimorchio è di 15,50 metri
-
La lunghezza massima di un autosnodato o di un autobus con rimorchio è di 18,75 metri
-
La lunghezza massima di un autotreno è di 18,75 metri, purché il complesso dei veicoli abbia particolari misure
-
Le bisarche (autoveicoli per trasporto di altri autoveicoli) possono avere lunghezza massima differente da quella prevista per altri veicoli
-
La lunghezza massima di un autoarticolato è di 18,75 metri
-
La lunghezza massima di un autotreno è di 19,35 metri, se dotato di sospensioni pneumatiche sugli assi del rimorchio
-
Un rimorchio non deve mai avere lunghezza maggiore del 60% di quella della motrice
-
Un rimorchio non deve mai avere lunghezza maggiore di 9 metri
-
Un semirimorchio non deve mai avere lunghezza maggiore di 10,75 metri
-
La carreggiata di un veicolo è la distanza fra il centro delle impronte a terra degli pneumatici di uno stesso asse
-
Per interasse (passo) di un veicolo a due assi si intende la distanza fra i centri dei due assi
-
Lo sbalzo di un veicolo è la parte che sporge anteriormente o posteriormente rispetto all'asse più estremo anteriore o posteriore rispettivamente
-
La carreggiata di un veicolo è la distanza fra un parafango e l'altro dello stesso asse
-
Per interasse (passo) di un veicolo a due assi si intende la distanza fra il centro delle ruote di uno stesso asse
-
Per sbalzo di un veicolo si intende la pendenza massima che esso può superare quando circola a vuoto
-
I conducenti che si mettono alla guida di un mezzo pesante devono tenere presente che, generalmente, tali veicoli presentano sbalzi notevoli
-
Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell'affrontare una ripida salita o un forte dislivello stradale occorre conoscere l'angolo massimo di attacco che si può affrontare
-
Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell'affrontare una salita o un dislivello stradale occorre moderare la velocità
-
Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell'affrontare una discesa ripida o un forte dislivello stradale occorre conoscere l'angolo massimo di uscita che si può affrontare
-
Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell'affrontare una discesa o un dislivello stradale occorre moderare la velocità
-
In un veicolo a motore, lo sbalzo anteriore aumenta la larghezza della fascia di ingombro
-
Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, aumenta la difficoltà a mantenere la corretta traiettoria in curva e nelle svolte
-
Se si effettua una svolta con un veicolo dotato di sbalzi notevoli, occorre tenere presente che, con le estremità anteriore o posteriore del veicolo, si potrebbe invadere il marciapiede
-
Se si effettua una svolta con un veicolo dotato di sbalzi notevoli, occorre tenere presente che, con le estremità anteriore o posteriore del veicolo, si potrebbero urtare pedoni o ciclisti in transito nelle vicinanze
-
Il conducente alla guida di un mezzo pesante deve tenere presente che, generalmente, tali veicoli presentano sbalzi notevoli anteriormente, ma non posteriormente
-
Quando si è alla guida di un mezzo pesante dotato di sbalzi importanti, non si possono percorrere strade dove sono presenti dossi artificiali
-
Gli sbalzi di cui sono dotati i veicoli pesanti sono tra l'altro previsti per facilitare le manovre di parcheggio
-
Gli autobus urbani non possono avere sbalzi superiori ai dieci centimetri per non rischiare di urtare i pedoni sul marciapiede
-
I veicoli pesanti che hanno sbalzi superiori ai quaranta centimetri devono essere di norma dotati di uno specchio retrovisore supplementare
-
I veicoli pesanti non possono avere, di norma, sbalzi di lunghezza superiore ai quaranta centimetri
-
Gli sbalzi sono vietati sugli autobus extraurbani, perché ne compromettono la tenuta di strada
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 2 assi è di 18 tonnellate (ad eccezione di particolari autobus)
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 3 assi è di 25 tonnellate (oppure di 26 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 4 assi è di 25 tonnellate (oppure di 32 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati dipende dal totale degli assi di cui è dotato il veicolo
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 3 o più assi dipende anche dalla presenza o meno di sospensioni pneumatiche e ruote gemellate
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 2 assi è di 8 tonnellate (ad eccezione di particolari autobus)
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 3 assi è di 15 tonnellate (oppure di 16 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 4 assi è di 40 tonnellate (oppure di 44 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati dipende dal tipo di pneumatici di cui è dotato il veicolo
-
Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati è di 15 tonnellate, salvo che trasportino liquidi
-
La massa in ordine di marcia (tara) si ottiene sommando alla massa a vuoto del veicolo la massa convenzionale del conducente e la massa costituita dal 90% del carburante contenuto nel serbatoio
-
La massa complessiva a pieno carico è la massa massima autorizzata e corrisponde alla tara più il carico utile
-
La portata (carico utile) rappresenta il carico massimo trasportabile da un veicolo ed è indicata sulla carta di circolazione
-
La massa complessiva a pieno carico non è indicata nella carta di circolazione
-
La massa in ordine di marcia cambia se il veicolo percorre una strada in forte pendenza
-
La massa complessiva a pieno carico è equivalente al valore della tara, moltiplicato per 1,2
-
La tara di un veicolo è equivalente al suo carico utile
-
La portata è pari alla somma delle masse massime ammesse sugli assi del veicolo
-
La portata del veicolo è il carico massimo che può essere sopportato dagli pneumatici
-
L'altezza massima dei veicoli attrezzati con carrozzeria per il trasporto specifico di animali vivi non deve superare 4,30 metri
-
L'altezza massima delle macchine operatrici non deve superare 4,30 metri
-
I veicoli ATP, compreso il loro carico, devono avere larghezza massima non superiore a 2,60 metri
-
L'altezza massima dei veicoli attrezzati con carrozzeria per il trasporto specifico di animali vivi non deve superare 5,30 metri
-
L'altezza massima dei veicoli adibiti al trasporto di balle di fieno non deve superare 5,30 metri
-
L'altezza massima delle macchine operatrici non deve superare 5,30 metri
-
I veicoli ATP, compreso il loro carico, devono avere larghezza massima non superiore a 2,55 metri
-
L'altezza massima degli autoveicoli adibiti al trasporto di container non deve superare 4,70 metri
-
La massa massima ammessa sull'asse più caricato non può superare le 12 tonnellate
-
La massa massima ammessa su due assi contigui posti a una distanza non superiore a 1 metro non può superare le 12 tonnellate
-
La massa massima ammessa per legge sull'asse più caricato dipende dal numero di ruote dell'asse
-
La massa massima ammessa sull'asse più caricato non può superare le 14 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa massima ammessa sull'asse più caricato non può superare le 13 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un veicolo isolato a 2 assi non può superare le 20 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un veicolo isolato a 3 assi non può superare le 33 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un veicolo isolato a 4 o più assi, con due assi anteriori direzionali, non può superare le 40 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un complesso di veicoli a 4 assi non può superare le 44 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un complesso di veicoli a 5 o più assi non può superare le 56 tonnellate (salvo casi particolari)
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un complesso di veicoli a 5 o più assi per trasporto di calcestruzzo in betoniera non può superare le 54 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa massima ammessa sull'asse più caricato non può superare le 18 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un veicolo isolato a 2 assi non può superare le 24 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un veicolo isolato a 3 assi non può superare le 40 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un veicolo isolato a 4 assi o più assi, con due assi anteriori direzionali, non può superare le 50 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un complesso di veicoli a 4 assi non può superare le 54 tonnellate
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un complesso di veicoli a 5 o più assi non può superare le 66 tonnellate (salvo casi particolari)
-
Nel caso di un mezzo d'opera, la massa complessiva a pieno carico di un complesso di veicoli a 5 o più assi per trasporto di calcestruzzo in betoniera non può superare le 64 tonnellate
-
Vengono definiti eccezionali quei veicoli che, in configurazione di marcia, superano i limiti di massa o di sagoma ordinariamente previsti dal codice della strada
-
Un trasporto viene definito in condizioni di eccezionalità quando il suo carico, ma non il veicolo in sé, supera i limiti di sagoma ordinariamente previsti dal codice della strada
-
Un trasporto viene definito in condizioni di eccezionalità quando il suo carico supera i limiti di sagoma o di massa ordinariamente previsti dal codice della strada
-
Un trasporto viene di norma definito in condizioni di eccezionalità quando il carico indivisibile sporge anteriormente oltre la sagoma
-
Un trasporto viene definito in condizioni di eccezionalità quando il carico indivisibile sporge posteriormente oltre i 3/10 della lunghezza del veicolo
-
Un trasporto viene definito in condizioni di eccezionalità se il mezzo d'opera che lo effettua eccede i limiti di massa relativi alla sua categoria
-
Sono veicoli eccezionali i complessi di veicoli autorizzati che non rispettano le norme generali sul traino dei veicoli
-
Per poter svolgere un trasporto in condizioni di eccezionalità, di norma, è necessaria una specifica autorizzazione alla circolazione rilasciata dall'ente proprietario o concessionario della strada
-
L'autorizzazione al trasporto in condizioni di eccezionalità può essere rilasciata "volta per volta" (singola), "per più transiti" (multipla) o "per determinati periodi di tempo" (periodica)
-
La specifica autorizzazione alla circolazione prevista per veicoli o trasporti eccezionali deve contenere le prescrizioni da seguire in caso di neve, ghiaccio, nebbia o scarsa visibilità
-
Prima di iniziare il viaggio, sulle specifiche autorizzazioni alla circolazione previste per i veicoli o trasporti eccezionali, bisogna annotare l'ora ed il giorno dell'inizio del viaggio
-
Al termine dell'uso o alla sua scadenza, la specifica autorizzazione alla circolazione prevista per i veicoli o trasporti eccezionali, va restituita all'ente che l'ha rilasciata
-
I trasporti in condizione di eccezionalità ed i veicoli eccezionali, durante la circolazione, devono avere accesa la segnalazione luminosa di pericolo insieme ad uno o più dispositivi a luce lampeggiante gialla, alle luci di posizione ed ai proiettori anabbaglianti
-
Non necessitano della specifica autorizzazione alla circolazione prevista per i veicoli eccezionali, i veicoli trasportanti animali vivi, balle o rotoli di paglia o fieno, di altezza massima fino a 4,30 metri
-
Nel provvedimento di autorizzazione al trasporto in condizioni di eccezionalità possono essere imposti percorsi prestabiliti e un servizio di scorta tecnica
-
Un veicolo eccezionale eccedente la massa consentita è soggetto al pagamento di un indennizzo di usura all'Ente proprietario della strada o dell'autostrada
-
Non vengono definiti eccezionali i veicoli che superano i limiti di massa ordinariamente previsti dal codice della strada, se non superano anche i limiti di sagoma
-
Un trasporto viene definito in condizioni di eccezionalità quando trasporta merci pericolose radioattive
-
Per poter svolgere un trasporto in condizioni di eccezionalità, di norma, non è necessaria una specifica autorizzazione alla circolazione rilasciata dall'ente proprietario o concessionario della strada, ma è sufficiente una autocertificazione dello speditore che il carico è stato correttamente caricato e fissato
-
L'autorizzazione al trasporto in condizioni di eccezionalità deve essere rilasciata solo "volta per volta" (singola)
-
La specifica autorizzazione alla circolazione prevista per i veicoli eccezionali non deve contenere le particolari prescrizioni da seguire in caso di neve, ghiaccio, nebbia o scarsa visibilità
-
Prima di iniziare il viaggio, sulle specifiche autorizzazioni alla circolazione previste per i veicoli eccezionali, bisogna annotare gli estremi della patente e della carta di qualificazione del conducente alla guida
-
Concluso il viaggio, la specifica autorizzazione alla circolazione prevista per i veicoli eccezionali, va restituita all'ufficio Motorizzazione Civile
-
La specifica autorizzazione alla circolazione prevista per i veicoli eccezionali, è obbligatoria anche per le macchine agricole o operatrici, di altezza massima non superiore a 4,30 metri
-
I trasporti in condizione di eccezionalità devono essere svolti solo nelle ore diurne
-
Un trasporto viene definito in condizioni di eccezionalità quando il tipo di merce trasportata è diversa da quella indicata sulla carta di circolazione
-
Un trasporto viene definito in condizioni di eccezionalità quando si trasportano prodotti alimentari freschi nei giorni festivi
-
E' vietata la circolazione in autostrada dei veicoli eccezionali
-
E' considerato veicolo eccezionale, un mezzo d'opera a 3 assi con massa complessiva a pieno carico pari a 32 tonnellate
-
Sono considerati trasporti in condizioni di eccezionalità, tutti i trasporti di materie esplosive
-
Non vengono definiti eccezionali i veicoli che superano i limiti di sagoma ordinariamente previsti dal codice della strada, purché si tratti di veicoli ad almeno 5 assi
-
Tutti i veicoli isolati che superano la lunghezza di 12 metri sono considerati veicoli eccezionali
-
La lunghezza massima di un autobus a 2 assi è di 13,50 metri
-
La lunghezza massima di un autobus a 3 o più assi è di 15 metri
-
L'altezza massima di autobus e filobus destinati a servizi pubblici di linea urbani e suburbani, circolanti su itinerari prestabiliti, non deve superare 4,30 metri
-
L'altezza massima degli autoveicoli adibiti al trasporto di container non deve superare 4,30 metri
-
La lunghezza massima di un autobus a 2 assi è di 15 metri
-
La lunghezza massima di un autobus a 3 o più assi è di 18,75 metri
-
Ogni veicolo, esclusi autobus e i semirimorchi, deve avere lunghezza massima non superiore a 13,50 metri
-
La fascia di ingombro di un veicolo è la corona circolare occupata dal veicolo stesso quando percorre una curva con il minimo raggio possibile di sterzata
-
Le dimensioni della fascia di ingombro di un veicolo non sono indicate nella carta di circolazione
-
La fascia di ingombro di un veicolo deve rispettare determinati limiti di raggio fissati dalle norme
-
La fascia di ingombro di un veicolo deve avere il raggio esterno non superiore a 12,50 metri
-
La fascia di ingombro di un veicolo deve avere il raggio interno superiore a 5,30 metri
-
Ogni veicolo a motore, o complesso di veicoli, compreso il relativo carico, deve potersi inserire in una corona circolare di raggio esterno 12,50 metri e raggio interno 5,30 metri
-
Ogni veicolo a motore o complesso di veicoli deve potersi inscrivere in una corona circolare larga 5,30 metri e di raggio interno pari a 7,20 metri
-
La fascia di ingombro di un veicolo figura sempre nella carta di circolazione
-
La fascia di ingombro di un veicolo diminuisce con l'aumentare dell'angolo di sterzata
-
La fascia di ingombro di un veicolo diminuisce con l'aumentare della sua lunghezza
-
La fascia di ingombro di un veicolo aumenta con l'aumentare della sua massa
-
Ogni veicolo a motore o complesso di veicoli deve potersi inscrivere in una corona circolare larga 5,20 m e di raggio esterno pari a 16,50 metri
-
Gli autobus e gli autocarri, a differenza degli altri veicoli, devono potersi inscrivere in una corona circolare larga 8,20 metri e di raggio interno pari 6,30 metri
-
La fascia d'ingombro è la corona circolare che il veicolo occupa, sul piano stradale, nell'effettuare una curva o una svolta
-
La fascia d'ingombro si riduce se il veicolo è dotato di asse autosterzante posteriore
-
La fascia d'ingombro aumenta all'aumentare degli sbalzi del veicolo
-
La fascia d'ingombro è lo spazio in larghezza che il veicolo occupa su strada rettilinea
-
La fascia d'ingombro aumenta se il veicolo è dotato di più assi sterzanti
-
La fascia d'ingombro non deve essere superiore alla larghezza del veicolo con il suo carico
-
Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, il dispositivo chiude la mandata del gasolio da parte del sistema di iniezione
-
Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, si crea una strozzatura del tubo di scarico tramite l'azionamento di un'apposita valvola a farfalla
-
Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, la fase di scarico del motore diventa in pratica una fase di compressione che frena/rallenta il veicolo
-
Il freno motore dei veicoli pesanti può essere utilizzato solo su strade in discesa
-
Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, la fase di scarico del motore diventa una fase di aspirazione che frena/rallenta il veicolo
-
Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, il dispositivo disinnesta automaticamente la frizione per sfruttare l'inerzia del veicolo
-
Il freno-motore è particolarmente importante per ridurre il rischio di possibile surriscaldamento degli elementi frenanti
-
Il freno-motore ed il rallentatore non sono dispositivi uguali, ma hanno funzioni analoghe
-
Il dispositivo "freno motore" può essere integrato con il rallentatore e con l'impianto di frenatura di servizio in un unico sistema a controllo elettronico
-
Con l'azione del solo freno-motore non è possibile fermare il veicolo in distanze ragionevoli in tutte le situazioni di marcia
-
Innestando un basso rapporto del cambio si ottiene un maggior effetto frenante del motore
-
L'effetto frenante del motore a scoppio è, a parità di cilindrata, generalmente maggiore di quello del motore Diesel
-
Il freno motore è particolarmente efficiente sui veicoli elettrici
-
Il freno motore è azionato tramite il "manettino" del freno di stazionamento a molla, quando lo stesso viene portato a fine corsa
-
Il freno motore funziona meglio quando il cambio è in folle
-
Il freno motore è un dispositivo che serve a mantenere frenato il veicolo quando è in sosta su strada in pendenza
-
Il freno motore ed il rallentatore si azionano assieme al freno di servizio in caso di pericolo immediato
-
L'effetto frenante del motore Diesel è, a parità di cilindrata, generalmente, maggiore di quello del motore a scoppio
-
Il rallentatore ed il freno motore integrano il sistema di frenatura di servizio
-
Il rallentatore può essere di tipo idraulico o elettromagnetico
-
Il rallentatore idraulico è posto all'uscita del cambio ed è collegato con l'albero di trasmissione
-
Il rallentatore idraulico necessita di uno scambiatore di calore per evitare surriscaldamenti
-
Utilizzando il rallentatore idraulico, il minore o maggiore rallentamento del veicolo è legato dalla quantità d'olio che entra nel rallentatore stesso
-
In genere, il comando del rallentatore idraulico è ottenuto tramite un dispositivo a leva o a pedale, che consente vari livelli di frenatura
-
Il rallentatore elettromagnetico è schematicamente composto da uno statore e da un rotore
-
Nel rallentatore elettromagnetico, lo statore è fissato al telaio mentre i dischi del rotore sono vincolati all'albero di trasmissione
-
Attivando il rallentatore elettromagnetico, viene generato un potente campo magnetico che si oppone alla rotazione del rotore e quindi dell'albero di trasmissione
-
Il rallentatore elettromagnetico genera una forte quantità di calore che deve essere smaltita
-
Nel rallentatore idraulico viene utilizzato uno speciale olio che genera attrito e si oppone alla rotazione
-
L'olio del rallentatore idraulico può raggiungere elevate temperature
-
Il comando del rallentatore idraulico può essere sul volante
-
Sui veicoli molto pesanti si possono montare sia il rallentatore idraulico che quello elettromagnetico insieme, purché siano disposti in serie
-
Nel rallentatore elettromagnetico, lo statore è fissato al piantone dello sterzo mentre i dischi del rotore sono calettati sull'albero primario del cambio
-
Il rallentatore elettromagnetico accumula energia centrifuga durante le curve per ricaricarsi
-
Il rallentatore elettromagnetico è composto da un interruttore magnetotermico e da un diffusore
-
L'uso del rallentatore idraulico comporta una maggiore usura dei materiali di attrito degli elementi frenanti ed un maggior riscaldamento dei tamburi
-
Il rallentatore può essere di tipo pneumatico o pneumoidraulico
-
Il rallentatore idraulico non necessita di uno scambiatore di calore, perché utilizza la propria scatola metallica per il raffreddamento ad aria
-
Il rallentatore elettromagnetico è più leggero di quello idraulico
-
Il rallentatore idraulico è posto tra la coppia conica ed i semiassi
-
Il rallentatore idraulico consente il bloccaggio immediato delle ruote motrici
-
Il rallentatore (retarder) può venire usato anche assieme al freno motore
-
Il rallentatore può essere del tipo idraulico, elettromagnetico o a circolazione di acqua (aquatarder)
-
Con l'azione del solo rallentatore non si può fermare il veicolo in una distanza ragionevole in ogni situazione di marcia
-
Il rallentatore elettromagnetico deve essere periodicamente pulito da polvere e terriccio
-
II rallentatore elettromagnetico tende a surriscaldarsi maggiormente di quello idraulico
-
Il rallentatore elettromagnetico è più pesante di quello idraulico
-
Il rallentatore elettromagnetico può sopportare carichi frenanti minori rispetto a quello idraulico
-
Il rallentatore idraulico agisce direttamente sugli elementi frenanti delle ruote motrici
-
Il rallentatore idraulico deve essere periodicamente svuotato dell'olio e pulito con dello sgrassante
-
Il rallentatore non deve essere usato assieme al freno motore
-
Il rallentatore idraulico è raffreddato ad aria
-
Il rallentatore idraulico è più usato perché quello elettromagnetico consuma molta corrente
-
Il rallentatore idraulico fa parte dell'impianto di frenatura pneumoidraulico
-
Il rallentatore idraulico è di più agevole montaggio rispetto a quello elettromagnetico
-
Il limitatore di velocità è un dispositivo che interviene sull'iniezione del combustibile
-
Il limitatore di velocità è un dispositivo la cui funzione è quella di regolare l'alimentazione di combustibile al motore, al fine di limitare la velocità del veicolo ad un valore stabilito
-
Il limitatore di velocità deve essere di tipo omologato e montato da officina autorizzata
-
Il limitatore di velocità, montato da officina autorizzata, comporta l'obbligo dell'aggiornamento della carta di circolazione
-
Il limitatore di velocità deve essere inviolabile, cioè non deve essere possibile aumentare o spostare temporaneamente o permanentemente il livello della limitazione di velocità
-
La velocità massima consentita dal limitatore ad un autobus deve essere di 100 km/h
-
La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 90 km/h
-
A bordo dei veicoli che montano il limitatore di velocità, deve essere presente una copia del certificato di installazione
-
A bordo dei veicoli che montano il limitatore di velocità, deve essere presente una copia dell'attestazione di apposizione dei sigilli da parte di officina autorizzata
-
Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra l'altro, il numero e la data di redazione del certificato
-
Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra l'altro, il numero di omologazione e di matricola del limitatore
-
Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra l'altro, il numero di telaio e di targa del veicolo su cui è montato
-
Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità deve risultare, tra l'altro, la dichiarazione che il limitatore è stato omologato per il tipo di veicolo su cui è montato
-
Il limitatore di velocità non deve essere montato sugli autobus che effettuano servizio pubblico urbano
-
Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autocarri, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, immatricolati dopo il 1 ottobre 2001
-
Su un veicolo dotato di motore Diesel, il limitatore di velocità interviene sulla mandata della pompa di iniezione oppure degli iniettori pompa
-
Il limitatore di velocità viene regolato dal conducente a mezzo di una leva posta sul cruscotto
-
La velocità massima consentita dal limitatore ad un autobus deve essere di 80 km/h
-
La velocità massima consentita dal limitatore ad un autobus deve essere di 110 km/h
-
La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 80 km/h
-
La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 70 km/h
-
La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 100 km/h
-
Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autocarri
-
Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autocarri di massa superiore a 7,5 tonnellate
-
Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autobus di massa superiore a 5 tonnellate
-
Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autobus con più di 22 posti a sedere
-
Il limitatore di velocità può essere disattivato dal conducente sui percorsi urbani
-
Il limitatore di velocità può essere disattivato dal conducente quando circola su autostrade con 3 o più corsie per senso di marcia
-
Il limitatore di velocità può essere disattivato dal conducente in caso di emergenza
-
Il limitatore di velocità è raffreddato ad acqua
-
Il limitatore di velocità interviene sul rallentatore, potenziandone l'effetto
-
Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra l'altro, l'esito positivo della revisione triennale
-
Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra l'altro, le generalità del tecnico che lo ha installato
-
Il montaggio del limitatore di velocità è obbligatorio per i veicoli M2, M3, N2, N3 immatricolati dopo il 1 ottobre 2001
-
La verifica del corretto montaggio del limitatore di velocità avviene accertando la presenza della apposita targhetta, conforme alle norme, e del certificato di installazione
-
Il dispositivo limitatore di velocità agisce, se presente, sulla pompa di iniezione del veicolo
-
Sono esentati dall'obbligo del montaggio del dispositivo limitatore di velocità gli autobus urbani
-
La circolazione con limitatore di velocità alterato comporta la sanzione accessoria della revoca della patente di guida
-
Il limitatore di velocità favorisce la riduzione dell'inquinamento atmosferico
-
Il montaggio del limitatore di velocità è obbligatorio solo per gli autobus
-
Il dispositivo limitatore di velocità blocca il pedale dell'acceleratore
-
Il dispositivo limitatore di velocità agisce sul freno di soccorso
-
Il montaggio del limitatore di velocità può essere eseguito da qualsiasi officina meccanica
-
Sono esentati dall'obbligo del montaggio del dispositivo limitatore di velocità solo i veicoli militari o appartenenti ai corpi di polizia
-
E' esentato dall'obbligo del montaggio del dispositivo limitatore di velocità qualsiasi veicolo che faccia un servizio di linea
-
La verifica del corretto montaggio del limitatore di velocità avviene provando il veicolo su strada
-
La circolazione con limitatore di velocità alterato comporta la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi
-
La verifica del corretto montaggio del limitatore di velocità avviene mediante certificato rilasciato dalla Motorizzazione Civile
-
In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno principale destro permette la visione indiretta di un tratto di strada retrostante, a destra del veicolo
-
In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore grandangolare consente di allargare l'angolo di visibilità controllato dal retrovisore principale
-
In un veicolo pesante, lo specchio d'accostamento permette di visualizzare la zona sottostante la portiera lato passeggero
-
In un veicolo pesante, lo specchio anteriore permette di vedere meglio la parte bassa della zona anteriore del veicolo
-
In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno principale sinistro permette la visione indiretta di un tratto di strada retrostante, a sinistra del veicolo
-
In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno principale destro permette la visione indiretta anche di un tratto di strada retrostante, a sinistra del veicolo
-
In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore grandangolare consente al conducente di visualizzare il tetto del veicolo
-
In un veicolo pesante, lo specchio d'accostamento permette di visualizzare la zona sottostante la portiera lato conducente
-
In un veicolo pesante, gli specchi retrovisori possono essere integralmente sostituiti da telecamere
-
In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno deve essere chiuso quando si circola in autostrada
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, dai montanti della carrozzeria
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, a causa dell'altezza del veicolo stesso
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, dalla cattiva disposizione del carico
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, dall'assenza del lunotto posteriore
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, dalla presenza del lunotto posteriore
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, da specchi retrovisori troppo grandi
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, dai tergicristallo
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, dalla presenza dell'estintore
-
Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l'altro, dal parabrezza realizzato con vetro temperato
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario evitare di lasciare sul cruscotto cartine, agende, appunti, in particolare se di colore chiaro, perché potrebbero creare pericolosi riflessi sul parabrezza
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario sostituire le spazzole tergicristallo quando non sono più in buono stato di efficienza
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario evitare di tenere accese le luci interne del veicolo nelle ore di buio, perché limitano l'adattamento dell'occhio alla visione notturna
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario evitare l'appannamento del parabrezza e delle vetrate laterali
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario che il sedile di guida sia regolato correttamente in altezza
-
La visibilità indiretta attraverso specchi o telecamere consente di vedere zone altrimenti non visibili direttamente dal conducente
-
Alla guida di un mezzo pesante bisogna considerare che la visibilità indiretta attraverso specchi o telecamere, lascia comunque delle "zone d'ombra" (angoli morti della visuale) dove non è possibile scorgere veicoli o pedoni
-
La visibilità indiretta attraverso specchi o telecamere è efficace solo se gli stessi sono orientati correttamente
-
La corretta regolazione degli specchietti retrovisori dei mezzi pesanti è un elemento fondamentale per la riduzione degli incidenti che li vedono coinvolti
-
Per una corretta regolazione degli specchi retrovisori dei mezzi pesanti, bisogna considerare che la visibilità della parte laterale destra della strada è particolarmente importante
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario evitare di usare le alette parasole
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario accendere le luci interne del veicolo in ogni condizione di scarsa visibilità
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario sostituire le spazzole tergicristallo ad ogni cambio del filtro del gasolio
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario oscurare completamente i finestrini laterali destri quando il sole tramonta da quel lato
-
Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario pulire la parte interna del parabrezza con un panno leggermente cosparso di grasso siliconato
-
La visibilità indiretta attraverso specchi o telecamere consente di annullare totalmente le "zone d'ombra", coprendo tutti gli angoli morti della visuale della strada
-
Gli specchi retrovisori non devono essere orientati prima di partire, ma solo dopo aver percorso alcuni chilometri, per fare in modo che il veicolo si assesti
-
Per una corretta regolazione degli specchi retrovisori dei mezzi pesanti occorre considerare le condizioni atmosferiche, in particolar modo il vento
-
Per una corretta regolazione degli specchi retrovisori dei mezzi pesanti bisogna tenere presente l'eventualità che il conducente indossi occhiali da vista
-
Gli specchi retrovisori dei mezzi pesanti si orientano automaticamente all'atto dell'inserimento della carta tachigrafica nel cronotachigrafo digitale
-
Gli specchi interni degli autobus servono per verificare la situazione a bordo del veicolo nei pressi delle porte di discesa e salita dei passeggeri
-
Alle fermate, per garantire una sicura discesa o salita dei passeggeri occorre verificare attentamente la posizione dei passeggeri e degli utenti nelle vicinanze, sia attraverso gli specchi esterni che per mezzo di quelli interni all'autobus, prima di aprire o chiudere le porte
-
Alle fermate, per garantire la sicurezza dei passeggeri dell'autobus, prima di ripartire, occorre verificarne attentamente la loro posizione attraverso gli specchi interni dell'autobus
-
Se gli specchi interni di un autobus sono mal orientati, potrebbe accadere che il conducente chiuda le porte e riparta quando delle persone non hanno ancora terminato la salita o la discesa dal veicolo
-
Se gli specchi interni di un autobus sono mal orientati, potrebbe accadere che il conducente non veda se ci sono persone alla fermata che attendono l'autobus per salire
-
Se gli specchi interni di un autobus sono mal orientati, ciò non ha grande importanza se quelli esterni sono in posizione corretta
-
Non esistono mai specchi interni sugli autobus, tutt'al più è presente una telecamera a circuito chiuso su quelli di classe B
-
La presenza di un rimorchio agganciato rende ancora più importante il corretto orientamento degli specchi retrovisori esterni
-
Durante il rientro in corsia di marcia dopo un sorpasso, la presenza di un rimorchio agganciato, obbliga il conducente a verificare con attenzione, attraverso gli specchi retrovisori destri, la posizione del rimorchio rispetto al veicolo sorpassato
-
A bordo di un autotreno, durante le svolte a destra nei centri urbani, è fondamentale controllare attraverso gli specchi che il rimorchio non invada i marciapiedi
-
A bordo di un autotreno, durante le svolte a destra nei centri urbani, è fondamentale controllare attraverso gli specchi che il rimorchio non vada a urtare ciclisti o ciclomotoristi presenti nelle vicinanze
-
A bordo di un autoarticolato, durante le svolte a destra nei centri urbani, è fondamentale controllare attraverso gli specchi che il rimorchio non invada i marciapiedi
-
A bordo di un autoarticolato, durante le svolte a destra nei centri urbani, è fondamentale controllare attraverso gli specchi che il rimorchio non vada a urtare ciclisti o ciclomotoristi presenti nelle vicinanze
-
A bordo di un autotreno o di un autoarticolato, durante le svolte a sinistra all'uscita di una strada stretta, l'autista deve tenere presente il pericolo che rappresenta, in quanto perde visibilità dagli specchi posti sul lato destro per effetto della maggior rotazione della motrice rispetto al rimorchio o al semirimorchio
-
Durante il rientro in corsia di marcia dopo un sorpasso, la presenza di un semirimorchio agganciato, obbliga il conducente a verificare con attenzione, attraverso gli specchi retrovisori destri, la posizione del semirimorchio rispetto al veicolo sorpassato
-
In presenza di un rimorchio agganciato, lo stesso deve essere dotato di specchi esterni orientati verso la motrice
-
A bordo di un autotreno o di un autoarticolato deve essere montata una telecamera che mostri all'autista il retro del rimorchio se il complesso veicolare è più lungo di 15,50 metri
-
A bordo di un autotreno o di un autoarticolato, durante le svolte a sinistra all'uscita di una strada stretta, gli specchi posti sul lato destro sono realizzati in modo da permettere sempre una completa visibilità dell'estremità destra del rimorchio o del semirimorchio
-
A bordo di un autotreno o di un autoarticolato devono essere montati per legge specchi retrovisori maggiorati di tipo omologato specificamente per il traino
-
L'autista di un autotreno, dopo aver agganciato la motrice deve, prima di iniziare il viaggio, sostituire i normali specchi retrovisori con quelli specifici previsti per il traino
-
L'autista di un autotreno, dopo aver agganciato la motrice deve, prima di iniziare il viaggio, allargare gli specchi retrovisori, portandoli sulla specifica posizione "traino", prevista dalle norme di circolazione
-
Il rimorchio o semirimorchio agganciato non peggiora la visibilità posteriore della strada al conducente perché non è mai più largo della motrice o del trattore
-
In un veicolo da trasporto, la posizione del baricentro dipende dalla natura e dalla disposizione del carico
-
Se il baricentro del veicolo è troppo alto, ovvero troppo spostato verso l'avanti o verso il retro, la sua stabilità di marcia è compromessa
-
Quanto più basso è il baricentro del carico, tanto più stabile è il veicolo stesso durante la marcia
-
Quanto più basso è il baricentro del veicolo, tanto più stabile è il veicolo stesso
-
Il ribaltamento di un veicolo pesante può essere causato dal cedimento della banchina laterale
-
Il ribaltamento di un veicolo pesante può avvenire più facilmente in rettilineo e su strada piana
-
Per migliorare la stabilità di marcia del veicolo è bene che il carico o i passeggeri siano posizionati il più possibile sul suo lato destro
-
Per migliorare la stabilità di marcia del veicolo è bene che il carico o i passeggeri siano posizionati il più possibile sul lato opposto a quello dove si trova il conducente
-
Quanto più è alto il baricentro del veicolo, tanto più stabile è il veicolo stesso
-
Il vento laterale influisce sulla stabilità del veicolo unicamente se sta percorrendo una curva
-
Durante una curva, il liquido contenuto in una cisterna si sposta lateralmente verso il lato esterno della curva stessa, aumentando il pericolo di uscita di strada
-
In seguito ad una frenata, il liquido contenuto in una cisterna tende a spostarsi in avanti, spingendo il veicolo nella direzione di marcia
-
I diaframmi interni della cisterna riducono gli spostamenti del liquido nelle situazioni di marcia più critiche (curva, accelerazione, frenata)
-
Se i diaframmi interni di una cisterna sono aperti, essi non impediscono il passaggio del liquido da uno scomparto ad un altro ma lo rendono più lento e più contenuto
-
Una cisterna monoscomparto è particolarmente instabile quando il suo riempimento è circa il 50/60% del volume totale
-
La forma di una cisterna influisce sulla stabilità del veicolo in curva
-
Una cisterna monoscomparto è più soggetta al pericolo di ribaltamento quando il suo riempimento è parziale (50/60%)
-
Il trasporto di materie in polvere con una cisterna è meno problematico rispetto al trasporto di sostanze liquide
-
In seguito ad una brusca accelerata, il liquido contenuto in una cisterna tende a spostarsi all'indietro, sovraccaricando le ruote posteriori del veicolo
-
Imboccando una forte discesa, il liquido contenuto in una cisterna tende a spostarsi in avanti, spingendo il veicolo nella direzione di marcia
-
Imboccando una forte salita, il liquido contenuto in una cisterna tende a spostarsi all'indietro, sovraccaricando le ruote posteriori del veicolo
-
Durante una curva il liquido di una cisterna si sposta verso l'interno della curva stessa a causa della forma della cisterna
-
In seguito ad una frenata dell'autocisterna, il liquido contenuto, a causa della sua inerzia, si sposta verso la parete posteriore
-
In un veicolo per il trasporto di liquidi, i diaframmi interni della cisterna servono principalmente come rinforzo della struttura
-
Le aperture dei diaframmi interni in una cisterna hanno lo scopo esclusivo di permettere il passaggio di una persona per la pulizia della cisterna stessa
-
Quando il riempimento di un'autocisterna è di circa il 50-60% della sua capienza, la stabilità del veicolo è maggiore perché il baricentro è più basso
-
La forma di una cisterna non ha nessuna influenza sulla stabilità del veicolo, salvo quando trasporta sostanze in polvere
-
Un'autocisterna è più soggetta al ribaltamento quando viaggia a vuoto
-
Il trasporto di sostanze liquide con un'autocisterna è meno pericoloso del trasporto di sostanze in polvere
-
Imboccando una forte salita, il liquido contenuto in una cisterna tende a spostarsi in avanti, spingendo il veicolo nella direzione di marcia
-
La verifica della corretta sistemazione del carico spetta al conducente
-
La verifica della corretta sistemazione del carico riguarda tutta la durata del trasporto
-
Il sovraccarico si ha quando il carico supera per massa il valore di portata del veicolo
-
La verifica della corretta sistemazione del carico spetta unicamente all'azienda di autotrasporto titolare della carta di circolazione del veicolo
-
La verifica della corretta sistemazione del carico riguarda il momento della partenza, ma non quello della riconsegna se questa avviene su proprietà privata del destinatario
-
La portata del veicolo indica il valore massimo in massa della merce trasportata, con una franchigia del 10% per merci deperibili ad alto contenuto di acqua
-
Se si trasportano carichi sporgenti, occorre verificare che essi non sporgano posteriormente oltre i 3/10 della lunghezza del veicolo
-
I carichi comunque sporgenti posteriormente vanno segnalati con gli appositi pannelli di tipo omologato [FIGURA 302]
-
Se il carico sporge posteriormente per tutta la larghezza del veicolo occorre segnalarlo con due pannelli omologati di figura, posti alle due estremità, destra e sinistra, della sporgenza [FIGURA 302]
-
Il carico non può, di norma, sporgere anteriormente rispetto alla sagoma del veicolo
-
Il carico non può, di norma, sporgere lateralmente oltre 30 centimetri rispetto alle luci di posizione del veicolo
-
Nel caso del rimorchio o del semirimorchio, il carico può sporgere dalla parte posteriore di non più di 1 metro
-
Se si trasportano carichi sporgenti, occorre verificare che essi non sporgano anteriormente oltre i 3/10 della lunghezza del veicolo
-
Se si trasportano carichi sporgenti, occorre verificare che essi non sporgano lateralmente oltre i 3/10 rispetto alla larghezza del veicolo
-
Se si trasportano carichi sporgenti, occorre segnalarlo con gli appositi pannelli di figura [FIGURA 304]
-
Se si trasportano carichi sporgenti lateralmente, gli stessi devono essere segnalati, sul lato sinistro, da due pannelli di figura, posti all'estremità anteriore e posteriore del carico [FIGURA 302]
-
Se per il carico o scarico si utilizza la gru montata sul veicolo, prima di iniziare le operazioni, occorre assicurarsi di aver bloccato il veicolo con i piedi telescopici
-
Quando si scarica il veicolo caricato con pallets pesanti su doppia fila, è bene scaricarne alternativamente uno per lato, per non sbilanciare il veicolo
-
Quando si scarica un veicolo con cassone ribaltabile pieno di sabbia o materiale simile, è bene farlo con molta gradualità e attenzione, facendosi guidare da persona a terra, per limitare il rischio di ribaltamento del veicolo
-
Quando si trasporta materiale che debba essere trattenuto da cinghie, per il loro serraggio può essere necessario l'uso di un cricchetto tenditore
-
Quando si carica o scarica materiale occorre sempre indossare i guanti protettivi e, se necessario, il casco e gli occhiali
-
Quando si scollegano i tubi dell'aria compressa dei giunti del rimorchio o semirimorchio, occorre prima aver indossato idonei indumenti protettivi
-
Quando si trasportano liquidi in cisterna, prima di partire, occorre assicurarsi della corretta chiusura dei portelli dei passi d'uomo
-
Quando si circola con un veicolo dotato di gru, occorre assicurarsi di averla ben fissata prima di mettersi in moto
-
Se si circola con veicolo trasportante pallets che riempiono meno della metà del vano di carico, non vi sono problemi durante le frenate e le accelerazioni
-
Quando si scarica un veicolo con cassone ribaltabile pieno di sabbia o materiale simile, è bene farlo con rapidità e senza mai arrestarsi fino al fine corsa del pistone sollevatore, per evitare che il materiale si blocchi e si debba così scaricarlo a mano
-
Se per il carico o scarico si utilizza la gru montata sul veicolo, prima di iniziare le operazioni, occorre assicurarsi di aver calato i piedi telescopici dalla sola parte dove si posa a terra il carico
-
Quando si scarica il veicolo caricato con pallets pesanti su doppia fila, è bene scaricare prima tutta la fila dal lato conducente, perché in tal modo si migliora la stabilità del veicolo
-
Quando si carica o scarica materiale occorre indossare i guanti protettivi solo d'inverno, per evitare l'intorpidimento delle dita, l'estate è invece più sicuro manovrare senza, perché si ha migliore sensibilità
-
Per caricare o scaricare legname in tronchi di lunghezza superiore ai 7 metri, occorre la presenza a terra di una Guardia Forestale
-
E' vietato circolare in autostrada con autoveicoli muniti di gru per il carico e scarico delle merci
-
Gli autobus sono di norma muniti di porte e uscite di sicurezza
-
Gli autobus sono di norma muniti di estintori
-
Gli autobus sono di norma muniti di cassetta del pronto soccorso
-
Gli estintori presenti a bordo degli autobus devono essere revisionati ogni 6 mesi
-
Gli autobus con un numero di posti a sedere non superiore a 30 posti devono essere muniti di un estintore a schiuma da 5 litri o a neve carbonica da 2 chilogrammi
-
Gli autobus fino a 22 posti a sedere devono essere dotati di 3 uscite di emergenza
-
Gli autobus fino a 35 posti a sedere devono essere dotati di 4 uscite di emergenza
-
Gli autobus oltre i 35 posti a sedere devono essere dotati di 5 uscite di emergenza
-
I veicoli aventi massa complessiva a pieno carico maggiore di 3,5 tonnellate devono essere muniti di una coppia di cunei
-
Sugli autobus, gli spazi riservati alle sedie a rotelle devono essere obbligatoriamente muniti di sistemi di ritenuta
-
Almeno un estintore in dotazione agli autobus deve essere sistemato in prossimità del sedile del conducente
-
I veicoli aventi massa complessiva a pieno carico maggiore di 3,5 tonnellate devono essere muniti di almeno due coppie di cunei
-
Sugli autobus, gli spazi riservati alle sedie a rotelle non devono essere obbligatoriamente muniti di sistemi di ritenuta
-
Tutti gli estintori in dotazione agli autobus devono essere sistemati in prossimità del sedile del conducente
-
Gli autobus sono di norma muniti di tester per il rilevamento di assunzione sostanze alcoliche
-
Gli autobus sono di norma muniti di almeno 3 porte e uscite di sicurezza
-
Gli autobus con numero di passeggeri superiore a 17 devono essere muniti di almeno 2 cassette del pronto soccorso
-
Gli estintori presenti a bordo degli autobus devono essere revisionati ogni 12 mesi
-
Gli autobus fino a 30 posti a sedere devono essere muniti di un estintore a schiuma da 2 litri o a neve carbonica da 5 chilogrammi
-
Gli autobus oltre i 22 posti a sedere devono essere dotati di 3 uscite di emergenza
-
Gli autobus oltre i 35 posti a sedere devono essere dotati di 4 uscite di emergenza
-
Gli autobus fino a 22 posti a sedere devono essere dotati di 1 uscita di emergenza
-
Durante la marcia, tutti gli occupanti di età superiore a 3 anni degli autobus senza posti in piedi devono indossare idonei sistemi di ritenuta, se il veicolo ne è dotato
-
Durante la marcia, i conducenti degli autocarri adibiti al trasporto di merci sono, di norma, obbligati a indossare le cinture di sicurezza, se il veicolo ne è dotato
-
Durante la marcia, il conducente di un autobus in servizio interregionale deve indossare le cinture di sicurezza, se il veicolo ne è dotato
-
Durante la marcia in un centro abitato, i conducenti degli autocarri sono, di norma, obbligati a indossare le cinture di sicurezza, ove i veicoli ne siano dotati
-
Durante la marcia, i conducenti di autocarri di massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 t sono, di norma, obbligati a indossare le cinture di sicurezza, ove i veicoli ne siano dotati
-
L'uso delle cinture di sicurezza non è di norma obbligatorio per i passeggeri di autobus in servizio interregionale, anche se gli stessi ne sono dotati
-
Di norma, le cinture di sicurezza non sono obbligatorie sugli autocarri di massa complessiva inferiore a 3,5 t
-
Di norma, le cinture di sicurezza non sono obbligatorie sugli autobus di categoria M3
-
La legge non prevede esenzioni dall'obbligo di indossare le cinture di sicurezza per i passeggeri di autobus che effettuano servizi interregionali
-
Di norma la legge non obbliga i conducenti di autocarri che circolano nei centri abitati ad indossare le cinture di sicurezza
-
E' opportuno che il conducente ricordi ai passeggeri l'obbligo di indossare le cinture di sicurezza
-
È opportuno che il conducente verifichi periodicamente l'efficienza delle cinture di sicurezza presenti sul veicolo
-
Durante la marcia, tutti gli occupanti di età superiore a 3 anni degli autobus senza posti in piedi devono indossare idonei sistemi di ritenuta, se il veicolo ne è dotato
-
Il conducente di un autobus NCC è responsabile dei danni eventualmente subiti dal passeggero che, senza giustificato motivo, non abbia indossato le cinture di sicurezza durante la circolazione
-
Durante la marcia, il conducente di un autobus in servizio interregionale deve indossare le cinture di sicurezza, se il veicolo ne è dotato
-
L'uso delle cinture di sicurezza non è di norma obbligatorio per i passeggeri di autobus in servizio interregionale, anche se gli stessi ne sono dotati
-
Di norma, le cinture di sicurezza non sono obbligatorie sugli autobus di categoria M3
-
La legge non prevede esenzioni dall'obbligo di indossare le cinture di sicurezza per i passeggeri di autobus che effettuano servizi interregionali
-
Il conducente di un autobus non ha l'obbligo di ricordare ai passeggeri di indossare, quando previsto, le cinture di sicurezza
-
Le cinture di sicurezza degli autocarri non sono soggette ad omologazione
-
Le cinture di sicurezza degli autobus non sono soggette ad omologazione
-
Il conducente di un autobus adibito a trasporto locale in servizio urbano deve ricordare ai passeggeri seduti l'obbligo di indossare le cinture di sicurezza
-
Sono previste sanzioni per chi, pur facendo uso della cintura di sicurezza, ne alteri o ostacoli il normale funzionamento
-
Il conducente che non abbia indossato la cintura di sicurezza durante la marcia, può essere proiettato contro il parabrezza in caso d'improvvisa frenata
-
Le donne in stato di gravidanza con particolari condizioni di rischio, purché opportunamente certificate, non sono obbligate ad indossare le cinture di sicurezza
-
Le persone che soffrono di particolari malattie, purché opportunamente certificate, non sono obbligate ad indossare la cintura di sicurezza
-
Se il veicolo è dotato di airbag frontali e laterali, si può fare a meno di indossare la cintura di sicurezza
-
Le cinture di sicurezza devono essere obbligatoriamente allacciate solo se si circola a velocità uguale o superiore a 30 km/h
-
Le persone di età superiore a 65 anni non sono obbligate ad indossare le cinture di sicurezza
-
Coloro che guidano per più di 7 ore al giorno sono esentati dall'uso delle cinture di sicurezza
-
Gli autobus devono essere dotati di due cunei fermaruota
-
I rimorchi degli autobus, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, devono essere dotati di due cunei fermaruota
-
Sugli autobus con al massimo trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da cinque litri se a schiuma o uno da due chili se a neve carbonica
-
Sugli autobus con più di trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da cinque litri se a schiuma, oppure due estintori da due chili ciascuno se a neve carbonica
-
Sugli autobus, ogni estintore deve essere alloggiato in idonea sede di cui una situata nei pressi del conducente
-
Gli estintori presenti sugli autobus devono essere di tipo omologato
-
Gli estintori presenti sugli autobus devono sottostare a controllo periodico a scadenze prefissate
-
Gli estintori presenti sugli autobus devono essere controllati ogni sei mesi
-
L'avvenuto controllo degli estintori presenti sugli autobus da parte di ditta specializzata, deve essere attestato da annotazione posta su apposita targhetta fissata sull'estintore stesso
-
Sugli autobus devono essere presenti una o più cassette, in base a quanto previsto dall'autorizzazione, contenenti il materiale di primo soccorso previsto dalle norme
-
Sugli autobus devono essere presenti uscite di emergenza idoneamente segnalate
-
Le uscite di emergenza presenti sugli autobus possono essere porte, finestrini o botole
-
Sugli autobus deve essere presente un pulsante di emergenza posto a portata di mano del conducente
-
Il pulsante di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente l'immediato arresto del motore in caso di incidente
-
Gli autobus devono essere dotati di estintori nel caso non abbiano uscite di sicurezza
-
Gli estintori degli autobus devono essere sostituiti in occasione della revisione periodica del veicolo
-
L'avvenuto controllo degli estintori presenti sugli autobus deve essere certificato dal conducente del veicolo
-
L'avvenuto controllo degli estintori presenti sugli autobus deve essere annotato sulla carta di circolazione del veicolo
-
Gli estintori presenti sugli autobus non possono che essere del tipo a schiuma
-
Le cassette contenenti materiale di primo soccorso non sono necessarie se sull'autobus è presente un contatto radiomobile con un ospedale
-
Ogni sei mesi gli estintori presenti sugli autobus vanno svuotati, puliti internamente e ricaricati
-
Il pulsante di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente l'immediata apertura di tutte le porte del veicolo
-
Il pulsante di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente l'immediata espulsione verso l'esterno dei vetri dei finestrini di sicurezza
-
Il pulsante di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente di lanciare un messaggio di SOS al numero di telefono 118
-
Sugli autobus con al massimo trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da otto litri se a schiuma o uno da tre chili se a neve carbonica
-
Sugli autobus con al massimo trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da cinque chili a polvere
-
Sugli autobus interregionali con più di trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da 200 grammi a schiuma per ogni fila di sedili
-
Sugli autobus con più di trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da otto chili a schiuma, oppure due estintori da quattro chili se a neve carbonica
-
Durante la stagione invernale, gli estintori presenti sugli autobus possono essere tenuti all'interno del portabagagli
-
Ogni sei mesi il conducente deve provare l'estintore presente sull'autobus, azionandolo per due secondi, annotando data ed esito della prova sull'apposita targhetta posta sull'estintore
-
Gli estintori presenti sugli autobus devono essere controllati ogni dodici mesi
-
L'annotazione dell'avvenuto controllo semestrale degli estintori presenti sull'autobus deve essere conservata presso l'azienda titolare del veicolo
-
Il pulsante di emergenza presente sull'autobus deve trovarsi sotto il sedile del conducente, per evitare il pericolo di azionamento involontario
-
Sugli autobus interregionali con più di trenta posti e percorso superiore a 500 chilometri, deve essere presente a bordo un medico o un paramedico che si occupi di eventuali soccorsi sanitari
-
Le uscite di emergenza presenti sugli autobus con più di trenta posti possono essere solo porte
-
È opportuno che il conducente verifichi, prima di ogni viaggio, la posizione, pulizia e stato generale degli specchi retrovisori del veicolo
-
Anche se gli specchi retrovisori sono ben regolati, esistono parti della strada che il conducente non riesce a vedere
-
Vi sono parti della strada che il conducente riesce a vedere direttamente e altre che può vedere solo di riflesso attraverso gli specchi retrovisori
-
Se gli specchi retrovisori sono ben regolati, non esistono parti della strada che il conducente non possa vedere chiaramente
-
Se gli specchi retrovisori di un lato sono sporchi o danneggiati, non vi sono pericoli se quelli dell'altro lato sono in perfetto ordine
-
Gli specchi retrovisori possono essere integralmente sostituiti da telecamere opportunamente disposte
-
Il proprietario o il conducente devono seguire lo scadenzario degli interventi di manutenzione programmata indicato sul manuale di uso e manutenzione fornito dal costruttore del veicolo
-
La pulizia del parabrezza è rilevante anche ai fini del funzionamento e della durata delle spazzole del tergicristallo
-
Prima di partire occorre verificare la pulizia delle superfici vetrate e degli specchi retrovisori
-
Vanno verificati periodicamente lo stato di usura e la pressione di gonfiaggio di tutti gli pneumatici
-
Prima di iniziare il viaggio devono essere verificati i livelli di olio per il motore, liquido di raffreddamento e liquido lavacristalli
-
All'inizio del viaggio è necessario verificare il livello del liquido dei freni, del liquido della batteria e lo stato delle spazzole tergicristallo
-
Tutti gli autobus hanno l'obbligo di revisione periodica annuale
-
La revisione periodica di un autobus deve essere effettuata entro il mese corrispondente a quello in cui è stata sostenuta la revisione nell'anno precedente
-
Prima di iniziare il viaggio, il conducente deve provvedere a verificare il funzionamento di tutti i dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva
-
Il conducente, prima di iniziare il viaggio, deve provvedere alla verifica di eventuali perdite d'olio dalle condotte degli organi di frenatura
-
La pulizia del parabrezza non è rilevante ai fini del funzionamento e della durata delle spazzole del tergicristallo
-
Il conducente, prima di partire, non è tenuto a verificare la pulizia delle superfici vetrate in quanto facilmente soggette ad imbrattamento durante il percorso
-
La pressione di gonfiaggio degli pneumatici di un autobus deve essere verificata e comparata con i valori minimi indicati sulla carta di circolazione
-
Prima di iniziare qualunque viaggio con un autobus, devono essere verificati i livelli di olio del cambio di velocità e degli organi del differenziale
-
Non è consigliato, ogni qualvolta si inizi un viaggio con un autobus, controllare il livello del liquido dei freni, del liquido della batteria e lo stato delle spazzole tergicristallo
-
Tutti gli autobus hanno l'obbligo di revisione periodica biennale
-
La revisione periodica di un autobus deve essere effettuata entro il mese successivo a quello in cui è stata sostenuta la revisione nell'anno precedente
-
La circolazione di un autobus in difetto di revisione è punita con il solo ritiro della carta di circolazione
-
La circolazione di un autobus in difetto di revisione è punita con il ritiro della patente di guida dell'autista
-
Durante il viaggio, il conducente di un autobus è tenuto a verificare in ogni momento il funzionamento di tutti i dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva, con particolare riferimento ai dispositivi di illuminazione delle uscite di servizio
-
Il conducente prima di iniziare il viaggio non ha l'obbligo di provvedere alla verifica di eventuali perdite d'olio dalle condotte degli organi di frenatura in quanto tale incombenza spetta in ogni caso al proprietario del mezzo
-
Per autobus di classe "A" si intende un autobus con posti in piedi e con numero totale di passeggeri ammesso inferiore a 22, senza contare il conducente
-
Per autobus di classe "B" si intende un autobus con solo posti a sedere e con numero totale di passeggeri ammesso inferiore a 22, senza contare il conducente
-
Per autobus di classe "I" si intende un autobus con posti in piedi e con numero totale superiore a 22, senza contare il conducente
-
Per autobus di classe "III" si intende un autobus con solo posti a sedere e con numero totale superiore a 22, senza contare il conducente
-
Un autobus con servizio interurbano senza passeggeri in piedi può appartenere alla classe "III" o alla classe "B"
-
Un autobus con servizio di NCC può appartenere alla classe "III" o alla classe "B"
-
Un autobus con servizio urbano può appartenere alla classe "I" o alla classe "A"
-
Un autobus con servizio suburbano può appartenere alla classe "I" o alla classe "A"
-
Un autobus con servizio interurbano con posti in piedi può appartenere alla classe "II" o alla classe "A"
-
Un autobus con servizio interurbano senza passeggeri in piedi può appartenere alla classe "III" o alla classe "B"
-
Per gli autobus urbani e suburbani non esiste un obbligo di colore particolare
-
Gli autobus con servizio suburbano non possono avere posti in piedi
-
Gli autobus con servizio suburbano possono avere al massimo 10 posti in piedi
-
Gli autobus con servizio suburbano non possono avere più del 25% di posti in piedi
-
Un autobus con servizio interurbano con posti in piedi può appartenere alla classe "I" o alla classe "B"
-
Un autobus con servizio interurbano senza passeggeri in piedi può appartenere alla classe "II" o alla classe "A"
-
Un autobus granturismo può appartenere alla classe "I" o alla classe "A"
-
Un autobus in uso proprio appartiene alla classe "P"
-
Un autobus con servizio di NCC può appartenere alla classe "II" o alla classe "A"
-
Gli scuolabus sono veicoli per uso speciale
-
La categoria internazionale M1 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente
-
La categoria internazionale M2 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate
-
La categoria internazionale M3 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 tonnellate
-
La categoria internazionale M comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi almeno quattro ruote
-
La categoria internazionale M comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone
-
La categoria internazionale M1 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate
-
La categoria internazionale M2 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 10 tonnellate
-
La categoria internazionale M3 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate
-
La categoria internazionale M4 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate
-
La categoria internazionale M comprende rimorchi e semirimorchi
-
La categoria internazionale N1 comprende i veicoli a motore destinati al trasporto di merci, con massa massima non superiore a 3,5 tonnellate
-
La categoria internazionale N2 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di merci, con massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non superiore a 12 tonnellate
-
La categoria internazionale N3 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di merci, con massa massima superiore a 12 tonnellate
-
La categoria internazionale N comprende veicoli a motore destinati al trasporto di cose, aventi almeno quattro ruote
-
La categoria internazionale N comprende veicoli a motore destinati al trasporto di cose
-
La categoria internazionale N1 comprende veicoli destinati al trasporto di cose, aventi massa massima non superiore a 5 tonnellate
-
La categoria internazionale N2 comprende veicoli destinati al trasporto di cose, aventi massa massima superiore a 10 tonnellate, ma non superiore a 20 tonnellate
-
La categoria internazionale N3 comprende veicoli destinati al trasporto di cose, aventi massa massima non superiore a 10 tonnellate
-
La categoria internazionale NP comprende veicoli destinati al trasporto di cose in conto proprio
-
La categoria internazionale N comprende rimorchi e semirimorchi
-
La categoria internazionale NT comprende veicoli destinati al trasporto di cose in conto terzi
-
La categoria internazionale O1 comprende i rimorchi di massa massima non superiore a 0,75 tonnellate
-
La categoria internazionale O2 comprende i rimorchi di massa massima oltre 0,75 tonnellate ma non oltre 3,5 tonnellate
-
La categoria internazionale O3 comprende i rimorchi di massa massima oltre 3,5 tonnellate ma non oltre 10 tonnellate
-
La categoria internazionale O4 comprende i rimorchi di massa massima superiore a 10 tonnellate
-
La categoria internazionale O comprende rimorchi e semirimorchi
-
La categoria internazionale O1 comprende i carrelli appendice
-
La categoria internazionale O2 comprende i rimorchi di massa massima superiore a 2 tonnellate
-
La categoria internazionale O3 comprende quei rimorchi di massa superiore a 10 tonnellate che sono dotati di frenatura continua e sospensioni pneumatiche
-
La categoria internazionale O4 comprende i rimorchi e i semirimorchi che possono essere utilizzati nella marcia fuoristrada
-
La categoria internazionale O comprende tutti i veicoli di importazione extra UE
-
La categoria internazionale O5 comprende i rimorchi e i semirimorchi con agganciamento automatico
-
Nella classificazione internazionale dei veicoli, il simbolo "G", associato a quello della categoria internazionale di appartenenza M o N, identifica i veicoli fuoristrada
-
Nella classificazione internazionale dei veicoli, il simbolo "G", associato a quello della categoria internazionale di appartenenza M o N, identifica i veicoli ad uso militare
-
L'agganciamento fra motrice e rimorchio avviene tramite campana e timone
-
Il timone del rimorchio è collegato alla ralla posta sul rimorchio
-
Il timone del rimorchio consente la sterzatura del rimorchio
-
Il timone del rimorchio si collega alla campana tramite l'occhione
-
Gli organi di traino vanno periodicamente ingrassati
-
Il rimorchio a volta corretta ha due ralle con un cavo a otto che le collega
-
Il rimorchio a volta corretta permette, rispetto ad altri rimorchi, di ridurre la fascia di ingombro del complesso
-
La frenatura di un rimorchio con freno continuo e automatico è anticipata rispetto a quella della motrice
-
Un rimorchio con freno ad inerzia non può superare i 3.500 chilogrammi di massa complessiva
-
In caso di sganciamento accidentale del rimorchio con freno ad inerzia entra in funzione il freno di soccorso
-
Dopo aver agganciato calotta e sfera, si deve allacciare il cavo d'acciaio del freno di soccorso
-
Dopo aver agganciato calotta e sfera, si deve allacciare il cavo elettrico
-
Dopo aver agganciato calotta e sfera si deve alzare il ruotino pivottante
-
Quando si raggiunge la pressione massima nei serbatoi, il regolatore di pressione impedisce che siano alimentati con altra aria
-
Nei rimorchi dotati di freni pneumatici, in caso di rottura dei tubi di collegamento motrice-rimorchio si mette in funzione la frenatura automatica
-
In presenza di bielemento frenante, il freno di stazionamento utilizza la forza meccanica fornita da una molla
-
Per trainare un veicolo in avaria dotato di bielemento frenante, si può sbloccare il freno di stazionamento agendo su un dispositivo meccanico
-
Sul timone è punzonato il numero del telaio del rimorchio
-
Per la frenatura di un rimorchio con freno continuo e automatico esiste un solo serbatoio montato sulla motrice
-
Nel tubo moderabile c'è sempre aria in pressione
-
Nel tubo automatico l'aria va in pressione quando il conducente schiaccia il pedale del freno
-
Il sistema di aggancio dell'autotreno è caratterizzato dalla presenza di una ralla sulla motrice
-
Il gancio a sfera è l'organo di traino tipico per rimorchi superiori alle 3,5 t di massa
-
Il freno ad inerzia necessita di un impianto oleopneumatico sul semirimorchio
-
Le ralle con rivestimento in teflon necessitano di un ingrassaggio settimanale
-
I semigiunti di accoppiamento motrice-rimorchio dell'impianto frenante permettono il trasferimento di olio in pressione
-
La pressione d'esercizio dell'impianto frenante pneumatico è di circa 25 bar
-
Il timone del rimorchio deve avere lunghezza massima 60 centimetri
-
Il timone del rimorchio sopporta sempre un carico verticale
-
Gli organi di traino vanno ingrassati solo in occasione di revisione veicolo
-
Nel regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico, la valvola di sicurezza deve restare sempre aperta
-
Nel regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico, la valvola di sicurezza si apre al raggiungimento della pressione di esercizio
-
Nel regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico, la valvola di scarico si deve aprire appena acceso il motore
-
Nei giunti di accoppiamento dei tubi che portano aria al rimorchio, il colore rosso identifica il tubo moderabile
-
Sganciando i tubi dell'aria dei freni che vanno al rimorchio si svuota immediatamente il serbatoio posto sul rimorchio
-
Spostare a mano un rimorchio sganciato dalla motrice è impossibile dato che resta in ogni caso frenato
-
Nel caso di rottura del tubo moderabile, si ha la frenatura istantanea del rimorchio
-
Il distributore duplex viene azionato dal conducente tramite il pedale del freno
-
Il distributore duplex ha il compito di realizzare la frenatura di servizio, garantendo quella di soccorso
-
La valvola di scarico del distributore duplex si apre quando il conducente rilascia il pedale del freno
-
Il distributore duplex è diviso in due sezioni separate, una per frenare l'asse anteriore e una per frenare quello posteriore
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando, garantisce la frenatura di soccorso in caso di avaria di una sezione dell'impianto stesso
-
Nell'impianto frenante pneumatico, il servodistributore a triplo comando è posto tra il distributore duplex e il servodeviatore modulato
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex garantisce la frenatura di stazionamento
-
Il distributore duplex viene comandato a mano per ottenere la frenatura di stazionamento
-
Il distributore duplex è dotato di sole valvole d'immissione perché deve immagazzinare l'aria
-
Nel distributore duplex, le valvole di scarico si aprono solo in caso di avaria all'impianto
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex garantisce la frenatura del rimorchio in caso di guasto della condotta del moderabile
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex garantisce la frenatura del rimorchio in caso di guasto della condotta dell'automatico
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex non è montato sulle motrici dotate di freni pneumoidraulici
-
Il circuito frenante del rimorchio è comandato da un secondo distributore duplex, che si trova subito a valle del giunto di accoppiamento
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando, garantisce la frenatura di servizio, di soccorso e di stazionamento del rimorchio
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando è montato sulle motrici atte al traino
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, al servodistributore a triplo comando sono collegati cinque tubi
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, al servodistributore a triplo comando sono collegati sia i tubi dei freni anteriori che quelli dei freni posteriori della motrice
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, dal servodistributore a triplo comando l'aria esce da un solo tubo
-
Il servodeviatore modulato garantisce la frenatura del rimorchio anche in caso di avaria del tubo moderabile
-
Il servodeviatore modulato simula l'avaria del tubo automatico, quando invece si è verificata l'avaria del tubo moderabile
-
Il servodeviatore modulato innesca la frenatura automatica in caso di avaria del tubo moderabile
-
Il servodeviatore modulato è montato sulla motrice
-
Il servodeviatore modulato è posto a valle del servodistributore a triplo comando
-
Dal servodeviatore modulato partono i tubi automatico e moderabile
-
Il servodeviatore modulato non è necessario su una motrice non atta al traino
-
Il servoautodistributore è montato sul rimorchio
-
Al servoautodistributore sono collegati in ingresso due tubi, quello del moderabile e quello dell'automatico
-
Dal servoautodistributore sono collegati in uscita due tubi, uno che va al serbatoio del rimorchio e uno agli elementi frenanti
-
Il servoautodistributore garantisce la frenatura istantanea ed automatica del rimorchio in caso di sganciamento accidentale
-
Nel servoautodistributore esiste un comando manuale per lo sblocco dei freni di stazionamento del rimorchio quando lo stesso è sganciato dalla motrice
-
Il servoautodistributore è dotato di una valvola di ritenuta, una di scarico e una d'immissione
-
Nel servoautodistributore, la valvola d'immissione resta aperta finché viene premuto il pedale del freno
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando garantisce la frenatura del rimorchio in caso di avaria del tubo moderabile
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando, garantisce la frenatura del rimorchio in caso di avaria del tubo automatico
-
La frenatura di soccorso del servodistributore a triplo comando garantisce la frenatura del rimorchio in caso di guasto del tubo moderabile
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, il servodeviatore modulato è posto sul rimorchio
-
Quando per un'avaria non funziona una sezione dell'impianto frenante della motrice, il servoautodistributore garantisce comunque la frenatura del rimorchio
-
Quando, per un'avaria, non funziona una sezione dell'impianto di frenatura della motrice, il servodeviatore modulato garantisce ugualmente la frenatura del rimorchio
-
Quando, per un'avaria, si svuota durante la marcia il tubo automatico, il servodistributore a triplo comando svuota immediatamente il tubo moderabile
-
Quando, per un'avaria, si svuota durante la marcia il tubo automatico, il servodistributore a triplo comando garantisce comunque la frenatura del rimorchio
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico può essere montato sia sui rimorchi che sulle motrici
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico è montato sul telaio ed è collegato con una leva all'assale
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico garantisce la progressività della frenata col variare del carico
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico controlla, generalmente, l'intensità della forza frenante applicata agli assi posteriori della motrice
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico, se presente sul rimorchio, ne controlla la frenatura di tutti gli assi
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico serve a dosare la forza frenante in base al carico gravante su un asse
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico funziona automaticamente
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico, in base alla distanza tra assale e telaio determinatasi in base al carico, modula la forza frenante da applicare all'asse stesso
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico, limita la possibilità che le ruote dell'assale cui è applicato si blocchino in caso di frenata a veicolo scarico
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico non è montato sui rimorchi
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico è messo in funzione dal conducente prima della partenza
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico è montato direttamente sull'assale
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico garantisce la frenatura del rimorchio in caso di distacco accidentale
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico garantisce la frenatura del rimorchio in caso di guasto del serbatoio del rimorchio
-
L'agganciamento fra trattore stradale e semirimorchio avviene tramite ralla e perno
-
La ralla a coda di rondine è fissata ad un falso telaio
-
L'avanzamento ralla varia il carico trasmesso dal semirimorchio al trattore
-
La ralla del trattore può oscillare per compensare i piccoli dislivelli del piano stradale
-
La ralla del trattore è dotata di ganascia e leva di blocco per garantire il bloccaggio del perno del semirimorchio anche sotto sforzo
-
Il perno del semirimorchio sopporta interamente la forza di trazione trasmessa dal trattore
-
Il perno del semirimorchio non può mai essere saldato per riparazione
-
Il rimorchio a volta corretta è dotato di due ralle circolari
-
La ralla del rimorchio permette la rotazione del timone rispetto al telaio
-
Il servoautodistributore garantisce la frenatura continua e automatica del semirimorchio
-
L'agganciamento fra trattore stradale e semirimorchio avviene tramite campana e timone
-
La ralla del trattore sopporta una minima parte della massa del semirimorchio
-
L'agganciamento fra motrice e rimorchio avviene tramite ralla e perno
-
Il valore dell'avanzamento ralla non è annotato sulla carta di circolazione
-
Il perno del semirimorchio deve avere ampio gioco all'interno del suo alloggiamento nella ralla, in modo da garantire la volta corretta del semirimorchio
-
Perno del semirimorchio e piano della ralla del trattore devono essere sempre lucidi e non devono presentare tracce di grasso
-
Il valore dell'avanzamento ralla può essere variato dall'autista, in funzione del tipo di strada che dovrà percorrere
-
Nei rimorchi di massa limitata la disposizione del carico influisce sulla stabilità del veicolo trainante
-
La frenatura di un rimorchio leggero avviene con un piccolo ritardo rispetto alla motrice
-
La frenatura di un rimorchio di massa fino a 3,5 t avviene, in genere, con un impianto frenante che sfrutta l'inerzia del rimorchio
-
Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t può essere ad inerzia e di tipo idraulico
-
Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t può essere ad inerzia e di tipo meccanico
-
Il servoautodistributore non è in genere montato sui rimorchi di massa limitata
-
Il modulatore di pressione in funzione del carico non è in genere montato sui rimorchi di massa limitata
-
Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t non è mai di tipo meccanico
-
Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t può essere solo di tipo meccanico
-
Dopo aver agganciato un rimorchio monoasse, si deve fissare a terra il ruotino pivottante
-
Un rimorchio con impianto frenante ad inerzia, quando viene sganciato manualmente, resta bloccato automaticamente
-
L'organo principale di un motore è l'albero motore
-
L'aria aspirata dai motori a scoppio e Diesel passa attraverso un filtro di depurazione
-
Le valvole di aspirazione e di scarico si trovano sia nei motori a scoppio che nei motori Diesel
-
Gli organi della distribuzione di un motore a scoppio o Diesel comprendono: l'albero a camme, le valvole, una catena o una cinghia dentata
-
Sia l'anticipo dell'accensione nel motore a scoppio che l'anticipo dell'iniezione nel motore Diesel sono regolati automaticamente
-
Il silenziatore permette l'espansione dei gas di scarico prima che escano all'esterno così da diminuire la rumorosità del motore
-
Il movimento dell'albero motore è un "moto alternativo"
-
La cinghia della distribuzione deve essere sostituita ogni 20000 chilometri
-
L'albero motore e l'albero di trasmissione sono due nomi diversi per definire lo stesso organo
-
I motori Diesel non possono essere dotati di turbocompressore perché il gasolio è poco infiammabile
-
I motori Diesel non necessitano di lubrificazione perché il gasolio funge anche da lubrificante
-
I motori a gas richiedono una maggior manutenzione rispetto a quelli a benzina o a gasolio
-
I motori a scoppio e quelli a ciclo Diesel sono ambedue motori a combustione interna
-
Il motore Diesel è un motore a combustione interna
-
I motori a combustione interna possono essere indifferentemente a due o a quattro tempi
-
I cilindri sono parti meccaniche caratteristiche dei motori a combustione interna
-
Il motore a combustione interna trasforma energia termica in energia meccanica
-
Un motore a scoppio può essere alimentato sia con benzina sia con gas metano
-
I pistoni sono organi tipici di un motore a combustione interna
-
Le fasi di funzionamento di un motore a quattro tempi sono: aspirazione, compressione, scoppio (o combustione) e scarico
-
L'albero a camme comanda l'apertura e la chiusura delle valvole
-
Le valvole della distribuzione sono almeno due per ogni cilindro
-
La valvola a farfalla di un motore a scoppio fa entrare nei cilindri la quantità di aria richiesta in base alla posizione del pedale dell'acceleratore
-
La rottura della cinghia dentata o della catena di distribuzione può recare gravi danni agli organi interni del motore
-
La catena della distribuzione collega l'albero motore con l'albero della distribuzione
-
Nei motori a scoppio, i cilindri aspirano miscela di aria e benzina oppure aria e metano o aria e GPL
-
Il motore a scoppio è un motore a combustione interna
-
Un motore ad accensione comandata non può essere del tipo a ciclo Otto (a scoppio)
-
Tutti i motori a combustione interna sono dotati di iniettori
-
Le candele a scintilla sono utilizzate sia nei motori a scoppio che in quelli Diesel
-
Le bielle uniscono i pistoni con l'albero a camme
-
Il movimento dei pistoni è un moto rotatorio
-
I motori a combustione interna trasformano la forza motrice in calore
-
Sono ad accensione spontanea tutti i motori dotati di candele a scintilla
-
I cilindri di un motore a combustione interna devono essere sempre in numero pari
-
Se il motore è a combustione interna non ha bisogno della marmitta
-
Soltanto il motore Diesel è un motore a combustione interna
-
Soltanto il motore a scoppio è un motore a combustione interna
-
Il "battito in testa" è indice del fatto che i pistoni vanno a colpire la testata a ogni giro
-
A seguito della rottura della cinghia della distribuzione, il motore non viene più raffreddato adeguatamente
-
In linea teorica, il motore Diesel ha un rendimento peggiore di quello a scoppio
-
Il numero massimo dei giri del motore Diesel è sensibilmente inferiore rispetto a quello possibile nel motore a scoppio
-
I motori Diesel sono provvisti di un regolatore dei giri a funzionamento automatico
-
Il motore Diesel non è "autoregolante" per quanto riguarda il numero di giri al minuto
-
Il numero di giri a cui funziona, in genere, un motore a scoppio è più elevato rispetto a quello di un motore Diesel
-
I motori Diesel sono motori ad accensione spontanea
-
Non tutti i motori Diesel hanno le stesse modalità di accensione del gasolio
-
Nei motori Diesel, in luogo della catena o della cinghia della distribuzione, può trovarsi un collegamento costituito da ingranaggi
-
Le termocandele funzionano con corrente a bassa tensione
-
Il gasolio ha una combustione più lenta rispetto alla benzina
-
L'iniezione del gasolio è tanto più anticipata quanto più veloce è la rotazione del motore
-
Le termocandele si spengono subito dopo l'avviamento del motore
-
Le candele di preaccensione si trovano sul cruscotto di un veicolo con motore Diesel
-
Se un cilindro di un motore Diesel ha 4 valvole, generalmente sono tutte di aspirazione
-
Se il silenziatore di un motore Diesel non funziona bene, è necessario "strozzare" leggermente il tubo di scarico
-
Le termocandele facilitano l'avviamento dei motori a scoppio durante la stagione fredda
-
Le termocandele di un motore Diesel rimangono accese finché la temperatura dell'acqua di raffreddamento raggiunge gli 80°C
-
In alcuni motori Diesel più performanti, le termocandele sono sostituite da candele a scintilla
-
Un motore a ciclo Diesel non può essere ad accensione spontanea
-
Un motore Diesel ha, in genere, rendimento molto più basso di uno a benzina
-
In un motore a scoppio, il pedale dell'acceleratore influisce sulla posizione della valvola a farfalla
-
I motori a scoppio sono motori ad accensione comandata
-
Il motore a scoppio può funzionare anche con alimentazione a metano o a GPL
-
Le candele a scintilla sono caratteristiche di un motore a scoppio
-
Nel motore a scoppio, l'accensione del carburante (scintilla della candela) è tanto più anticipata quanto più veloce è la rotazione del motore
-
Nei moderni motori a scoppio, in luogo delle candele vengono impiegati gli iniettori
-
In un motore a scoppio la miscela benzina-aria si realizza nel serbatoio del carburante
-
L'anticipo dell'accensione nel motore a scoppio deve diminuire man mano che aumenta il numero dei giri
-
Se il motore a scoppio funziona a metano, non ha bisogno della marmitta catalitica
-
Se il motore a scoppio funziona a GPL, non ha bisogno della marmitta catalitica
-
Il motore a gas metano è un motore a combustione interna
-
Il gas metano è meno inquinante della benzina e del gasolio
-
Il motore a GPL è un motore a combustione interna
-
Il GPL è meno inquinante della benzina e del gasolio
-
Sono a combustione interna solo i motori funzionanti a gas metano o a GPL
-
Il metano è più economico, ma è più inquinante della benzina
-
Il GPL è un gas liquido e quindi si può introdurre nel serbatoio della benzina
-
Il GPL è un gas liquido non a pressione
-
Un veicolo ibrido può essere dotato di un motore a scoppio
-
Un veicolo ibrido può essere dotato di un motore Diesel
-
Un veicolo ibrido è dotato anche di un motore elettrico
-
Un veicolo ibrido è un veicolo a propulsione mista
-
I veicoli ibridi sono meno inquinanti degli altri tipi, ad eccezione di quelli elettrici
-
Un veicolo ibrido ha due motori, uno a combustione interna (scoppio o Diesel) ed uno elettrico
-
Sono veicoli ibridi quelli che hanno il motore funzionante a idrogeno
-
Un veicolo ibrido è dotato di due motori: uno a scoppio ed uno a gas metano
-
Un veicolo ibrido è dotato solo di due motori elettrici: uno ad alta tensione ed uno a bassa tensione
-
Un veicolo ibrido è molto economico, ma è più inquinante degli altri veicoli
-
I veicoli ibridi hanno motori adatti a funzionare solo con temperature esterne elevate
-
I veicoli ibridi devono avere trazione a quattro ruote motrici
-
Il motore elettrico non è un motore a combustione interna
-
Il motore elettrico viene in genere raffreddato ad aria
-
Un motore elettrico trasforma energia elettromagnetica in forza motrice
-
I filobus sono veicoli con motore elettrico, alimentati da una rete di distribuzione di elettricità installata sulla strada
-
Un autoveicolo con trazione elettrica alimentato da accumulatori, rispetto ad uno a combustione interna, è generalmente meno veloce, meno potente, con un'autonomia più limitata
-
Il motore elettrico è un motore a combustione esterna
-
Un motore elettrico trasforma la forza motrice in energia elettromagnetica
-
I pistoni sono organi tipici dei motori elettrici
-
I motori elettrici sono dotati di cambio di velocità a tre marce
-
I motori elettrici sono motori ad accensione spontanea
-
Il motore a combustione interna che fornisce potenza agli autoveicoli, trasforma l'energia termica ricavata dal combustibile, in energia meccanica disponibile alle ruote
-
I cilindri di un motore sono raggruppati in un unico blocco metallico di fusione che prende il nome di monoblocco
-
I cilindri di un motore hanno la funzione di camera di espansione dei gas e di guida per i pistoni
-
Il motore a scoppio è detto anche "ad accensione comandata"
-
Il motore Diesel è detto anche "ad accensione spontanea"
-
Il motore a scoppio funziona aspirando e comprimendo una miscela di aria e benzina
-
Il motore Diesel funziona aspirando e comprimendo solo aria
-
Il motore a combustione interna che fornisce potenza agli autoveicoli, trasforma l'energia meccanica in energia termica
-
Il motore a scoppio funziona aspirando e comprimendo solo aria
-
Il motore Diesel funziona aspirando e comprimendo una miscela di aria e gasolio
-
Il motore Diesel è detto anche motore "ad accensione comandata"
-
Il motore a scoppio è detto anche "ad accensione spontanea"
-
Il motore Diesel funziona ad un regime di giri più elevato di quello a scoppio
-
La potenza rappresenta il lavoro compiuto nell'unità di tempo
-
Il consumo specifico di un motore rappresenta la quantità di combustibile necessaria per la produzione di una unità di potenza
-
L'anticipo dell'iniezione del gasolio nei motori Diesel serve a favorire la completa combustione del gasolio stesso
-
Per un rendimento ottimale del motore occorre tenerlo sempre al massimo dei giri
-
Per un rendimento ottimale del motore occorre tenerlo sempre al minimo dei giri
-
La potenza di un motore si indica in Volt
-
Il motore Diesel è un motore ad accensione spontanea
-
Il motore Diesel utilizza il gasolio come combustibile
-
Il motore Diesel è alimentato solo per iniezione
-
Nel motore Diesel la combustione avviene per autoaccensione
-
Nel motore Diesel la combustione avviene grazie all'iniezione del gasolio in ambiente ad alta temperatura
-
Il motore Diesel può funzionare indifferentemente a gasolio o a benzina
-
Il motore Diesel utilizza la miscela creata nel carburatore
-
Il motore Diesel utilizza il gasolio perché è molto infiammabile a temperatura ambiente
-
Il motore Diesel è un motore in cui l'accensione del carburante avviene per mezzo della scintilla delle candele
-
Il motore Diesel è dotato di un impianto di accensione che genera la scintilla agli elettrodi delle candele
-
Nel motore Diesel, le fasi di funzionamento si susseguono nell'ordine: aspirazione, compressione, combustione e scarico
-
Nel motore Diesel l'aspirazione, prodotta dalla discesa del pistone, permette l'ingresso nel cilindro della sola aria
-
Nel motore Diesel la compressione, dovuta alla risalita del pistone, comprime fortemente l'aria facendola surriscaldare
-
Nel motore Diesel, la combustione avviene per iniezione del gasolio in ambiente ad alta temperatura che ne provoca l'autoaccensione
-
Nel motore Diesel, le fasi di funzionamento si susseguono nel seguente ordine: aspirazione, combustione, scarico e compressione
-
Nel motore Diesel, la fase di aspirazione provoca l'ingresso della miscela nei cilindri
-
Nel motore Diesel, la combustione avviene a bassa temperatura per migliorare il rendimento
-
Il motore Diesel può essere progettato con due diverse modalità di iniezione del combustibile
-
Il motore Diesel può essere ad iniezione diretta
-
Il motore Diesel può essere ad iniezione indiretta
-
Nel motore Diesel ad iniezione diretta, il gasolio viene iniettato direttamente nella camera di combustione
-
Nel motore Diesel ad iniezione indiretta, il gasolio viene iniettato in una precamera di combustione
-
Nel motore Diesel ad iniezione diretta il gasolio viene prima iniettato nella precamera di combustione
-
Nel motore Diesel ad iniezione indiretta, il gasolio viene iniettato direttamente sulla parte superiore del pistone
-
Il motore Diesel prevede l'uso delle candele che generano la scintilla che fa accendere il gasolio
-
Il motore Diesel ad iniezione indiretta ha un rendimento migliore di quello ad iniezione diretta
-
Il motore Diesel ad iniezione indiretta è meno inquinante rispetto a quello ad iniezione diretta
-
L'autoregolatore del numero di giri impedisce al motore Diesel di superare il regime massimo di giri del motore
-
L'autoregolatore del numero di giri del motore Diesel impedisce che, in fase di accelerazione, il numero di giri salga ad un valore pericoloso per l'integrità del motore
-
In un motore Diesel, l'autoregolatore del numero di giri serve ad anticipare la mandata del gasolio agli iniettori
-
In un motore Diesel, l'autoregolatore del numero di giri può essere sostituito dal limitatore di velocità
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché, nella fase di aspirazione, aspira solo aria
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina in quanto ha un maggior rapporto di compressione
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché la combustione avviene per effetto di accensione spontanea del gasolio
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché, nella fase di aspirazione, non aspira solo aria
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina perché non può funzionare senza candele a scintilla
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché ha un rendimento notevolmente peggiore
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina perché funziona a un numero di giri notevolmente più elevato
-
Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina perché funziona molto bene anche con temperature esterne molto basse
-
Se il rendimento di un motore aumenta, il suo consumo specifico di combustibile diminuisce
-
La benzina ha un punto di infiammabilità inferiore a quello del gasolio
-
In un motore a quattro tempi, l'albero motore compie due giri per completare un singolo ciclo di funzionamento
-
La cilindrata di un motore è data dalla somma dei volumi interni dei singoli cilindri, calcolata nel momento in cui i pistoni si trovano in corrispondenza del punto morto inferiore
-
Se il rendimento di un motore aumenta, anche il suo consumo specifico di combustibile cresce
-
I cilindri sono elementi mobili del motore che scorrono in apposite sedi ricavate nel monoblocco
-
Un motore a combustione interna ha lo scopo di trasformare l'energia termica in energia meccanica
-
La fumosità di un motore a gasolio è indicativa di una cattiva combustione e può essere causata da incrostazioni presenti sugli iniettori, che impediscono la corretta nebulizzazione del combustibile
-
Durante il funzionamento di un motore, il calore che non viene trasformato in energia meccanica viene ceduto all'esterno, tramite l'impianto di raffreddamento, per evitarne il surriscaldamento
-
Il motore a quattro tempi è un tipo di motore termico in grado di utilizzare vari tipi di combustibili, come benzina, gasolio, metano, gpl, alcool
-
I veicoli equipaggiati con motori a combustione interna trasformano l'energia termica prodotta dalla combustione in energia meccanica disponibile alle ruote
-
In un motore a gasolio, la pompa di iniezione ha il compito di prelevare il gasolio dal serbatoio e inviarlo a bassa pressione agli iniettori
-
Un motore a gasolio può funzionare bene anche a benzina, ma in tal caso è meglio non percorreretragitti oltre i duecento chilometri
-
A differenza di quello a scoppio, il motore Diesel non necessita di filtro dell'aria
-
A differenza di quello a scoppio, il motore Diesel non necessita di filtro del combustibile
-
Il motore Diesel è in genere più silenzioso di quello a scoppio
-
In un motore a gasolio, il turbocompressore, sfruttando i gas di scarico, consente di aumentare la quantità di aria immessa nella camera di combustione al fine di migliorare la combustione ed aumentare la potenza erogata, a parità di consumo
-
A parità di potenza erogata, un motore turbocompresso consuma meno combustibile
-
I motori turbocompressi consentono di recuperare parte dell'energia che va normalmente dispersa attraverso i gas di scarico
-
La sovralimentazione aumenta la densità dell'aria immessa nei cilindri
-
Compito dell'intercooler è quello di abbassare la temperatura dell'aria in uscita dal turbocompressore, in modo da aumentare il rendimento del motore
-
I motori dotati di turbocompressore necessitano di un doppio silenziatore (marmitta potenziata)
-
Il turbocompressore aumenta la potenza del motore, ma ne peggiora il rendimento
-
Il turbocompressore aumenta la potenza del motore, ma ne aumenta il consumo specifico
-
Compito dell'intercooler è quello di abbassare la temperatura del liquido di raffreddamento del motore, soprattutto nelle zone con climi caldi
-
Il turbocompressore può essere utilizzato solo su motori di piccola cilindrata (massimo 2000 cm3)
-
Compito degli organi di scarico di un veicolo è quello di convogliare i gas di scarico verso l'esterno
-
Compito degli organi di scarico di un veicolo è quello di abbassare la temperatura dei gas di scarico convogliati verso l'esterno
-
Compito degli organi di scarico di un veicolo è quello di abbassare la pressione dei gas di scarico convogliati verso l'esterno, in modo da ridurre il rumore
-
La marmitta deve essere sempre sostituita quando presenta crepe o rotture, anche se piccole
-
Se la marmitta deve essere sostituita, quella nuova deve sempre essere di tipo omologato per lo specifico veicolo
-
Se la marmitta deve essere sostituita, quella nuova può essere di qualunque tipo, purché la sua lunghezza sia uguale o inferiore a quella vecchia
-
La marmitta deve essere sostituita a ogni revisione del veicolo
-
In un motore Diesel, la marmitta deve essere sostituita ogni due anni o ogni 25000 chilometri, perché il nerofumo tende a intasarla
-
La marmitta forata può essere riparata con del silicone sigillante, senza che sia necessario sostituirla
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel ha il compito di gestire la mandata del gasolio
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel può comprendere iniettori pompa
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di un filtro del gasolio
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel comprende anche degli iniettori che polverizzano il gasolio
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel può essere dotato di una pompa di iniezione che invia gasolio ad alta pressione agli iniettori
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di una pompa di alimentazione che invia il gasolio ad alta pressione agli iniettori
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel prevede un filtro a cartuccia che deve essere sostituito ad ogni rifornimento di carburante
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di pompa di iniezione che aspira gasolio dal serbatoio
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di un filtro aria che deve essere sostituito ad ogni rifornimento di carburante
-
L'impianto di alimentazione del motore Diesel è regolato direttamente dal conducente per mezzo di appositi interruttori posti sul cruscotto
-
I motori Diesel sono dotati di filtro dell'aria e filtro del gasolio
-
Nei motori Diesel l'acceleratore regola la quantità di gasolio che viene iniettata nei cilindri
-
Il filtro dell'aria di un motore Diesel deve periodicamente essere controllato, sostituendo se necessario la cartuccia filtrante
-
Il "Common-rail" è un sistema di iniezione a controllo elettronico per motori Diesel, che consente una altissima pressione di iniezione
-
La cartuccia dei filtri del gasolio deve essere sostituita periodicamente
-
Il motore Diesel può anche essere alimentato con BioDiesel
-
Le candelette di un motore Diesel servono per permettere le prime accensioni del gasolio nei cilindri a motore freddo
-
In un motore Diesel la combustione del gasolio avviene grazie al suo surriscaldamento
-
In un motore Diesel a iniezione diretta, il gasolio è iniettato direttamente nel cilindro
-
In un motore Diesel a iniezione indiretta, il gasolio è iniettato in una precamera esterna al cilindro
-
Il motore Diesel può essere alimentato anche con bioetanolo
-
Le candelette di un motore Diesel servono, a motore caldo, per regolarizzare le accensioni del gasolio quando il motore ruota a regime di potenza massima
-
In un comune motore Diesel il gasolio viene iniettato nei cilindri alla pressione di circa 25 Bar
-
La pompa di iniezione del motore Diesel viene fatta funzionare da una cinghia trapezoidale
-
Quando la temperatura esterna è molto fredda è bene alimentare il motore Diesel con una miscela di gasolio (70%) e benzina o alcool (30%)
-
La cartuccia dei filtri del gasolio deve essere sostituita ad ogni revisione periodica del veicolo
-
In un motore Diesel a iniezione indiretta, il gasolio è iniettato direttamente nel cilindro
-
In un motore Diesel a iniezione diretta, il gasolio è iniettato in una precamera esterna al cilindro
-
Il motore Diesel ha maggiori problemi di rendimento in altitudine rispetto al motore a scoppio
-
In un motore Diesel, se la pompa di alimentazione ha funzionamento elettrico, può trovarsi immersa all'interno del serbatoio del combustibile
-
In un motore Diesel, la pompa di alimentazione a bassa pressione spinge il combustibile dal serbatoio alla pompa di iniezione
-
In un motore Diesel, la pompa di alimentazione di un motore Diesel è azionata dal motore o dalla pompa di iniezione
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione spinge il gasolio in pressione agli iniettori nella quantità richiesta dal pedale dell'acceleratore
-
In un motore Diesel, se la pompa di alimentazione cessa di funzionare, il motore si arresta
-
In un motore Diesel, ogni 10 rifornimenti di combustibile è necessario ripulire il filtro della pompa di alimentazione
-
In un motore Diesel, quando il clima è molto freddo, la pompa di alimentazione del combustibile deve essere accesa dal conducente con apposito pulsante, alcuni secondi prima della messa in moto del motore
-
In un motore Diesel, la pompa di alimentazione a bassa pressione deve essere posizionata sul veicolo in un punto lontano da fonti di calore, oppure deve essere opportunamente coibentata
-
In un motore Diesel, la pompa di alimentazione a bassa pressione è dotata di anticongelatore da attivare durante la stagione fredda
-
In un motore Diesel, la pompa di alimentazione del combustibile a funzionamento elettrico non può mai trovarsi nel serbatoio a causa del pericolo d'incendio che ciò comporterebbe
-
Tutti i motori Diesel sono dotati di regolatore del numero di giri
-
In un motore Diesel, l'iniezione del gasolio a controllo elettronico permette di regolare la quantità di gasolio iniettato ed anche la tempistica dell'iniezione
-
In un motore Diesel, sui veicoli dotati di iniettori pompa non è montata la pompa di iniezione
-
In un motore Diesel, gli iniettori pompa dei motori Diesel di ultima generazione sono a controllo elettronico
-
In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano una cattiva combustione del gasolio
-
In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano un maggior consumo di combustibile
-
In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano un maggior inquinamento atmosferico
-
La regolazione elettronica dell'iniezione è applicabile solo ai motori a scoppio perché il gasolio è troppo lento ad incendiarsi
-
Gli iniettori pompa dei motori Diesel possono essere solo ad azionamento meccanico
-
In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano un peggior comfort di marcia
-
In un motore Diesel, gli iniettori sregolati sono segnalati da una spia verde che si accende sul cruscotto
-
In un motore Diesel, la pulizia degli iniettori sregolati può avvenire marciando in discesa a motore spento per poche centinaia di metri
-
In un motore Diesel, la quantità di gasolio iniettata può essere regolata manualmente dal conducente tramite manopola posta sul cruscotto
-
In un motore Diesel, la pulizia degli iniettori sregolati può avvenire con motore acceso, veicolo in folle e acceleratore premuto a fondo per una decina di secondi
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea serve a inviare il gasolio agli iniettori, sotto forte pressione
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea, comandata dal pedale dell'acceleratore, permette di regolare la quantità di gasolio da inviare agli iniettori
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea regola, fra l'altro, il momento opportuno per l'invio del gasolio agli iniettori
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di elementi pompanti (uno per ogni cilindro)
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di un albero a camme
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di un'asta a cremagliera che è comandata dal pedale dell'acceleratore
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è equipaggiata con un regolatore di giri
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di un dispositivo di anticipo automatico
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea aspira il gasolio dal serbatoio
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea invia anche l'olio lubrificante alle parti in movimento del motore
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea prende movimento dagli alberi della distribuzione
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea alimenta la portata dell'acqua di raffreddamento
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea ha un solo elemento pompante
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea serve ad inviare, sotto forte pressione, l'olio agli elementi frenanti delle ruote
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea deve essere sostituita ogni 25000 chilometri circa
-
In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di una candeletta di preaccensione per ciascun iniettore
-
In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea prendono movimento dall'albero a camme della pompa
-
In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea sono in numero uguale ai cilindri
-
In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea comprimono il gasolio ad alta pressione destinato agli iniettori
-
In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea sono sempre in numero pari
-
In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea devono essere smontati e puliti ogni 30 giorni circa
-
In un motore Diesel, gli elementi pompanti non necessitano di manutenzione se si utilizza bioDiesel
-
Nei motori Diesel, l'anticipo automatico serve ad anticipare la mandata del gasolio agli iniettori
-
Nei motori Diesel, l'anticipo automatico serve a garantire una buona combustione del gasolio anche ad elevato numero di giri del motore
-
Nei motori Diesel, l'anticipo automatico entra in funzione all'aumentare del numero dei giri del motore
-
Nei motori Diesel, l'anticipo automatico gestisce l'innesto della frizione
-
Nei motori Diesel, l'anticipo automatico gestisce l'innesto delle marce alte del cambio di velocità
-
Nei motori Diesel, l'anticipo automatico attiva le candele di accensione del gasolio
-
In un motore Diesel, gli iniettori iniettano nei cilindri gasolio ad alta pressione
-
In un motore Diesel, gli iniettori sono dotati di un dispositivo che polverizza il gasolio in ingresso nei cilindri
-
In un motore Diesel, gli iniettori devono essere periodicamente controllati
-
In un motore Diesel, gli iniettori sono spesso controllati elettronicamente da una centralina
-
In un motore Diesel, il controllo elettronico degli iniettori permette di stabilire tempi e durata dell'iniezione del gasolio nei cilindri
-
In un motore Diesel, gli iniettori iniettano gasolio nei cilindri a bassa pressione
-
In un motore Diesel, gli iniettori si trovano incorporati nella pompa di iniezione
-
In un motore Diesel, gli iniettori iniettano periodicamente olio lubrificante nel cilindro
-
In un motore Diesel, gli iniettori cessano di iniettare gasolio dieci secondi dopo lo spegnimento del motore
-
Il motore Diesel aspira aria mentre il gasolio viene introdotto nei cilindri dagli iniettori
-
I motori Diesel sono sempre dotati di iniettori
-
Se gli iniettori di un motore Diesel gocciolano, il motore emette fumo nero
-
Nel motore Diesel, la combustione avviene in "eccesso d'aria"
-
In un motore Diesel, si possono trovare gli iniettori-pompa, dispositivi che rendono inutile la presenza della pompa di iniezione
-
Il Common-rail è un dispositivo che permette l'iniezione del gasolio nei cilindri ad altissima pressione
-
In un motore Diesel, gli iniettori possono essere a comando meccanico od elettronico
-
In un motore Diesel, gli iniettori ricevono il gasolio in pressione dalla pompa di iniezione
-
Nel sistema di iniezione "Common-rail", gli iniettori sono a comando elettronico
-
Il gasolio iniettato nei cilindri di un motore Diesel deve essere finemente polverizzato
-
Gli iniettori di un motore Diesel hanno una pressione di iniezione che aumenta con l'aumentare della velocità del veicolo
-
Il motore Diesel è in genere munito di una candeletta di preriscaldamento posta vicino alla presa d'aria
-
Se gli iniettori di un motore Diesel "gocciolano", devono essere puliti con acqua e ammoniaca
-
Gli iniettori ricevono il combustibile da una pompa a bassa pressione
-
Se gli iniettori di un motore gocciolano vanno avvitati meglio nelle loro sedi
-
Un motore Diesel è munito di almeno una candela per cilindro
-
Il motore Diesel funziona bene solo con poca aria aspirata dai cilindri
-
I motori Diesel di ultima generazione hanno l'accensione delle candele controllata elettronicamente
-
Nei motori Diesel più potenti, il gasolio viene iniettato a bassa pressione
-
I motori Diesel per autoveicoli lavorano normalmente ad alto numero di giri (4000-5000 giri/min)
-
Il controllo elettronico dell'iniezione di combustibile è possibile solo nei motori a scoppio
-
L'iniezione gestita dall'impianto Common-rail fornisce una elevatissima pressione del gasolio, anche a bassi giri del motore
-
L'iniezione gestita dall'impianto Common-rail comporta un'elevatissima pressione del gasolio all'interno di un condotto comune (Rail)
-
In un motore Diesel, l'iniezione gestita dall'impianto Common-rail permette una riduzione dei consumi e delle emissioni nocive
-
Il Common-rail è un impianto di iniezione del gasolio di tipo puramente meccanico
-
In un motore Diesel, l'alimentazione gestita dall'impianto Common-rail determina un'iniezione di gasolio a bassa pressione
-
L'iniezione gestita dall'impianto Common-rail penalizza la coppia motrice ai bassi regimi di giri
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di due circuiti del combustibile: uno a bassa ed uno ad alta pressione
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una pompa che invia il gasolio ad elevatissima pressione agli elettroiniettori
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail ha un condotto comune (Common-rail o flauto) che contiene il combustibile inviato dalla pompa ad alta pressione
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una centralina che elabora i dati dei sensori per gestire al meglio gli elettroiniettori
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail permette, per mezzo degli elettroiniettori, un'iniezione di carburante estremamente precisa nella quantità e nei tempi
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una pompa a bassa pressione che invia direttamente il carburante agli elettroiniettori
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una pompa a bassa pressione che determina la quantità di carburante da iniettare
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail sfrutta l'aria compressa per la gestione degli iniettori
-
In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail permette di aumentare la pressione di iniezione al variare del numero dei giri
-
Il sistema di iniezione Common-rail inietta il combustibile nel condotto di aspirazione per ottenere una miglior miscelazione del gasolio con l'aria
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori servono a iniettare gasolio nei cilindri in maniera precisa sia nei tempi che nella quantità
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono comandati dalla centralina elettronica, e possono iniettare il carburante nei cilindri in più mandate
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono più precisi rispetto agli iniettori meccanici
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori effettuano una preiniezione e successivamente l'iniezione principale
-
In un motore Diesel, grazie alla gestione della centralina elettronica, gli elettroiniettori sono montati sulla testata del motore
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori determinano la pressione di iniezione per mezzo di una molla tarata
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono comandati meccanicamente dall'albero a camme della pompa
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori, se malfunzionanti, possono essere riparati dal conducente purché sia dotato degli idonei strumenti
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono alimentati da una batteria loro dedicata
-
In un motore Diesel, gli elettroiniettori aumentano i consumi del veicolo perché utilizzano elettricità per il loro funzionamento
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet ottimizza la combustione del gasolio nei cilindri
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet riduce l'inquinamento acustico causato dal motore
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet riduce l'inquinamento atmosferico causato dal motore
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet arriva fino a 8 iniezioni per ciclo di funzionamento
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet permette una riduzione dei consumi
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet abbassa l'inquinamento acustico causato dal motore
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet aumenta la potenza del motore aumentandone notevolmente i consumi
-
I motori che adottano il sistema d'iniezione multijet sono generalmente appartenenti alle categorie antinquinamento euro zero o euro uno
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet è usato solo nei motori a benzina turbocompressi
-
In un motore Diesel, il sistema d'iniezione multijet ha sempre due iniezioni di gasolio nel ciclo di funzionamento
-
I combustibili, miscelati con l'opportuna quantità d'aria e successivamente incendiati, forniscono l'energia necessaria al funzionamento del motore
-
In altitudine, dove la pressione dell'aria è inferiore, diminuisce il rendimento del motore, soprattutto se è di tipo a scoppio
-
Il motore Diesel ha, in linea di principio, un rendimento migliore di quello a scoppio
-
La benzina è più volatile del gasolio
-
Il bioDiesel è una miscela di gasolio ordinario e olio vegetale combustibile, utilizzato nell'ottica di ridurre l'inquinamento atmosferico
-
Con la sigla B10 si individua un bioDiesel composto dal 10% di olio vegetale e dal 90% di gasolio
-
I combustibili, miscelati con l'opportuna quantità di vapore e successivamente incendiati, forniscono l'energia necessaria al funzionamento del motore
-
In altitudine, dove la pressione dell'aria è inferiore, diminuisce il rendimento del motore, soprattutto se è di tipo Diesel
-
Il motore a scoppio ha, in linea di principio, un rendimento migliore di quello Diesel
-
Il gasolio è più volatile della benzina
-
Con la sigla B10 si individua un combustibile composto dal 10% di gasolio ordinario e dal 90% di olio vegetale
-
Il gasolio può essere miscelato con una buona percentuale di alcool, nell'ottica di ridurre l'inquinamento atmosferico
-
Il bioDiesel è un combustibile prodotto in raffinerie che hanno la certificazione ambientale di limitato inquinamento
-
La sigla GPL identifica il gas di petrolio liquefatto
-
Il GPL è una miscela di idrocarburi che viene resa liquida a bassa pressione
-
Il GPL è un carburante poco inquinante
-
Il GPL può avere un avviamento a freddo difficoltoso
-
Il metano, per essere usato quale combustibile per autoveicoli, deve essere fortemente compresso
-
Il metano non dà generalmente problemi nell'avviamento a freddo
-
Il metano deve essere immagazzinato in serbatoi costituiti da bombole molto pesanti e resistenti
-
La sigla GPL identifica il gasolio con particolato limitato
-
Il GPL è un carburante più inquinante del gasolio
-
Il GPL è una miscela di idrocarburi che viene resa liquida ad alta pressione
-
Il GPL ha un buon avviamento a freddo
-
Il metano, per essere usato quale combustibile per autoveicoli, deve essere compresso a circa 4 bar
-
A parità di volume del serbatoio di un autoveicolo, il "pieno" di metano compresso garantisce una maggior autonomia di viaggio rispetto alla benzina
-
Il metano si miscela male con l'aria e quindi brucia emettendo maggiori residui inquinanti
-
Non è opportuno sostituire un fusibile con uno di amperaggio diverso
-
Tutti i fusibili sono raccolti in uno o più contenitori facilmente accessibili
-
Ogni fusibile è distinto dagli altri per il colore e per il numero scritto sulla sua parte in plastica
-
Il fusibile è un dispositivo in grado di interrompere il flusso di corrente a un apparato se questa supera una soglia prefissata
-
I fusibili sono costituiti da un contenitore al cui interno è presente un filo metallico dimensionato in modo tale da fondere se la corrente che lo attraversa supera un valore limite
-
La posizione della scatola dei fusibili è indicata sul libretto di uso e manutenzione
-
La parte isolante dei fusibili ha in genere colori differenti a seconda del loro amperaggio
-
Sui fusibili si trova scritto il valore del loro amperaggio
-
Il valore dell'amperaggio di un fusibile è un numero seguito dalla lettera A maiuscola
-
L'impianto elettrico di un autoveicolo è suddiviso in sezioni, ciascuna protetta dal proprio fusibile
-
I circuiti elettrici dell'autoveicolo sono raramente protetti da un fusibile
-
I fusibili sono sostituibili solo in officina
-
Se non si dispone di un fusibile sostitutivo uguale, occorre sostituire quello guasto con uno di amperaggio minore
-
Tutti i fusibili vanno sostituiti ogni volta che si effettua la revisione periodica del veicolo
-
Il fusibile è un dispositivo idraulico che è in grado di proteggere l'impianto di lubrificazione da eventuali sovrappressioni
-
Sui fusibili si trova scritto il valore del loro voltaggio
-
Il valore del voltaggio di un fusibile è un numero seguito dalla lettera V maiuscola
-
I fusibili di colore rosso possono essere sostituiti solo da addetti delle officine specializzate
-
Se lo stesso fusibile brucia spesso è bene sostituirlo con uno di amperaggio inferiore
-
Se lo stesso fusibile brucia spesso è bene sostituirlo con un cavallotto di filo elettrico
-
La sostituzione di un fusibile va fatta con la chiave del quadro inserita, in modo da vedere subito se si è operato correttamente
-
Nei veicoli pesanti, tutti i fusibili hanno di norma il medesimo amperaggio
-
I fusibili hanno una specifica polarità e vanno pertanto infilati nella loro sede con un verso preciso
-
I veicoli dotati di motore Diesel non hanno fusibili perché non necessitano di impianto di accensione
-
In molti casi la stessa cinghia trapezoidale che comanda l'alternatore mette in movimento anche la pompa centrifuga del liquido di raffreddamento
-
L'alternatore viene azionato da una o più cinghie trapezoidali
-
L'alternatore è un generatore di corrente alternata
-
Se l'alternatore è guasto si accende una spia rossa situata sul cruscotto
-
Se l'alternatore genera poca corrente è possibile che la cinghia trapezoidale si sia allentata
-
La corrente generata dall'alternatore, per essere accumulata dalla batteria, deve venire raddrizzata, cioè trasformata in corrente continua
-
Il buon funzionamento dell'alternatore si controlla per mezzo di una spia luminosa posta sul cruscotto, che deve rimanere spenta
-
I moderni alternatori hanno incorporato un raddrizzatore che rende continua la corrente in uscita
-
L'autista deve verificare periodicamente lo stato di carica dell'alternatore
-
Alcuni motori Diesel sono privi di alternatore
-
Nei motori a scoppio o Diesel, l'alternatore sostituisce la batteria
-
Nei motori a scoppio o Diesel, l'alternatore fornisce la corrente per il motore, mentre la batteria produce quella per le luci e per i servizi
-
Se l'alternatore è guasto si accende una spia arancione situata sul cruscotto
-
Quando l'alternatore si guasta, il motore si spegne di colpo
-
L'alternatore fornisce corrente alternativamente al motore o alla batteria
-
Mediante un pulsante situato sul cruscotto, l'autista decide se l'alternatore deve fornire corrente al motore o alla batteria
-
L'alternatore funziona anche a motore spento
-
Sia il motore a scoppio che quello Diesel sono dotati del motorino d'avviamento
-
Il motorino d'avviamento viene alimentato dalla corrente fornita dalla batteria
-
Se il motorino di avviamento non funziona, ciò può dipendere dal fatto che la batteria è scarica
-
Se il motorino di avviamento funziona, ma il motore non gira, può darsi che il pignoncino o il suo cuscinetto reggi-spinta si siano rotti
-
Su alcuni veicoli a motore Diesel, il motorino di avviamento è alimentato dal gasolio proveniente dal serbatoio
-
In caso di emergenza, il motorino d'avviamento può essere azionato con apposita manovella
-
Il motorino d'avviamento non è presente sugli autoveicoli con cambio automatico
-
Il motorino d'avviamento può essere utilizzato facendolo girare al contrario, per potenziare l'effetto frenante del motore
-
La batteria viene mantenuta carica dall'alternatore
-
La corrente erogata dalla batteria è sempre continua
-
La corrente erogata dalla batteria è a bassa tensione ed è continua
-
Alcune batterie richiedono periodicamente verifica ed eventuale aggiunta di acqua distillata
-
Molte batterie non richiedono particolare manutenzione (batterie sigillate) salvo mantenerle pulite, asciutte e con i morsetti ingrassati
-
La batteria deve essere tenuta pulita, asciutta e sui morsetti deve essere periodicamente messo un apposito grasso
-
Il peso delle batterie incide negativamente sulle prestazioni di un autoveicolo con motore elettrico
-
L'impianto elettrico di un veicolo pesante funziona generalmente con tensione di 24 volts
-
La batteria dell'impianto elettrico di un autoveicolo è un generatore di corrente alternata a bassa tensione
-
Quando l'alternatore si guasta, la batteria si scarica di colpo
-
In caso di emergenza, negli elementi della batteria può essere aggiunto liquido antigelo
-
L'acqua distillata che si aggiunge nella batteria deve avere temperatura superiore ai 25°
-
Non si può aggiungere acqua distillata alla batteria se il motore è ancora caldo
-
Se l'alternatore non funziona, per alcuni chilometri si possono collegare direttamente tra loro i due poli della batteria
-
La batteria fornisce corrente al solo motore
-
La batteria eroga corrente quando il motore è in funzione, mentre si stacca automaticamente a motore fermo
-
La batteria dell'impianto elettrico di un autoveicolo è un accumulatore di corrente alternata a bassa tensione
-
Gli organi di accensione di un motore a scoppio hanno il compito di produrre una scintilla elettrica per incendiare la miscela aria-benzina
-
Gli organi di accensione di un motore Diesel hanno il compito di produrre una scintilla elettrica per incendiare il gasolio
-
Nel motore Diesel ogni cilindro necessita di due candele di accensione, perché il gasolio brucia meno rapidamente della benzina
-
Le candele dei motori Diesel devono essere più resistenti al calore di quelle dei motori a scoppio, a causa della maggior temperatura di funzionamento del motore
-
L'alternatore è un dispositivo che trasforma energia meccanica in energia elettrica sottoforma di corrente alternata
-
L'accensione della spia sul cruscotto raffigurante una batteria indica che bisognaimmediatamente fermarsi per evitare danni all'impianto elettrico
-
Gli organi di trasmissione del moto servono a trasmettere il moto di rotazione del motore alle ruote motrici
-
Fanno parte degli organi di trasmissione del moto la frizione, il cambio, il differenziale e la coppia conica
-
L'albero di trasmissione non è presente se trazione e motore sono posteriori
-
Sui veicoli pesanti, l'albero di trasmissione è generalmente realizzato in più tronconi collegati da giunti
-
L'albero di trasmissione non è presente se la trazione è posteriore ed il motore è posizionato nella parte anteriore
-
Gli organi di trasmissione del moto servono a tenere informata l'azienda sulla posizione del veicolo
-
Fa parte degli organi di trasmissione del moto il sistema satellitare GPS
-
Fanno parte degli organi di trasmissione del moto le balestre, il volante e il limitatore di velocità
-
Gli organi di trasmissione del moto non sono necessari a bordo dei veicoli elettrici
-
In un veicolo munito di trasmissione integrale permanente è necessaria la presenza di tre differenziali
-
La frizione è un dispositivo che consente all'albero motore di girare senza trasmettere il movimento agli organi di trasmissione
-
Gli organi della trasmissione del moto presenti negli autoveicoli sono l'insieme di organi che hanno lo scopo di trasferire la potenza generata dal motore alle ruote
-
Il cambio, variando il numero di giri tra albero motore e albero di trasmissione, consente di utilizzare sempre il motore ad un regime di rotazione vicino a quello di potenza massima
-
Il cambio dei veicoli elettrici ha in genere più rapporti di quello montato sui veicoli con motore a scoppio
-
La frizione è un dispositivo che permette di variare il rapporto tra il numero dei giri dell'albero motore ed il numero dei giri dell'albero di trasmissione
-
La frizione consente l'innesto o il disinnesto del motore con gli altri organi di trasmissione
-
Quando il pedale della frizione è sollevato, la frizione è innestata
-
Quando il pedale della frizione è sollevato la frizione è disinnestata
-
La frizione è posta tra il cambio e l'albero di trasmissione
-
Sono organi di trasmissione: la frizione, il cambio, l'albero di trasmissione ed il differenziale
-
La frizione serve a collegare in modo graduale il motore con il cambio
-
La frizione è un meccanismo che funziona per attrito
-
La frizione è generalmente autoregolante al fine di recuperare il gioco dovuto all'usura delle guarnizione d'attrito (ferodi), in caso contrario deve venire periodicamente "registrata" in officina
-
Se la frizione slitta è possibile che sia entrato olio dal motore o dal cambio
-
Se la frizione slitta è possibile che il materiale d'attrito del disco sia usurato
-
Se la frizione slitta è possibile che il disco sia imbrattato dall'olio del servocomando
-
Se la frizione slitta è possibile che sia guasto il sistema di molle dello spingi-disco
-
Se la frizione slitta e non si interviene è possibile che si verifichino danni maggiori a causa del surriscaldamento di tutto il meccanismo
-
Se la frizione è a dischi multipli può essere del tipo "a bagno d'olio"
-
Se la frizione è a disco unico è normalmente del tipo "a secco"
-
La frizione monodisco a secco è costituita da un grande disco di acciaio le cui superfici sono fornite di una guarnizione di attrito (ferodo)
-
Alcuni autoveicoli sono dotati di frizione a dischi multipli
-
Nei mezzi pesanti la frizione viene comandata da un pedale, che aziona un servocomando che spesso utilizza aria compressa
-
In molti autocarri e autobus di media portata, il pedale della frizione agisce su un servocomando a funzionamento idraulico
-
A bordo di molti autobus, la trasmissione idraulica sostituisce la frizione ed il cambio meccanico
-
Se la trasmissione è idraulica non esistono la frizione meccanica e il relativo pedale
-
Con la frizione automatica, per ottenere la partenza del veicolo è sufficiente accelerare
-
Per evitare lo slittamento in fase di partenza, la frizione può essere sostituita da un collegamento a ingranaggi
-
La frizione serve a mettere in collegamento direttamente il motore con gli assi delle ruote motrici
-
Il disco della frizione è in acciaio spazzolato ed è privo di qualsiasi rivestimento
-
Se la frizione è automatica il pedale è sostituito da un interruttore
-
La frizione ed il riduttore si trovano tra il cambio ed il differenziale
-
Se la frizione tende a slittare bisogna circolare senza cambiare mai marcia
-
Se la frizione slitta, può essere opportuno introdurvi gesso o sabbia dall'apposito sportellino
-
È sempre bene mantenere il piede appoggiato sulla frizione durante la marcia, in modo da velocizzare le cambiate di marcia
-
La frizione è l'organo di trasmissione principale del cambio automatico
-
I veicoli con 4 ruote motrici non necessitano di frizione
-
I veicoli con doppio asse sterzante sono dotati di due frizioni separate
-
Durante i mesi invernali vi è il rischio che la frizione si blocchi per formazione di ghiaccio al suo interno
-
Se la frizione diventa "troppo dura" è bene togliere una delle sue molle di regolazione
-
La frizione è raffreddata da apposita ventola
-
In discesa è bene viaggiare con frizione premuta per ottenere un risparmio di carburante
-
In discesa è bene viaggiare con frizione premuta per evitarne il surriscaldamento
-
La frizione a dischi multipli viene utilizzata se il cambio di velocità ha più di 4 marce
-
Il pedale della frizione va spinto con molta gradualità e va invece lasciato con movimento rapido e secco
-
Il cambio serve a variare il rapporto fra i giri del motore ed i giri dell'albero di trasmissione e, di conseguenza, delle ruote motrici
-
In prima marcia, il numero di giri in uscita dal cambio è inferiore al numero di giri del motore
-
Il sincronizzatore rende più agevole e silenzioso l'innesto delle marce
-
Nei veicoli pesanti, il cambio è spesso munito di riduttore che raddoppia di fatto il numero delle marce
-
Nei veicoli pesanti, il riduttore del cambio consente di adattare più facilmente la potenza del motore alla variazione degli sforzi
-
Il cambio non ha mai due marce con lo stesso rapporto di giri
-
Il cambio di un veicolo pesante ha in genere più marce di quello di una autovettura
-
Nei veicoli pesanti, il cambio è di norma munito di riduttore che serve a diminuire il numero delle marce disponibili
-
Il cambio serve a variare il rapporto fra il numero di giri dell'albero di trasmissione e quello dei semiassi
-
Il cambio è posto tra l'albero motore e la frizione
-
Il cambio non ha mai più di 6 marce
-
In prima marcia, il numero di giri in uscita dal cambio è superiore al numero di giri del motore
-
I veicoli eccezionali non sono dotati di cambio
-
L'uso del cambio consente al conducente di variare la forza di trazione in relazione al carico del veicolo
-
Il cambio serve a variare il rapporto tra i giri del motore ed i giri dell'albero di trasmissione
-
Il cambio permette di trasmettere alle ruote una forza variabile a seconda della marcia innestata
-
Più piccola è la marcia che si inserisce, più alta è la forza di spunto del veicolo
-
Quanto più "ridotte" sono le marce, tanto più elevata è la forza di trazione trasmessa alle ruote
-
In genere, nei veicoli "pesanti", la leva del cambio non agisce direttamente sul selettore delle marce, bensì su di un servocomando di tipo pneumatico o idraulico
-
Il cambio contiene olio lubrificante nel quale sono parzialmente immersi gli ingranaggi
-
Se il cambio è molto rumoroso, è possibile che ciò sia dovuto a mancanza di olio all'interno della sua scatola
-
Se il cambio è molto rumoroso, può essere che qualche cuscinetto degli ingranaggi si sia usurato
-
Il cambio dei veicoli pesanti può talvolta avere più di dieci marce
-
Il cambio automatico rende più uniforme la velocità del veicolo, anche durante i cambi di marcia
-
La scatola del cambio contiene olio lubrificante che deve venire sostituito periodicamente
-
La scatola del cambio contiene olio lubrificante il cui livello deve essere periodicamente controllato
-
I gruppi "epicicloidali" sono sistemi di ingranaggi di cui sono dotati alcuni cambi di veicoli pesanti
-
Se un ingranaggio grande ne fa girare uno piccolo, l'ingranaggio piccolo ruota con un numero di giri maggiore dell'ingranaggio grande (moltiplicatore)
-
Se un ingranaggio piccolo ne fa girare uno più grande, l'ingranaggio grande ruota con un numero di giri minore dell'ingranaggio piccolo (riduttore)
-
Se un ingranaggio ne fa girare un altro delle stesse dimensioni, tutti e due gli ingranaggi ruotano con la stessa velocità (rapporto di parità)
-
In uscita dal cambio di velocità può talvolta trovarsi il rallentatore
-
Il cambio è un meccanismo che permette alle ruote di girare più velocemente del motore
-
Il cambio dei veicoli pesanti ha normalmente due sole marce, una normale e una ridotta
-
Più alta è la marcia che si innesta, più alta è la forza di trazione trasmessa alle ruote
-
Le marce ridotte sono quelle che trasmettono alle ruote motrici una minore forza di trazione
-
Quando un veicolo molto carico percorre una salita si usano sempre le marce più alte
-
Per effettuare uno spunto in salita con il veicolo carico è necessario inserire una marcia adeguatamente alta
-
Quando si necessita di un cambio silenzioso, le ruote dentate sono sostituite da innesti a frizione
-
I cambi automatici possono avere al massimo 5 marce
-
Per risparmiare carburante è bene cambiare marcia senza usare la frizione
-
Scalando una marcia si diminuisce il regime di giri del motore
-
Innestando una marcia più alta si aumenta il regime di giri del motore
-
Per sfruttare l'effetto frenante del motore occorre usare marce alte
-
Tramite il contagiri posto sul cruscotto, è possibile conoscere il numero di giri delle ruote motrici
-
Il turbocompressore del motore entra in azione quando si innesta una marcia superiore alla terza
-
Alcuni veicoli per cava e cantiere hanno il cambio raffreddato ad acqua
-
Il cambio serve a mantenere la velocità rotativa dell'albero di trasmissione costante, indipendentemente dal numero dei giri del motore
-
Il cambio automatico deve essere disinserito nelle discese ripide
-
Se il veicolo è a trazione integrale, significa che tutte le ruote sono motrici
-
"Trazione anteriore" significa che sono motrici le sole ruote di uno o più assi anteriori
-
"Trazione posteriore" significa che sono motrici le sole ruote di uno o più assi posteriori
-
In genere, i veicoli pesanti sono a trazione anteriore
-
I veicoli dotati di cambio automatico sono in genere a trazione integrale
-
I veicoli a trazione posteriore devono forzatamente avere motore anteriore
-
La coppia conica è costituita da due ingranaggi sempre in presa, chiamati pignone e corona
-
La coppia conica serve, tra l'altro, a ridurre la velocità delle ruote rispetto a quella dell'albero motore
-
La coppia conica serve, tra l'altro, a deviare di 90° il moto rotatorio dell'albero di trasmissione
-
La coppia conica è in genere utilizzata nei veicoli con motore anteriore e trazione posteriore
-
Una delle caratteristiche della coppia conica è il rapporto al ponte
-
Il rapporto al ponte è un dato caratteristico di omologazione di un veicolo
-
La coppia conica serve, tra l'altro, ad aumentare la velocità delle ruote rispetto a quella dell'albero motore
-
La coppia conica serve, tra l'altro, a deviare di 60° il moto rotatorio dell'albero di trasmissione
-
La coppia conica è inserita manualmente dall'autista grazie a un comando posto sul cruscotto
-
Nella coppia conica, il pignone trasmette il moto alla corona grazie a un disco a frizione
-
Il rapporto al ponte può essere variato a piacimento dell'autista
-
Il sincronizzatore è un dispositivo che facilita l'accoppiamento degli ingranaggi del cambio durante il passaggio da una marcia all'altra
-
Durante la percorrenza di una curva, il differenziale consente di trasferire parte della velocità di rotazione dalla ruota motrice interna a quella esterna alla curva
-
La funzione del cambio di velocità è quella di modificare la potenza erogabile alle ruote per vincere più facilmente le resistenze all'avanzamento
-
Il differenziale è un meccanismo che consente di evitare lo strisciamento delle ruote durante la percorrenza di una curva
-
Nei veicoli pesanti le variazioni di massa tra veicolo carico e veicolo scarico sono significative e quindi vengono utilizzati cambi con un numero di rapporti superiore ai cambi utilizzati nei veicoli leggeri
-
Nei cambi montati sui veicoli pesanti, lo splitter è una levetta posizionata sotto il pomello del cambio che consente di scegliere tra un gruppo di marce "veloci" e uno di "lente"
-
Il differenziale è un meccanismo che consente di far girare le ruote esterne e quelle interne alla stessa velocità, durante la percorrenza di una curva
-
Il differenziale consente di mantenere una trazione ottimale del veicolo anche su terreni con scarsa aderenza
-
Durante la percorrenza di una curva, il differenziale consente di trasferire parte della velocità di rotazione dalla ruota motrice esterna a quella interna alla curva
-
Il sincronizzatore è un dispositivo che fa parte del cambio di velocità e che consente di far girare l'albero motore e quello di trasmissione alla stessa velocità
-
Se un cambio di velocità è dotato di sincronizzatori delle marce, diventa inutile la presenza della frizione
-
Il volano è un pesante disco, collegato all'albero motore, che serve come base di appoggio per il disco della frizione, nonché per avviare e per regolarizzare la rotazione dell'albero motore
-
Il volano serve ad aumentare la velocità di rotazione del motore quando il veicolo deve effettuare grossi sforzi (ad esempio: salita ripida)
-
Ogni asse motore è dotato di un differenziale
-
Il differenziale trasmette il moto alle ruote tramite due semiassi
-
Il differenziale è un ripartitore di giri tra le ruote motrici di uno stesso asse
-
Il differenziale contiene olio lubrificante che deve venire periodicamente sostituito
-
Il differenziale permette alle ruote motrici di avere diversa velocità una rispetto all'altra
-
L'albero di trasmissione deve essere molto rigido per impedire le oscillazioni del differenziale
-
Il differenziale non può essere sull'asse delle ruote direttrici
-
Il differenziale non si trova mai sui veicoli adatti a percorsi fuori-strada perché è troppo delicato e potrebbe essere danneggiato dai sobbalzi
-
Se un asse è dotato di ruote gemellate deve avere due differenziali
-
Il differenziale non viene montato sui veicoli da cava o cantiere perché è troppo delicato
-
Al posto del differenziale può essere montata la coppia conica
-
Se il cambio è automatico, il differenziale è inserito al suo interno
-
La frizione fa parte degli organi di trasmissione
-
La frizione può essere di tipo monodisco a secco
-
In alcuni autoveicoli la frizione si innesta automaticamente
-
In alcuni autoveicoli il comando della frizione è automatico
-
La frizione può essere ad attrito meccanico, idraulica, elettroidraulica o elettromagnetica
-
La frizione può essere del tipo a disco unico o a dischi multipli
-
La frizione a dischi multipli è adatta soprattutto per i veicoli di massa e/o potenza elevate
-
La frizione può essere di tipo automatico
-
La frizione a dischi multipli può essere a secco oppure a bagno d'olio
-
La frizione può anche essere a comando idraulico oppure pneumo-idraulico
-
Nei veicoli provvisti di cambio automatico la frizione deve essere del tipo ad attrito e a disco singolo
-
La frizione fa parte degli organi di sospensione
-
Non esistono frizioni comandate automaticamente
-
La frizione a dischi multipli non viene mai montata sui veicoli pesanti
-
La frizione consente di collegare e scollegare il motore con gli altri organi di trasmissione
-
La frizione consente di far partire il veicolo collegando gradualmente l'albero motore con le ruote motrici attraverso gli organi di trasmissione
-
La frizione consente di tenere in funzionamento il motore quando il veicolo è fermo con marcia inserita
-
Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l'interno quando i giri del motore diminuiscono
-
La frizione si dice "innestata" quando il pedale che la comanda è sollevato
-
Il comando idraulico della frizione sfrutta la pressione dell'olio per ridurre lo sforzo del conducente
-
La frizione consente di cambiare marcia quando il veicolo è in movimento
-
La frizione deve essere innestata in maniera graduale
-
L'innesto della frizione automatica può avvenire tramite lo spostamento di masse centrifughe
-
Il piede sinistro del conducente, quando non agisce sul comando per effettuare un cambio di marcia, non deve appoggiare sul pedale della frizione
-
La frizione può essere comandata automaticamente tramite un controllo elettronico
-
L'innesto della frizione automatica può essere di tipo elettromagnetico
-
L'innesto e il disinnesto della frizione automatica può avvenire tramite lo spostamento di masse centrifughe
-
Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l'esterno quando i giri del motore aumentano
-
La frizione permette di effettuare una partenza graduale con un veicolo carico di merce
-
Per migliorare la postura di guida, il conducente deve tenere appoggiato il piede sinistro sul pedale della frizione durante la marcia
-
Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l'interno quando i giri del motore aumentano
-
Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l'esterno quando i giri del motore diminuiscono
-
Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica non si spostano quando i giri del motore diminuiscono
-
La frizione serve a dirigere il veicolo durante la marcia
-
Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica non si spostano quando i giri del motore aumentano
-
Un veicolo dotato di frizione automatica ha sempre una portata minore di un veicolo a frizione comandata dal conducente
-
L'innesto della frizione automatica può avvenire tramite lo spostamento di leve telescopiche
-
Il disinnesto della frizione automatica avviene tramite lo spostamento di giunti cardanici
-
L'innesto della frizione automatica può essere solo di tipo idraulico
-
Il comando idraulico della frizione migliora la stabilità del veicolo in curva
-
Il comando idraulico della frizione sfrutta la pressione dell'aria per ridurre lo sforzo del conducente
-
La frizione consente di connettere e disconnettere gradualmente il motore con la pompa di iniezione
-
La frizione non consente di cambiare marcia quando il veicolo è in movimento
-
Il comando idraulico della frizione sfrutta la pressione dell'olio motore per ridurre lo sforzo del conducente
-
La frizione si dice "innestata" quando il pedale che la comanda è abbassato
-
La frizione si dice "innestata" quando il pedale che la comanda è premuto a fondo dal conducente
-
Tutti i veicoli che non sono dotati di pedale della frizione sono detti "a presa diretta"
-
Lo spingidisco fa parte dei componenti della frizione
-
Il piatto spingidisco fa parte degli organi di trasmissione
-
Il comando idraulico della frizione consente di ridurre lo sforzo del conducente
-
Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione non esiste
-
In tutti gli autoveicoli è presente il pedale della frizione
-
Lo spingidisco fa parte dei componenti del differenziale
-
Lo spingidisco fa parte dei componenti dei freni a tamburo
-
Il disco della frizione non deve mai entrare in contatto col volano
-
Il piatto spingidisco fa parte degli organi di sospensione
-
Il piatto spingidisco fa parte degli organi di frenatura
-
La frizione può essere del tipo a dischi variabili
-
La frizione a dischi multipli può essere a secco oppure a bagno d'acqua
-
La frizione a dischi multipli può essere solo a secco
-
La frizione a dischi multipli può essere montata solo su veicoli dotati di cambio automatico
-
Se il veicolo non ha il pedale della frizione allora è anche sprovvisto di cambio di velocità
-
Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione viene bloccato in posizione abbassata
-
Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione viene bloccato in posizione alzata
-
Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione non esiste e il veicolo è privo di cambio di velocità
-
Se il veicolo è dotato di frizione automatica il veicolo è privo di cambio di velocità
-
La frizione consente di connettere e disconnettere gradualmente il motore con le ruote motrici
-
Il pedale della frizione comanda il cuscinetto reggispinta della frizione
-
Il ferodo presente sul disco della frizione è soggetto a usura
-
Lo stato di usura della frizione dipende anche dallo stile di guida del conducente
-
Il sovraccarico del veicolo usura maggiormente la frizione
-
Periodicamente può essere necessario registrare la corsa del pedale della frizione
-
Il pedale della frizione è alzato quando la frizione è innestata
-
Il disco della frizione è collegato permanentemente all'albero primario del cambio
-
Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo idraulico
-
Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo pneumatico
-
Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo meccanico
-
Il disco della frizione, a frizione innestata (pedale alzato), entra in contatto col volano
-
Il ferodo presente sul disco della frizione può usurarsi causando lo slittamento del disco sul volano
-
Il pedale della frizione deve essere rilasciato gradualmente
-
Nei veicoli pesanti, il comando idraulico della frizione riduce lo sforzo del conducente
-
La frizione a comando pneumo-idraulico non è idonea all'uso sui veicoli industriali
-
Un veicolo provvisto di frizione a comando pneumo-idraulico deve essere lasciato in sosta col cambio con la prima marcia inserita
-
Durante la marcia del veicolo la frizione è staccata dal volano
-
Il conducente non può intervenire sul comando della frizione se la stessa è di tipo pneumo-idraulico
-
Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo a vite senza fine
-
Il disco della frizione è collegato permanentemente all'albero secondario del cambio
-
Il disco della frizione è collegato permanentemente all'albero ausiliario del cambio
-
Il pedale della frizione comanda i satelliti del differenziale
-
Il ferodo presente sul disco della frizione deve essere periodicamente ingrassato e oliato
-
Il ferodo presente sul disco della frizione deve essere periodicamente pulito con benzina
-
Periodicamente è necessario ingrassare il disco della frizione
-
Periodicamente è necessario allentare le molle dello spingidisco della frizione
-
Per mantenere efficiente la frizione è necessario sostituire l'olio dell'impianto frenante
-
Per mantenere efficiente la frizione è necessario sostituire l'olio del motore
-
Per mantenere efficiente la frizione è necessario controllare il livello dell'olio tramite l'apposita asta graduata
-
Il ferodo presente sul disco della frizione non è soggetto a usura
-
Se il veicolo ha la frizione automatica, non è necessario provvedere alla manutenzione della frizione stessa
-
La frizione non ha bisogno di manutenzione in quanto è autoregistrante
-
I veicoli dotati di frizione automatica sono maggiormente soggetti a ribaltamento in curva
-
Il pedale della frizione può essere rilasciato bruscamente dal conducente in fase di partenza
-
L'impianto di lubrificazione serve a diminuire l'attrito tra gli organi in movimento del motore e ad evitare il surriscaldamento e l'eventuale grippaggio degli stessi
-
In un impianto di lubrificazione, la pompa pesca l'olio dalla coppa e lo invia, tramite apposite scanalature, alle varie parti in movimento del motore
-
La lubrificazione evita che lo scorrimento tra le superfici a contatto usuri i materiali a contatto
-
La lubrificazione viene garantita dalla presenza di un velo di olio lubrificante tra le superfici
-
L'impianto di lubrificazione può essere del tipo a circolazione forzata oppure a circolazione naturale
-
La pompa di iniezione fa parte del circuito di lubrificazione
-
Compito della lubrificazione è aumentare l'attrito, altrimenti le parti meccaniche non potrebbero esercitare la loro funzione
-
Un olio lubrificante deve avere un alto grado di acidità per non formare morchie e patine all'interno dei cilindri
-
L'accensione della spia dell'olio sul cruscotto del veicolo segnala che la pressione dell'olio è insufficiente
-
L'accensione della spia dell'olio può essere causata dalla rottura della pompa del lubrificante
-
L'accensione della spia dell'olio può essere causata dalle tubazioni dell'impianto di lubrificazione rotte o intasate
-
La spia rossa dell'olio sul cruscotto può segnalare che nella coppa è rimasto così poco olio che la pompa non riesce a mantenerlo in pressione in tutto il circuito
-
Il consumo dell'olio motore aumenta con l'usura delle fasce elastiche
-
Il filtro dell'olio serve a trattenere i piccoli corpi estranei in modo che non penetrino nel motore
-
L'olio motore ha una viscosità che varia in funzione della sua temperatura
-
Il controllo del livello dell'olio motore va sempre fatto a motore spento da parecchi minuti
-
Il controllo del livello dell'olio motore va sempre fatto con il veicolo in piano
-
L'accensione della spia dell'olio sul cruscotto del veicolo, segnala che si è rabboccato l'olio con uno di tipo diverso da quello precedentemente utilizzato
-
La spia della pressione dell'olio posta sul cruscotto, se accesa, indica sempre un basso livello dell'olio motore
-
È necessario controllare periodicamente il livello dell'olio tramite l'apposita asta graduata, ma non prima di aver lasciato il motore acceso per almeno 15 minuti
-
Il controllo periodico del livello dell'olio lubrificante può essere effettuato solo presso un'officina specializzata
-
Il controllo periodico del livello dell'olio lubrificante può essere effettuato solo se il veicolo ha la parte anteriore più in alto rispetto al retrotreno
-
In inverno occorre mettere liquido antigelo nell'olio
-
Fanno parte degli organi della lubrificazione: la coppa dell'olio, il filtro a cartuccia e l'indicatore di pressione
-
L'impianto di lubrificazione interessa gli organi meccanici di un motore a scoppio o Diesel
-
Scopo della lubrificazione è quello di evitare l'eccessivo attrito di alcune parti del motore che si muovono a contatto tra loro
-
La circolazione dell'olio di lubrificazione all'interno del motore è assicurata da una pompa a ingranaggi
-
Quando la pressione dell'olio è insufficiente, è necessario fermare il motore per evitare danni a varie parti del motore
-
L'olio della lubrificazione deve venire sostituito con la periodicità indicata sul libretto d'uso e manutenzione del veicolo
-
L'olio di lubrificazione ha anche lo scopo di raffreddare le parti metalliche che si muovono a contatto tra loro
-
L'olio della lubrificazione deve essere cambiato periodicamente in base ai chilometri percorsi e alle indicazioni del costruttore del veicolo
-
L'olio lubrificante del cambio di velocità deve venire periodicamente sostituito
-
È meglio non rabboccare l'olio nella coppa con olio di tipo e caratteristiche diverse da quello già contenuto
-
Negli intervalli tra una sostituzione e l'altra del lubrificante, il suo livello va controllato ad intervalli regolari e rabboccato in caso di necessità
-
Il lubrificante protegge dalla corrosione le parti metalliche su cui si deposita
-
L'olio "multigrado" è più stabile nei cambiamenti di temperatura ambiente (estate-inverno o inverno-estate)
-
Un indicatore di pressione ed una spia luminosa di colore rosso, posti sulla plancia portastrumenti, permettono di tenere sotto controllo lo stato dell'impianto di lubrificazione
-
Se dal tubo di scarico di un motore Diesel esce fumo chiaro, ciò può significare che il motore brucia olio che è trafilato nei cilindri
-
Se durante la marcia si accende la spia della lubrificazione, significa che la pressione nell'impianto è troppo bassa ed insufficiente a garantire il corretto funzionamento del motore
-
Sull'asta graduata per il controllo del liquido di lubrificazione sono indicati i livelli minimo e massimo che deve avere l'olio nella coppa
-
Generalmente, ad ogni cambio dell'olio è bene sostituire anche la cartuccia del relativo filtro
-
È bene non usare nei motori Diesel olio specifico per motori a scoppio e viceversa
-
È consigliabile sostituire l'olio per la lubrificazione del motore secondo le tempistiche e percorrenze raccomandate dal costruttore del motore stesso
-
Gli olii lubrificanti possono contenere additivi chimici
-
Gli olii lubrificanti possono essere minerali o sintetici
-
Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l'uso è il cambio di viscosità
-
Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l'uso è l'ossidazione
-
Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l'uso è l'aumento di acidità
-
Uno degli scopi dell'impianto di lubrificazione di un motore è quello di contribuire al raffreddamento dei vari organi in movimento
-
Uno degli scopi dell'impianto di lubrificazione di un motore è quello di interporre un velo d'olio tra le parti del motore e le parti in movimento
-
Uno degli scopi dell'impianto di lubrificazione di un motore è quello di ridurre l'usura degli organi in movimento all'interno del motore
-
Uno degli scopi dell'impianto di lubrificazione di un motore è quello di ridurre l'attrito delle parti in movimento del motore
-
La pompa ad ingranaggi del sistema di lubrificazione di un motore mette in circolazione l'olio lubrificante sotto pressione
-
Se si accende la spia dell'olio, oppure il manometro segna una pressione bassa, la pompa ad ingranaggi potrebbe essere guasta o difettosa
-
Se si accende la spia dell'olio, oppure il manometro segna una pressione bassa, la valvola limitatrice della pressione può essere guasta o il filtro può essere intasato
-
Se si accende la spia dell'olio, oppure il manometro segna una pressione bassa, la quantità d'olio presente nel circuito potrebbe essere troppo scarsa
-
L'olio esausto deve essere conferito (portato) ad un soggetto appartenente ad uno specifico consorzio
-
In un motore Diesel si può usare qualunque tipo di olio, l'importante è che sia sufficientemente viscoso
-
In un motore Diesel è indifferente usare olii per motori a benzina, purché siano abbastanza densi
-
Il manometro posto sul cruscotto indica la quantità di olio contenuto dalla coppa
-
La spia luminosa della lubrificazione si accende quando la coppa dell'olio è vuota
-
Se si accende la spia della lubrificazione, significa che l'olio è alla corretta temperatura
-
Se si accende la spia della lubrificazione, significa che bisogna cambiare l'olio entro cinquemila chilometri
-
Se dal tubo di scarico di un motore Diesel esce fumo nero, significa che sta bruciando olio
-
Se il filtro dell'olio è sporco, dal tubo di scarico esce fumo rossastro
-
È buona regola scaricare periodicamente l'olio dal motore, filtrarlo con un panno pulito e, successivamente, rimetterlo nella coppa
-
Se il motore consuma molto olio significa che nei cilindri si ha troppa pressione
-
A differenza di quello di lubrificazione del motore, l'olio del cambio non si sostituisce mai perché non è soggetto a forte riscaldamento
-
Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l'uso è l'aumento di salinità
-
La spia luminosa della lubrificazione si accende quando la temperatura dell'olio supera i 100°C
-
Quando l'olio motore è troppo denso è bene aggiungere olio vegetale
-
Se la temperatura dell'aria è molto bassa, è bene aggiungere all'olio di lubrificazione un poco di benzina (non più del 5%)
-
Il lubrificante comincia a circolare nel motore solo dopo che la temperatura dell'acqua ha superato i 65°C
-
Per raffreddare l'olio motore, una valvola di intercettazione lo fa passare nel radiatore dell'acqua quando supera i 120°C
-
La coppa dell'olio contiene un dispositivo per raffreddare l'olio
-
L'impianto di lubrificazione è utile per evitare il blocco degli iniettori intasati
-
Il rabbocco di olio lubrificante in un motore Diesel non è consentito, se il livello è basso occorre sostituirlo completamente
-
Se l'olio nel motore è troppo denso, si deve rimediare aggiungendo una certa quantità di gasolio
-
L'olio di lubrificazione deve essere sostituito ogni due mesi
-
L'olio di lubrificazione di un motore Diesel deve essere sostituito solo quando è diventato molto scuro
-
La cartuccia del filtro dell'olio va sostituita solo quando si accende la spia rossa sul cruscotto
-
L'olio lubrificante del cambio e del differenziale devono essere sostituiti ad ogni cambio di olio del motore
-
L'olio esausto deve generalmente essere bruciato in un luogo lontano dal veicolo e dai centri abitati
-
Gli organi della lubrificazione dei motori a scoppio e Diesel hanno lo scopo, tra l'altro, di lubrificare la pompa di alimentazione
-
La pompa ad ingranaggi del sistema di lubrificazione di un motore è azionata da un alberino che prende il movimento dal volano motore
-
È importante che l'impianto di lubrificazione provveda ad una efficace lubrificazione di tutte le cinghie
-
I filtri dell'olio di un veicolo pesante sono tre: uno a cartuccia, uno a carboni attivi, uno a rete metallica
-
Il livello dell'olio lubrificante del motore si controlla grazie a un manometro installato sul cruscotto del veicolo
-
Una pressione troppo elevata dell'olio di lubrificazione del motore può essere causata dall'usura degli ingranaggi della pompa dell'olio
-
Esistono due tipi di filtro dell'olio: uno per la stagione invernale e uno per quella estiva
-
L'olio esausto può essere diluito in almeno 25 litri di acqua distillata e poi immesso nel circuito fognario
-
In un impianto di raffreddamento a liquido, il liquido si riscalda circolando nelle intercapedini ricavate nel monoblocco e nella testata intorno ai cilindri
-
In un impianto di raffreddamento a liquido, il liquido cede il calore sottratto al motore all'atmosfera tramite il radiatore
-
Il radiatore è uno scambiatore di calore liquido-aria
-
Il liquido di raffreddamento deve avere una bassa temperatura di congelamento, un'alta temperatura di ebollizione e proprietà anticorrosive
-
Un eccessivo riscaldamento del liquido di raffreddamento del motore può essere dovuto alla valvola termostatica malfunzionante
-
Il raffreddamento del motore evita che una temperatura eccessivamente elevata danneggi le varie parti del motore
-
Il radiatore è l'elemento che permette che il liquido del circuito di raffreddamento non superi una temperatura dannosa per il motore
-
Il circuito di raffreddamento è costituito in modo tale da portare l'acqua del circuito a una temperatura che può anche essere più alta di 100°C
-
Nei climi freddi è indispensabile mettere anticongelante nel circuito di raffreddamento
-
Normalmente il liquido di raffreddamento del motore è acqua distillata
-
In un impianto di raffreddamento a liquido, la testata del motore è dotata di alette per aumentarne la superficie e favorire lo scambio termico con il liquido
-
Il liquido di raffreddamento deve avere una bassa temperatura di congelamento e una bassa temperatura di ebollizione
-
Negli impianti di raffreddamento dei veicoli moderni non è mai necessario verificare il livello del liquido in quanto l'impianto stesso è sigillato
-
Negli impianti di raffreddamento dei veicoli moderni non è consentito utilizzare l'acqua in sostituzione del liquido refrigerante
-
In caso di elevata temperatura del circuito, è buona norma aprire immediatamente il tappo del radiatore
-
La ventola del radiatore entra in funzione per evitare il congelamento dell'acqua
-
In caso di elevata temperatura del circuito di raffreddamento, è buona norma buttare un secchio di acqua molto fredda sul motore
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, si accende una spia rossa sulla plancia portastrumenti
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere dal termostato guasto
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere dall'elettroventola guasta
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere dalla cinghia del ventilatore allentata o rotta
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere dal radiatore intasato all'interno o sporco e incrostato all'esterno
-
Se il motore è molto caldo, è pericoloso togliere in quel momento il tappo del radiatore o del vaso di espansione
-
I motori a scoppio e Diesel vengono raffreddati, durante il loro funzionamento, mediante una circolazione di aria o di liquido
-
Se la temperatura del motore si alza troppo, ciò può dipendere da una sua cattiva lubrificazione
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere da scarsità di liquido refrigerante nel serbatoio
-
Se il motore è troppo caldo, è bene togliere subito il tappo dal radiatore per facilitare il raffreddamento del liquido
-
Quando la temperatura del liquido del raffreddamento è troppo elevata, si spegne la spia luminosa che si trova sul cruscotto
-
Nei motori dei grandi autocarri, è più frequente il sistema di raffreddamento ad aria forzata che non quello a circolazione di liquido
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò dipende esclusivamente dalla condotta di guida del conducente
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, la soluzione più efficace per ristabilire i valori normali è quella di circolare con il cofano motore socchiuso
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, l'unica soluzione efficace è quella di circolare a non più di 40 km/h
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, è bene controllare che la frizione non abbia giochi eccessivi
-
Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, è necessario introdurre subito del ghiaccio nel vaso di espansione dell'impianto di raffreddamento
-
Se il motore si riscalda troppo, è necessario utilizzare olio lubrificante più fluido
-
Gli organi di raffreddamento dei motori a scoppio e Diesel hanno lo scopo di evitare che le parti del motore si riscaldino eccessivamente
-
Gli organi di raffreddamento dei motori a scoppio e Diesel sono costituiti, tra l'altro, dal radiatore, dalla ventola e dalla pompa centrifuga
-
La temperatura troppo elevata del liquido refrigerante di un motore può essere dovuta alla formazione di incrostazioni nei tubetti del radiatore
-
L'elettroventilatore dell'impianto di raffreddamento è dotato di sistema di innesto elettromagnetico comandato da un interruttore termostatico
-
In un impianto di raffreddamento a liquido refrigerante, il termostato regola il passaggio del liquido dalle intercapedini della testata al radiatore
-
In caso di malfunzionamento del termostato dell'impianto e surriscaldamento del liquido di raffreddamento, è sufficiente procedere alla rimozione del termostato stesso
-
Il surriscaldamento del motore ha come principale effetto quello di aumentare le emissioni inquinanti del motore
-
Il surriscaldamento del motore ha come principale effetto quello di aumentare i consumi di carburante
-
Il surriscaldamento del motore ha come principale effetto quello di rendere impossibile l'uso dell'impianto di condizionamento dell'aria
-
Sul cruscotto si trova un apposito manometro che indica il valore della pressione del liquido di raffreddamento nel radiatore
-
Nei veicoli pesanti, la temperatura del liquido refrigerante non deve mai superare gli 80°C
-
Per limitare i consumi è bene che il motore funzioni sempre a basse temperature (massimo 60°C)
-
Il radiatore serve a smaltire, grazie al passaggio forzato di aria, il calore in eccesso prodotto dal funzionamento del motore
-
Il radiatore è uno scambiatore di calore acqua-aria
-
Non si deve aggiungere acqua o liquido freddo nel radiatore quando il motore è molto caldo
-
In estate è bene sostituire il liquido refrigerante con acqua perché si evitano possibili surriscaldamenti del motore
-
Il radiatore serve a riscaldare l'abitacolo del veicolo utilizzando il calore prodotto dal funzionamento del motore
-
Se si prevede di circolare con temperature molto basse (-10°C) occorre sostituire il liquido refrigerante con alcool etilico
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento serve ad accelerare il raffreddamento del liquido che passa dal radiatore
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento si ferma automaticamente quando la temperatura del liquido di raffreddamento si abbassa oltre una determinata temperatura
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento si attiva automaticamente quando la temperatura del liquido di raffreddamento supera una determinata temperatura
-
Il liquido di raffreddamento viene messo in circolazione da una pompa centrifuga
-
Il liquido dell'impianto di raffreddamento può essere sostituito con acqua, in caso di urgente necessità
-
Il liquido dell'impianto di raffreddamento ha un'alta temperatura di ebollizione (oltre 100°C) e una bassa temperatura di congelamento (meno di 0°C)
-
Il corretto funzionamento dell'impianto di raffreddamento si controlla grazie a una spia luminosa e a un termometro posti sulla plancia portastrumenti del veicolo
-
Il termostato dell'impianto di raffreddamento serve a regolare il riscaldamento del motore mantenendo la sua temperatura entro un intervallo di temperature ottimale
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento funziona solamente quando il veicolo è fermo con il motore in moto
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento viene attivato dal conducente per mezzo di un interruttore che si trova in cabina
-
Quando il ventilatore dell'impianto di raffreddamento viene attivato, si disattiva contemporaneamente il compressore dell'impianto di condizionamento dell'aria dell'abitacolo
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento non può entrare in funzione se la temperatura dell'aria esterna è inferiore a 0°C
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento non può entrare in funzione se la velocità di marcia del veicolo è superiore a 80 km/h
-
Il ventilatore dell'impianto di raffreddamento viene spento nelle lunghe discese
-
Il termostato dell'impianto di raffreddamento può essere attivato dal conducente per mezzo di un interruttore che si trova sul cruscotto
-
Scopo fondamentale dello pneumatico è quello di assicurare l'aderenza ruota-strada
-
Lo pneumatico agisce insieme alle sospensioni per il molleggio del veicolo
-
Entro i limiti dell'aderenza, lo pneumatico assicura la trasmissione al suolo della forza motrice
-
Entro i limiti dell'aderenza, lo pneumatico assicura la trasmissione al suolo della forza frenante
-
Lo pneumatico evita che il peso del veicolo gravante sulla strada danneggi il manto stradale
-
Entro i limiti dell'aderenza, lo pneumatico permette di dirigere il veicolo nella direzione impostata dal conducente
-
Il battistrada dello pneumatico ha la funzione di drenare l'acqua, eventualmente presente sulla carreggiata, dall'area di impronta del battistrada
-
Lo pneumatico deve essere il più rigido possibile
-
Durante la stagione fredda, lo pneumatico deve essere fatto scaldare alcuni minuti prima della partenza
-
Una spia rossa posta sul cruscotto avverte l'autista quando lo pneumatico deve essere sostituito
-
Acquistando nuovi pneumatici con mescola più morbida del set precedente, occorre irrigidire gli ammortizzatori
-
L'aderenza ruota-strada non dipende dallo stato d'usura degli pneumatici
-
Se, con un veicolo pesante, si devono affrontare salite di pendenza superiore al 15%, occorre montare pneumatici rinforzati
-
Non si può circolare in autostrada con veicoli che montano pneumatici ricostruiti
-
La ruota è composta da disco e cerchio
-
Sul cerchio è riportata una sigla che permette di ricavarne le principali caratteristiche
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne la larghezza
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavare il tipo di profilo della balconata
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne il diametro di calettamento
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne l'OFF-SET
-
Dalla sigla riportata sullo pneumatico si può ricavarne l'anno e la settimana di fabbricazione
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne il giorno di fabbricazione dello pneumatico
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne la data in cui deve essere revisionato lo pneumatico
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne l'anno di scadenza dello pneumatico
-
Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavare il tipo di materiale con cui è stato realizzato lo pneumatico
-
La ruota è composta da disco e camera d'aria
-
Sul cerchio è riportata una sigla che permette di ricavare se può essere utilizzato per marcia fuoristrada
-
La sigla riportata sul cerchio è in inglese e nella lingua dell'intestatario del veicolo
-
Gli pneumatici possono avere una camera d'aria interna
-
Gli pneumatici tubeless sono ricoperti all'interno di un strato di gomma speciale
-
In uno pneumatico tubeless la valvola è fissata al cerchio
-
In uno pneumatico con camera d'aria la valvola è fissata alla camera d'aria stessa
-
Generalmente, uno pneumatico tubeless forato si affloscia più lentamente di uno pneumatico con lo stesso tipo di foratura, dotato di camera d'aria
-
Se si usano pneumatici tubeless con aggiunta di camera d'aria vi è il pericolo di formazioni di sacche d'aria interne allo pneumatico
-
Lo pneumatico comprende la carcassa, i talloni e il battistrada
-
I talloni sono la parte dello pneumatico a contatto col cerchio
-
Negli pneumatici tubeless, i talloni sono fondamentali per garantire la tenuta d'aria
-
La carcassa di uno pneumatico è principalmente composta da tele con fili metallici e gomma
-
Il rumore generato da uno pneumatico dipende principalmente dal disegno e dal materiale con cui sono realizzate le scolpiture del battistrada
-
Gli pneumatici per veicoli pesanti devono avere una camera d'aria interna
-
Gli pneumatici tubeless sono più pericolosi di quelli con camera d'aria
-
Lo pneumatico di tipo tubeless è costituito dalla valvola, dal copertone e dalla camera d'aria
-
Generalmente, uno pneumatico dotato di camera d'aria forato si affloscia più lentamente di uno pneumatico con lo stesso tipo di foratura, ma di tipo tubeless
-
Uno pneumatico di tipo tubeless non è dotato di valvola
-
Uno pneumatico con camera d'aria è più soggetto a consumarsi al centro
-
Il disegno del battistrada dello pneumatico è annotato sulla carta di circolazione del veicolo
-
Sul veicolo possono essere montati 4 pneumatici con disegno del battistrada differente
-
I talloni sono le parti dello pneumatico che garantiscono l'aderenza con la strada
-
Sui fianchi dello pneumatico sono presenti piccoli intagli che migliorano lo smaltimento dell'acqua in caso di forti temporali
-
I fianchi dello pneumatico devono essere indeformabili
-
Gli pneumatici possono essere di tipo " a tele incrociate"
-
Gli pneumatici possono essere di tipo "radiale"
-
Gli pneumatici si distinguono in "radiali" o " a tele incrociate" a seconda della disposizione delle tele della carcassa
-
Gli pneumatici di tipo "radiale" presentano, in genere, una maggior flessibilità dei fianchi rispetto a quelli a tele incrociate
-
Rispetto agli pneumatici radiali, gli pneumatici di tipo " a tele incrociate" presentano, in genere, una minor area di contatto in curva
-
Gli pneumatici possono essere di tipo " a tele sfalsate"
-
Gli pneumatici possono essere di tipo "longitudinale"
-
Gli pneumatici si distinguono in "radiali" o a " a tele incrociate" a seconda del numero e del materiale di composizione delle tele
-
Rispetto agli pneumatici radiali, gli pneumatici di tipo " a tele incrociate" presentano, in genere, una maggior area di contatto in curva
-
Gli pneumatici di tipo "radiale" presentano, in genere, una minor flessibilità dei fianchi rispetto a quelli "a tele incrociate"
-
Il battistrada è la parte dello pneumatico che serve a garantire l'aderenza con l'asfalto
-
Il battistrada deve garantire un idoneo drenaggio dell'acqua eventualmente presente sulla strada
-
Nel battistrada sono presenti degli indicatori di usura
-
L'elasticità del battistrada varia al variare della temperatura
-
Il battistrada presenta differenti disegni a seconda della marca e del tipo dello pneumatico
-
Il disegno del battistrada degli pneumatici degli assi posteriori può essere diverso da quello dell'asse anteriore
-
Il battistrada deve avere, per legge, uno spessore minimo degli intagli di 1,6 millimetri su tutta la sua superficie
-
Il battistrada deve avere, per legge, uno spessore minimo degli intagli di 1,6 millimetri su almeno l'80% della sua superficie
-
Il battistrada di uno pneumatico radiale deve avere maggior larghezza rispetto a uno pneumatico a tele incrociate
-
In caso di ruote gemellate, il battistrada degli pneumatici dell'asse posteriore può essere realizzato senza scolpiture
-
Il battistrada deve essere realizzato con tasselli indeformabili
-
Il battistrada è realizzato con un composto di nylon e gomma
-
Il battistrada deve essere il più possibile rigido
-
I tasselli del battistrada non possono essere più alti di 3 millimetri per non aumentare eccessivamente la deriva dello pneumatico
-
Il battistrada deve avere, per legge, uno spessore minimo degli intagli di 2,5 millimetri su tutta la sua superficie
-
I fianchi di uno pneumatico devono essere moderatamente flessibili
-
I fianchi di uno pneumatico sono costituiti principalmente da gomma e tele
-
I fianchi di uno pneumatico cooperano allo smaltimento del calore
-
Se i fianchi di uno pneumatico sono eccessivamente flessibili vi è un aumento della deriva
-
I fianchi di uno pneumatico non possono presentare lesioni che interessano le tele
-
I fianchi di uno pneumatico devono essere molto rigidi
-
Se i fianchi di uno pneumatico sono rigidi vi è un aumento della deriva
-
I fianchi interni degli pneumatici gemellati possono essere rivestiti in lega di alluminio, per poter resistere al reciproco sfregamento
-
I fianchi di uno pneumatico possono aver subito lesioni che interessano le tele, purché le stesse siano state riparate da officina autorizzata che ne certifichi la sicurezza
-
I fianchi di uno pneumatico devono avere spessore minimo di 1,6 millimetri
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico, indica il carico massimo sopportabile dallo pneumatico alla velocità massima per esso ammessa
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico, può essere un numero del tipo "154"
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico, può riportare anche il valore massimo ammesso nel caso di montaggio in gemello
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico, è un numero di due o tre cifre riportato sul fianco della copertura
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico, può essere un numero del tipo "15400"
-
Nel caso di pneumatici gemellati, l'indice di capacità di carico di uno pneumatico è un numero di tre cifre seguito dalla sigla TWIN
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico è un numero di due o tre cifre seguito dalle lettere KG, riportato sul fianco della copertura
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico non viene indicato nel caso di pneumatici da utilizzare solo in gemello
-
L'indice di velocità di uno pneumatico indica la sua velocità massima di impiego
-
L'indice di velocità di uno pneumatico può essere rappresentato da una lettera maiuscola, ad esempio "J"
-
L'indice di velocità di uno pneumatico è sempre indicato sul suo fianco
-
L'indice di velocità di uno pneumatico permette di ricavare la velocità massima di impiego dello pneumatico in buone condizioni di manutenzione
-
L'indice di velocità di uno pneumatico indica la sua velocità minima di impiego
-
Nel caso di pneumatici gemellati, l'indice di velocità di uno pneumatico indica il doppio della sua velocità massima di impiego
-
L'indice di capacità di carico di uno pneumatico è un numero di due o tre cifre seguito dalle lettere km/h, riportato sul suo fianco
-
L'indice di velocità di uno pneumatico non viene indicato nel caso di pneumatici da utilizzare solo in gemello
-
Sul fianco dello pneumatico viene indicato se si tratta di uno pneumatico da utilizzare senza camera d'aria
-
Se sul fianco dello pneumatico compare la scritta M+S, significa che lo pneumatico è omologato a percorsi innevati o fangosi
-
Sul fianco dello pneumatico viene indicato se si tratta di uno pneumatico da utilizzare con camera d'aria
-
Dalle scritte che compaiono sul fianco dello pneumatico è possibile ricavare la settimana e l'anno di produzione dello pneumatico
-
Sul fianco dello pneumatico si può trovare la sigla TWI
-
La sigla TWI, posta sul fianco dello pneumatico, si trova in corrispondenza degli indicatori di usura
-
Il diametro di calettamento del cerchio su cui montare lo pneumatico è in genere indicato in millimetri
-
La larghezza nominale di sezione di uno pneumatico è in genere indicata in pollici
-
Se sul fianco dello pneumatico compare la scritta M+S, significa che lo pneumatico è da utilizzarsi su veicoli che trainano un rimorchio
-
Sul fianco dello pneumatico si può trovare la sigla MCTC se è stato omologato in Italia
-
La sigla TWI, posta sul fianco dello pneumatico, si trova in corrispondenza della valvola di gonfiaggio
-
La sigla TWI posta sul fianco dello pneumatico indica che si tratta di uno pneumatico da usare in gemello
-
Dalle scritte che compaiono sul fianco dello pneumatico è possibile ricavare il giorno di produzione dello pneumatico
-
Dalle scritte che compaiono sul fianco dello pneumatico non è possibile ricavarne la marca
-
I tipi di pneumatici utilizzabili sul veicolo sono indicati sulla carta di circolazione
-
Gli pneumatici dello stesso asse devono essere dello stesso tipo
-
Gli pneumatici del veicolo possono essere di tipi differenti, purché uguali sullo stesso asse
-
Due ruote che montano cerchi diversi possono avere la stessa circonferenza di rotolamento
-
Il complesso pneumatico-cerchio non deve sporgere lateralmente dalla sagoma originale del veicolo
-
Le caratteristiche dimensionali degli pneumatici che sono montati sul veicolo non possono essere diverse da quelle riportate sulla carta di circolazione
-
Su ogni veicolo può essere utilizzato un solo tipo di pneumatico
-
La marca di pneumatici utilizzabili sul veicolo è indicata sulla carta di circolazione
-
Gli pneumatici montati sullo stesso asse devono essere di tipo diverso
-
Gli pneumatici dell'asse motore sono contraddistinti dalla sigla TRACT
-
Sui veicoli pesanti è obbligatoria la rotazione degli pneumatici al massimo ogni 20000 km
-
Sulla carta di circolazione è indicata la data a partire dalla quale è possibile utilizzare gli pneumatici invernali
-
Gli intagli del battistrada servono a favorire il deflusso di acqua eventualmente presente sulla carreggiata
-
L'aquaplaning consiste in una perdita di aderenza legata alla presenza di un velo di acqua compressa tra battistrada e pavimentazione
-
In fase di aquaplaning il veicolo perde direzionalità
-
A parità di altre condizioni, il pericolo che si verifichi il fenomeno dell'aquaplaning aumenta con l'aumentare della velocità del veicolo
-
A parità di altre condizioni, il pericolo che si verifichi il fenomeno dell'aquaplaning aumenta con la diminuzione di profondità degli intagli del battistrada
-
A parità di altre condizioni, il pericolo che si verifichi il fenomeno dell'aquaplaning aumenta con la diminuzione della pressione degli pneumatici
-
Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è diminuire la velocità
-
L'aquaplaning non può verificarsi quando i veicoli sono dotati di ruote gemellate
-
L'aquaplaning non può verificarsi se gli intagli del battistrada hanno almeno quattro millimetri di profondità
-
L'aquaplaning può interessare la motrice ma non il rimorchio
-
Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è aumentare la velocità
-
Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è frenare a fondo, premendo nel contempo il pedale della frizione
-
Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è sterzare a fondo in direzione del margine destro della carreggiata
-
L'aquaplaning non può verificarsi su veicoli dotati di sistema antibloccaggio in frenata ABS
-
Ruote gemellate significa che ad ogni estremità di un asse, è montata una coppia di ruote
-
Due ruote gemellate devono possibilmente avere lo stesso grado di usura
-
Due ruote gemellate devono essere gonfiate alla stessa pressione
-
Sulla ruota interna di ruote montate in gemello, occorre in genere utilizzare una valvola di gonfiaggio dotata di apposita prolunga
-
Tra le due ruote gemellate viene montato un distanziale per evitare sfregamenti dei fianchi
-
I segnalatori della pressione degli pneumatici sono particolarmente utili quando le ruote sono gemellate
-
Le ruote gemellate sono generalmente montate sull'asse sterzante
-
Le ruote gemellate hanno un'unica valvola di gonfiaggio, in quanto le camere d'aria sono comunicanti tra di loro
-
L'aderenza del veicolo sull'asfalto è minore se le ruote sono gemellate
-
Il distanziale posto tra le due ruote gemellate facilita lo sfregamento degli pneumatici tra loro, in particolare a veicolo carico
-
Tutti i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate, devono montare ruote gemellate sull'ultimo asse posteriore
-
I veicoli dotati di ruote gemellate devono essere muniti di sistema antibloccaggio in frenata ABS
-
Lo pneumatico è un involucro di gomma, rinforzato con elementi metallici o tessili, che viene montato sul cerchio della ruota e viene gonfiato ad una pressione superiore a quella atmosferica
-
In uno pneumatico marcato "315/80 R 22,5 152/148 M", il valore 22,5 rappresenta il diametro di calettamento del cerchio, espresso in pollici
-
L'usura anomala del battistrada di uno pneumatico nella zona centrale può essere dovuta ad una pressione di gonfiaggio eccessiva
-
La verifica dell'efficienza di uno pneumatico prevede il controllo della sua struttura per individuare eventuali anomalie dovute ad usura, deterioramento del materiale a causa dell'invecchiamento o lesioni dovute a contatti accidentali
-
L'usura eccessiva del battistrada di uno pneumatico può causare il fenomeno dell'aquaplaning
-
Il fenomeno dell'aquaplaning è favorito essenzialmente dalla forte usura del battistrada, dalla elevata velocità del veicolo, dalla bassa pressione di gonfiaggio dello pneumatico, dall'alto spessore dell'acqua presente sul manto stradale
-
In caso di sostituzione di uno pneumatico si devono rispettare tassativamente i valori dimensionali, di carico e di velocità, riportati sulla carta di circolazione del veicolo
-
Il battistrada di uno pneumatico ha lo scopo di facilitare l'allontanamento dell'acqua e, negli autoveicoli, deve avere uno spessore di almeno 1,2 millimetri su tutta la superficie dello pneumatico
-
In uno pneumatico marcato "315/80 R 22,5 152/148 M", i valori 152/148 rappresentano rispettivamente la larghezza nominale della sezione e l'altezza del fianco espresse in millimetri
-
In uno pneumatico marcato "315/80 R 22,5 152/148 M", i valori 152/148 rappresentano l'indice di carico rispettivamente per ruota gemellata e per ruota singola
-
In uno pneumatico marcato "315/80 R 22,5 152/148 M", l'iscrizione R 22,5 significa che lo pneumatico ha un raggio di 22,5 centimetri
-
La verifica della pressione di gonfiaggio degli pneumatici va sempre effettuata con gli pneumatici caldi e quindi dopo aver percorso un numero sufficiente di chilometri
-
Il fenomeno dell'aquaplaning è favorito dall'eccessiva pressione di gonfiaggio degli pneumatici
-
In uno pneumatico marcato "315/100 R 20 154/149 M", i numeri 154/149 rappresentano rispettivamente l'indice di carico in singolo o in gemello e la lettera M il codice di velocità
-
Tra le caratteristiche di uno pneumatico riportate sulla carta di circolazione è presente l'indice di velocità
-
La serie o rapporto di aspetto indica la percentuale tra l'altezza dello pneumatico e la sua larghezza
-
Gli pneumatici possono avere un senso di rotazione che, nel caso, viene indicato sul fianco con una freccia
-
L'indicazione "M & S" indica uno pneumatico idoneo all'uso in caso di neve, o comunque di basse temperature
-
Lo spessore minimo del battistrada è di 1,6 millimetri sulla fascia centrale del battistrada e 1,4 millimetri sui 3 centimetri di bordo da entrambi i lati
-
Lo spessore minimo del battistrada per uno pneumatico industriale è di 2 millimetri su tutta la superficie del battistrada
-
In uno pneumatico marcato "315/100 R 20 154/149 M", le lettere "R" ed "M" indicano rispettivamente la possibilità d'uso su un rimorchio e quella su strade di montagna
-
Quando gli indici di carico segnati su uno pneumatico sono due, il primo si riferisce allo pneumatico su ruota gemellata, il secondo su ruota singola
-
La ruota di scorta fa parte dei dispositivi obbligatori di un autoveicolo
-
Un veicolo industriale di massa complessiva a pieno carico superiore a 18 tonnellate non rischia di subire il fenomeno dell'aquaplaning, perché è troppo pesante perché ciò accada
-
L'indicazione M & S indica uno pneumatico fabbricato nel Regno Unito
-
Gli pneumatici radiali sono più flessibili di quelli a tele incrociate
-
Uno pneumatico tubeless è sprovvisto di camera d'aria
-
Gli pneumatici gemellati devono essere simmetrici, per dimensione e disegno, rispetto all'asse di marcia
-
Gli pneumatici radiali sono più resistenti di quelli tradizionali
-
Gli pneumatici radiali sono obbligatori per l'equipaggiamento di un mezzo d'opera
-
Uno pneumatico tubeless deve essere gonfiato ad una pressione maggiore rispetto a uno con camera d'aria
-
Uno pneumatico tubeless ha una minore tenuta di strada rispetto a uno con camera d'aria
-
Gli pneumatici gemellati che presentano zone di consumo sui fianchi interni non sono pericolosi perché il fatto è dovuto a normale usura da contatto
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è fondamentale per il confort di marcia
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è fondamentale per la tenuta di strada del veicolo
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è fondamentale per la stabilità del veicolo
-
La pressione di gonfiaggio degli pneumatici deve essere adeguata al carico del veicolo
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è fondamentale per la durata dello pneumatico
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici garantisce la giusta area di impronta del battistrada
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici comporta migliore confort, ma maggior consumo di carburante
-
Se si prevede di dover percorrere lunghe discese, occorre abbassare la pressione degli pneumatici di mezzo Bar
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è fondamentale solo nei mesi estivi
-
Il valore della corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è indicato sul fianco dello pneumatico
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è fondamentale solo a veicolo a pieno carico
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici deve essere annotata sulla carta di circolazione
-
La pressione di gonfiaggio degli pneumatici deve essere misurata a pneumatico freddo
-
Alla fine di un viaggio, uno pneumatico troppo gonfio ha il battistrada più caldo al centro
-
Alla fine di un viaggio, uno pneumatico sgonfio ha il battistrada più caldo ai bordi
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico non consente il corretto appoggio del battistrada sulla sede stradale
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico riduce l'appoggio e la pressione di contatto della parte centrale del battistrada sulla sede stradale
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico non consente il corretto appoggio del battistrada sulla sede stradale
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico riduce l'appoggio e la pressione dei bordi del battistrada sulla sede stradale
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico riduce l'aderenza
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico riduce l'aderenza
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio comporta il surriscaldamento dello pneumatico
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta una sua maggior e più irregolare usura
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta una sua maggior usura sui bordi del battistrada
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta l'aumento della resistenza al rotolamento
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta l'aumento del consumo di carburante
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta l'eccessivo aumento della sua flessibilità
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta l'aumento del rollio e del beccheggio del veicolo
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta la minor tenuta di strada del veicolo
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta la minor stabilità del veicolo
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico ne aumenta il diametro di rotolamento
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico ne aumenta la rigidità
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico peggiora il confort di marcia
-
Alla fine di un viaggio, uno pneumatico sgonfio ha il battistrada più caldo al centro
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico non fa appoggiare i bordi del battistrada sulla sede stradale
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico non fa appoggiare la parte centrale del battistrada sulla sede stradale
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico non influisce sul confort di marcia
-
La pressione di gonfiaggio degli pneumatici deve essere misurata a pneumatico caldo
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico ne aumenta la flessibilità
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico ne diminuisce il diametro di rotolamento
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico non comporta problemi se la temperatura esterna è inferiore a 10°C
-
Per migliorare la stabilità del veicolo, nelle forti discese è bene diminuire la pressione degli pneumatici posteriori di mezzo bar
-
Sui veicoli dotati di sospensioni pneumatiche, la pressione di gonfiaggio deve essere ridotta di 0,2 bar
-
Sui veicoli dotati di sospensioni pneumatiche, non è necessario il periodico controllo della pressione di gonfiaggio
-
Alla fine di un viaggio, uno pneumatico troppo gonfio ha il battistrada più caldo ai bordi
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta una sua maggior usura al centro del battistrada
-
L'eccessiva pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta una sua maggior usura ai bordi del battistrada
-
Una pressione di gonfiaggio dello pneumatico inferiore del 10% rispetto al valore consigliato facilita le manovre di parcheggio
-
L'insufficiente pressione di gonfiaggio di uno pneumatico comporta una sua miglior aderenza su terreno innevato
-
Una pressione di gonfiaggio dello pneumatico superiore del 10% rispetto al valore consigliato non modifica il confort di marcia
-
Una pressione di gonfiaggio dello pneumatico superiore del 10% rispetto al valore consigliato permette un risparmio di carburante
-
Una pressione di gonfiaggio dello pneumatico superiore del 10% rispetto al valore consigliato riduce la distanza di frenatura
-
La più importante operazione di manutenzione degli pneumatici è il periodico controllo della pressione di gonfiaggio
-
La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici deve essere uguale a quella indicata dalla casa costruttrice dello pneumatico stesso
-
Il controllo della pressione deve essere effettuato su tutti gli pneumatici, compreso quello della ruota di scorta
-
Causa di consumo irregolare di uno pneumatico è la mancata equilibratura della ruota su cui è montato
-
Causa di consumo irregolare di uno pneumatico sono i non corretti angoli di convergenza o di campanatura delle ruote
-
Causa di consumo irregolare di uno pneumatico è la cattiva registrazione degli organi di direzione
-
Gli pneumatici con tagli sui fianchi devono essere sostituiti
-
La pressione di gonfiaggio degli pneumatici deve essere misurata a caldo, dopo aver percorso diversi chilometri, in modo da fargli raggiungere la giusta temperatura di esercizio
-
Lo pneumatico che presenti, a caldo, una pressione superiore a quella prevista a freddo, deve essere immediatamente sgonfiato
-
La pressione di gonfiaggio degli pneumatici è stabilita dal conducente in funzione del tipo di carico trasportato e della temperatura dell'asfalto
-
I difetti di convergenza delle ruote non influiscono sul consumo uniforme degli pneumatici
-
La distribuzione del carico non incide sul consumo degli pneumatici
-
Nei mesi estivi, la pressione di gonfiaggio degli pneumatici può essere controllata con meno frequenza perché l'alta temperatura dell'asfalto la mantiene regolare
-
La bassa pressione di gonfiaggio degli pneumatici diminuisce la loro deriva
-
Una ruota può essere squilibrata per effetto di depositi solidi quali ghiaietto incastrato, fango, catrame
-
La squilibratura di una ruota può portare a saltellamenti o sfarfallamenti della ruota stessa
-
La squilibratura di una ruota può avere effetti sullo sterzo
-
La squilibratura di una ruota deve essere corretta in officina specializzata con l'utilizzazione di appositi contrappesi
-
La squilibratura di una ruota porta a consumi anomali dello pneumatico
-
La squilibratura di una ruota peggiora la stabilità di marcia del veicolo
-
La squilibratura di una ruota è indicata da apposita spia rossa posta sul cruscotto
-
La squilibratura di una ruota può essere eliminata variando l'angolo di campanatura delle ruote del veicolo
-
La squilibratura di una ruota può essere eliminata variando l'angolo di convergenza delle ruote del veicolo
-
In uno pneumatico tubeless, il saltellamento di una ruota squilibrata può essere eliminato introducendo una camera d'aria
-
La squilibratura di una ruota può essere eliminata aumentando la pressione di 0,2 bar
-
La squilibratura di una ruota può essere eliminata diminuendo la pressione di 0,4 bar
-
In caso di foratura o anomalia ad uno pneumatico occorsa durante il servizio, bisogna rallentare e fermarsi appena è possibile farlo in sicurezza
-
La maggior usura del battistrada sul lato interno rispetto a quello esterno è attribuibile anche ad un'eccessiva convergenza delle ruote
-
In caso di lunghi viaggi è opportuno controllare periodicamente la temperatura del battistrada
-
La pressione di gonfiaggio di uno pneumatico è indicata generalmente in bar
-
In caso di foratura o anomalia ad uno pneumatico occorsa durante il servizio, è necessario sostituirlo subito ovunque ci si trovi, lasciando a bordo del veicolo i passeggeri per salvaguardare la loro incolumità
-
La maggior usura del battistrada sul lato interno rispetto a quello esterno è attribuibile esclusivamente a una cattiva bilanciatura delle ruote
-
In caso di lunghi viaggi occorre fermarsi periodicamente solo per raffreddare gli pneumatici
-
La pressione di gonfiaggio di uno pneumatico si esprime generalmente in atmosfere
-
La pressione di gonfiaggio di uno pneumatico è un dato che è generalmente riportato sul fianco degli pneumatici
-
Il montaggio di pneumatici alternativi a quelli precedentemente utilizzati è ammesso se i nuovi sono tra quelli riportati sulla carta di circolazione
-
Il montaggio di pneumatici alternativi a quelli precedentemente utilizzati è ammesso se i nuovi sono consigliati e garantiti da un gommista iscritto all'albo dei manutentori
-
Se si deve sostituire una ruota occorre, se possibile, fermarsi lungo un tratto rettilineo e in piano, segnalando la sosta, nei casi previsti, con l'apposito segnale mobile di pericolo (triangolo)
-
Se si deve sostituire una ruota occorre posizionare il veicolo in sicurezza, possibilmente fuori della carreggiata e azionare il freno di stazionamento
-
Prima della sostituzione di una ruota occorre calzare i cunei per il fermo sotto altre ruote del veicolo
-
Se si deve sostituire una ruota, occorre prima allentare i dadi e solo in seguito azionare il martinetto di sollevamento
-
La sostituzione della ruota di un mezzo pesante è un'operazione non semplice, che richiede prudenza, perizia ed allenamento preventivo
-
Il serraggio definitivo dei dadi dopo aver sostituito la ruota di un mezzo pesante, deve essere portato a termine quando la ruota è appoggiata al suolo
-
Se il veicolo monta ruote gemellate, la sostituzione di una ruota deve necessariamente essere svolta in officina specializzata
-
Quando si sostituisce una ruota, l'ordine di serraggio dei dadi è stabilito dalla casa costruttrice dello pneumatico
-
Quando si sostituisce una ruota, il corretto serraggio dei dadi deve essere controllato con il dinamometro
-
Quando si sostituisce una ruota, la ruota stessa deve essere montata sgonfia e poi gonfiata con apposito compressore
-
Quando si sostituisce una ruota, al termine del montaggio occorre fare una prova di tenuta della valvola
-
La ruota di scorta deve sempre essere tenuta ad una pressione di mezzo bar superiore a quella degli altri pneumatici
-
I cosiddetti pneumatici invernali sono più efficaci dei pneumatici ordinari, anche quando la strada non è innevata, se la temperatura dell'asfalto è inferiore a circa 7°C
-
I cosiddetti pneumatici invernali, sfruttano particolari disegni delle scolpiture del battistrada e mescole diverse da quelli convenzionali
-
È opportuno montare gli pneumatici invernali su tutte le ruote del veicolo
-
I cosiddetti pneumatici invernali sono dotati di lamelle, cioè di piccoli e sottili intagli praticati in tutti i tasselli del battistrada
-
I cosiddetti pneumatici invernali hanno mescole del battistrada che rimangono sufficientemente elastiche anche con basse temperature dell'asfalto
-
A basse temperature, la mescola dei pneumatici convenzionali perde elasticità e tale fenomeno riduce l'aderenza
-
Alcuni tipi di pneumatici invernali sono predisposti all'origine per la chiodatura
-
L'uso di pneumatici invernali omologati sostituisce l'eventuale obbligo di montaggio catene in tratti di strada innevati
-
I cosiddetti pneumatici invernali perdono aderenza sopra i 20°C di temperatura dell'asfalto
-
Sui cosiddetti pneumatici invernali non è possibile montare le catene
-
L'uso di pneumatici invernali omologati non sostituisce l'eventuale obbligo di montaggio catene in tratti di strada innevati
-
I cosiddetti pneumatici invernali sono utili e più efficaci dei pneumatici ordinari solo se la strada è fortemente innevata
-
I cosiddetti pneumatici invernali non prevedono la possibilità di chiodatura
-
I cosiddetti pneumatici invernali devono essere montati solo sull'asse motore
-
I cosiddetti pneumatici invernali non devono essere montati su veicoli dotati di sistema antipattinamento ESP
-
I cosiddetti pneumatici invernali possono essere montati solo su veicoli appositamente omologati
-
Chi fa uso di catene da neve non omologate è sanzionabile come se ne fosse sprovvisto
-
Se si fa uso di catene da neve, queste devono essere di misura idonea agli pneumatici del veicolo e di tipo omologato
-
E' sconsigliabile utilizzare le catene su tratti di strada non innevati
-
Nei veicoli a trazione integrale, le catene da neve devono essere montate solo sulle ruote posteriori
-
Se si utilizzano le catene nei tratti di strada privi di neve, la pressione di gonfiaggio degli pneumatici deve essere aumentata di 1 bar
-
I veicoli muniti di pneumatici invernali devono rispettare limiti di velocità massima inferiori a quelli ordinari
-
I veicoli muniti di pneumatici invernali devono rispettare limiti di velocità massima inferiori a quelli ordinari
-
Il sistema di frenatura consente di trasformare in calore l'energia cinetica posseduta da un veicolo in movimento
-
Il sistema di frenatura pneumatico di tipo continuo ed automatico, installato sui veicoli pesanti, ha tempi di risposta più lenti rispetto ai sistemi di frenatura idraulici
-
Il sistema di frenatura di soccorso di un veicolo ha il compito di garantire l'arresto di emergenza in caso di avaria del sistema di servizio
-
Il sistema di frenatura di un veicolo pesante può essere di tipo pneumatico integrale o pneumoidraulico
-
Il sistema di frenatura pneumatico di un rimorchio consente la frenatura automatica di emergenza in caso di sganciamento accidentale dalla motrice
-
Il compressore di un impianto di frenatura, ha il compito di inviare continuamente aria compressa nei serbatoi
-
La valvola di sicurezza contenuta nel regolatore di pressione di un impianto di frenatura pneumatico è tarata a una pressione compresa tra il valore minimo di funzionamento dell'impianto e il valore massimo a cui corrisponde l'apertura della valvola di scarico
-
I dispositivi di frenatura obbligatori per un autoveicolo sono il freno di servizio ed il freno a mano, che funge sempre anche da freno di soccorso
-
Il dispositivo antibloccaggio in frenata ABS impedisce il bloccaggio delle ruote in caso di frenatura, purché il fondo stradale non sia innevato
-
L'impianto di frenatura pneumoidraulico è sempre munito di un serbatoio ad azoto compresso per imprimere maggior potenza frenante all'impianto
-
Nei veicoli con impianti di frenatura dotati di ABS viene mantenuta la stabilità direzionale in frenata
-
Nei veicoli con impianti di frenatura dotati di ABS si ottiene in genere una riduzione delle distanze di frenatura, soprattutto in condizioni di scarsa aderenza
-
In un impianto frenante pneumatico, il regolatore di pressione ha il compito di mantenere l'impianto ad una pressione non superiore a un limite prefissato
-
Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico comprende una valvola di ritenuta, che impedisce la caduta di pressione dell'impianto
-
Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico comprende una valvola di scarico, che scarica in atmosfera l'aria in eccesso quando si è raggiunto il valore di pressione massimo stabilito
-
Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico comprende una valvola di sicurezza, che scarica l'aria in atmosfera nel caso di avarie del dispositivo che abbiano causato anomali aumenti di pressione
-
Fa parte del freno a disco di un autoveicolo, un disco metallico che gira solidale con la ruota
-
E' parte del freno a disco di un autoveicolo, una pinza che contiene gli elementi d'attrito e, tramite un sistema idraulico, permette di stringerli fortemente al disco durante la frenatura
-
Fanno parte del freno a disco i pistoncini, azionati da una pompa idraulica
-
Il sistema ABS, evitando il bloccaggio delle ruote in caso di energica frenata, consente di non far diminuire l'aderenza con il fondo stradale, riducendo così lo spazio di arresto
-
E' parte del freno a tamburo, un'asta con puntale a cuneo che, spinta da una membrana, permette di schiacciare le ganasce contro i tamburi generando attrito
-
Nei freni a tamburo, le ganasce sono ricoperte di guarnizione di attrito (ferodo)
-
I freni a disco possono essere del tipo autoventilato
-
Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico è collegato direttamente alla catena di distribuzione del motore
-
Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico ha il compito di inviare aria in pressione direttamente agli elementi frenanti
-
Fanno parte del freno a disco i pistoncini, azionati direttamente dall'aria compressa
-
Il sistema ABS rende inutile la presenza del freno di soccorso
-
E' parte del freno a tamburo un disco metallico attorno al quale si stringono le ganasce ricoperte di guarnizione di attrito (ferodo)
-
I freni a disco e quelli a tamburo sono costruttivamente uguali, a parte il tipo di guarnizione di attrito usata in ciascuno dei due
-
Nei veicoli pesanti di maggiori dimensioni (M3 ed N3), su ogni ruota sono montati insieme sia un freno a disco che uno a tamburo, per avere una maggior potenza frenante
-
In un impianto frenante pneumatico, il regolatore di pressione ha il compito di mantenere l'impianto a una pressione sempre superiore a 18 bar
-
I freni a tamburo possono essere del tipo autoventilato
-
I freni a tamburo non possono essere montati su veicoli dotati di rallentatore
-
I freni a disco non possono essere montati su veicoli dotati di rallentatore elettromagnetico
-
La frenatura pneumatica è tipica dei veicoli di massa elevata, per i quali è necessaria una grande potenza frenante
-
Nella frenatura pneumoidraulica sono presenti sia un circuito idraulico che uno pneumatico
-
La frenatura di stazionamento di un autoveicolo con frenatura pneumatica, avviene per svuotamento di una camera del bielemento frenante (contenente aria compressa a veicolo sfrenato)
-
La forza necessaria alla frenatura di stazionamento di un autoveicolo con frenatura pneumatica è di tipo meccanico ed è garantita da molle
-
In un autoveicolo devono essere presenti ed efficienti il freno di servizio, quello di stazionamento e quello di soccorso
-
Se si è alla guida di un autoveicolo di recente costruzione, la rottura del tubo dell'aria dei freni della ruota anteriore destra ci permette comunque di raggiungere un'officina, anche se a velocità estremamente ridotta
-
Sugli autoveicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate, il freno di soccorso interviene automaticamente in caso di malore del conducente
-
La frenatura di stazionamento e quella di soccorso sono due diversi modi di definire lo stesso tipo di frenatura
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la condotta automatica del freno non è mai in pressione
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la condotta moderabile del freno è sempre in pressione
-
Non esistono circuiti frenanti di tipo pneumoidraulico
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la rottura del tubo dell'aria dei freni della ruota anteriore destra richiede l'arresto immediato del veicolo, ovunque ci si trovi, con contestuale richiesta di soccorso
-
L'azionamento del freno di stazionamento comporta l'espulsione dell'aria dal bielemento frenante
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, all'interno dei serbatoi dell'aria può depositarsi, per condensazione, una certa quantità di acqua
-
Nella manutenzione ordinaria degli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, è buona norma spurgare periodicamente i serbatoi dell'aria compressa, eliminando l'acqua eventualmente formatasi per condensazione
-
Occorre sempre controllare che la pressione nei serbatoi principali dell'impianto frenante pneumatico non scenda al di sotto del valore minimo previsto dalla casa costruttrice del veicolo
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore a mano permette la frenatura di stazionamento immettendo aria nei bielementi frenanti
-
In caso di svuotamento dei serbatoi dell'aria compressa l'autoveicolo rimane sfrenato
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la presenza di acqua nei serbatoi è utile perché aumenta la pressione dell'aria
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l'azionamento del freno di stazionamento può essere effettuato anche con veicolo in marcia
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, occorre sempre controllare che la pressione nei serbatoi principali dell'impianto frenante sia pari a quella delle sospensioni pneumatiche
-
La frenatura di un veicolo avviene grazie alla trasformazione della sua energia cinetica in calore
-
La frenatura di servizio è ripartita su tutte le ruote del veicolo
-
La frenatura degli autoveicoli è in genere ottenuta mediante freni ad attrito
-
La massima forza frenante applicabile all'autoveicolo è pari al suo peso aderente
-
L'ABS permette di sfruttare al meglio la forza frenante disponibile
-
Per ottenere una buona frenatura occorre evitare il bloccaggio delle ruote
-
La distribuzione dei pesi sul veicolo influisce sulla frenatura
-
L'ABS permette di raddoppiare la forza frenante
-
La distanza di frenatura minima si ottiene con il bloccaggio di tutte le ruote
-
La distribuzione dei pesi sul veicolo non influisce sulla frenatura
-
La massima forza frenante applicabile all'autoveicolo è pari a metà del suo peso aderente
-
Il riscaldamento dei freni ne migliora la funzionalità
-
I freni dei veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate sono raffreddati ad acqua
-
Sui veicoli a 3 assi, la frenatura è ripartita tra l'asse anteriore e uno dei due assi posteriori
-
Gli autoveicoli devono essere dotati di 3 sistemi di frenatura: servizio, soccorso, stazionamento
-
La frenatura di stazionamento di un autoveicolo deve essere ad azione puramente meccanica
-
La frenatura di servizio degli autoveicoli deve agire su tutte le ruote
-
La frenatura di servizio degli autoveicoli deve essere moderabile
-
La frenatura di servizio degli autoveicoli deve essere azionabile dal conducente dal proprio posto di guida senza togliere le mani dal volante
-
La frenatura di soccorso deve essere moderabile
-
La frenatura di soccorso viene normalmente realizzata con l'uso "a fondo" del freno di stazionamento
-
La frenatura di stazionamento è in genere conglobata col servofreno
-
La frenatura di servizio degli autoveicoli deve essere di tipo "a impulsi"
-
Il comando del freno di stazionamento è lo stesso del freno di servizio
-
Su tutti gli autoveicoli devono essere presenti idonei cunei per il fermo
-
Fanno parte dell'impianto di frenatura pneumatico il compressore e i serbatoi dell'aria compressa
-
Quando il veicolo è in marcia, nell'impianto di frenatura pneumatico deve esservi sempre aria in pressione nel tratto di impianto compreso tra il compressore e il distributore duplex
-
Nell'impianto di frenatura pneumoidraulico (freno misto), i convertitori trasformano la pressione dell'aria in pressione idraulica
-
L'impianto di frenatura pneumatico integrale o quello pneumoidraulico, sono divisi in più sezioni indipendenti, una per le ruote anteriori, una per quelle posteriori ed eventualmente una per il rimorchio
-
Nei veicoli con impianto di frenatura ad aria compressa, appositi dispositivi modulatori regolano la pressione dell'aria diretta agli elementi frenanti dell'asse posteriore in base al carico del veicolo
-
Se l'impianto di frenatura pneumatica o pneumoidraulica non è in pressione, il veicolo non può essere messo in movimento perché non è possibile disinserire il freno di stazionamento a molla
-
Se l'impianto di frenatura è tipo pneumatico, prima della partenza è necessario accertarsi che nei serbatoi vi sia pressione sufficiente
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, se si verifica una perdita di aria in una sezione dell'impianto di frenatura, le altre sezioni possono funzionare regolarmente; tale struttura costituisce il "freno di soccorso"
-
A partire dalla valvola protezione serbatoi, l'impianto di frenatura di servizio ad aria compressa è costituito da due sezioni distinte più una eventuale per il rimorchio
-
In caso di avaria in una sezione dei freni, anche se le altre sezioni funzionano, non si deve intraprendere un nuovo viaggio se non si è provveduto alla riparazione del guasto
-
I serbatoi dell'aria dei veicoli dotati di frenatura pneumatica o pneumoidraulica, sono normalmente: uno per ogni sezione dell'impianto, uno per i servizi ed eventualmente per le sospensioni pneumatiche
-
I serbatoi dell'aria compressa degli impianti di frenatura dei mezzi pesanti sono dotati di un dispositivo per lo scarico dell'acqua di condensa accumulatasi
-
Gli elementi frenanti dei mezzi pesanti sono costituiti da tamburi e ganasce o da disco e pastiglie
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata regola automaticamente la pressione dell'aria inviata agli elementi frenanti in base al carico del veicolo
-
Negli impianti di frenatura pneumatica, l'anticongelatore è necessario perché l'aria, quando è molto fredda, ha poca pressione
-
Gli impianti di frenatura di tipo pneumoidraulico non possono essere utilizzati su veicoli per trasporto persone per motivi di sicurezza
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il dispositivo modulatore di pressione in funzione del carico esclude l'ABS quando il veicolo è molto carico
-
Il freno automatico è presente su tutti gli autocarri
-
In caso di avaria in una sezione dell'impianto di frenatura ad aria, il veicolo può venire usato normalmente perché i freni restano sempre pienamente efficienti grazie all'altra sezione
-
In un impianto di frenatura pneumoidraulico, è l'olio che comprime l'aria diretta agli elementi frenanti
-
In un impianto di frenatura pneumoidraulico, gli elementi frenanti sono sempre del tipo a disco e pastiglie, negli impianti pneumatici integrali sono invece solamente di tipo a tamburo e ganasce
-
Il compressore dell'impianto di frenatura pneumatico è azionato dal motorino di avviamento dell'autocarro
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, quando cessa la frenatura, l'aria compressa si scarica dai freni attraverso il tubo di scappamento
-
Gli impianti frenanti ad aria compressa non possono essere dotati di ABS
-
In un impianto di frenatura pneumoidraulico, l'olio dei convertitori pneumoidraulici viene raffreddato in apposito radiatore
-
In un impianto di frenatura pneumatico, il compressore dell'aria viene attivato dal conducente alla partenza tramite apposito pulsante posto sul cruscotto
-
In un impianto di frenatura pneumatico per veicoli molto pesanti, l'aria compressa viene sostituita con azoto compresso
-
Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici agisce solo sulle ruote posteriori
-
Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici è un freno ad azione meccanica e si attiva scaricando l'aria dai bielementi a molla
-
Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici cessa la sua azione quando, tramite il distributore a mano, gli viene inviata aria compressa
-
Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici, se moderabile, può essere utilizzato per la frenatura di soccorso
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il freno di stazionamento, si inserisce quando il freno a molla riceve aria dal distributore a mano
-
Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici, se non moderabile, può fare parte dell'impianto di frenatura di soccorso
-
Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici, può essere azionato solo da un pedale
-
Il freno di stazionamento a molla dei veicoli dotati di freni pneumatici, cessa di funzionare se i serbatoi dell'aria compressa non sono carichi
-
Nei veicoli dotati di frenatura ad aria compressa, il modulatore della frenata è situato tra il distributore duplex e gli elementi frenanti posteriori
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, agendo sul pedale del freno, il distributore duplex invia aria compressa in due sezioni dell'impianto non comunicanti tra loro
-
I sistemi di frenatura pneumatica di servizio e di soccorso dei veicoli pesanti prevedono almeno due serbatoi per l'aria compressa, un distributore duplex e una sezione di tubazioni indipendenti per ciascuno dei due assi
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex serve, tra l'altro, a regolare la pressione dell'aria inviata agli elementi frenanti
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex invia aria alla stessa pressione agli elementi frenanti anteriori e posteriori
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex ha due comandi: uno a pedale e l'altro a mano
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex invia aria compressa alternativamente ai due serbatoi principali
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex raddoppia la pressione dell'aria quando il veicolo è carico e sta percorrendo una discesa
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex serve a inviare differente pressione agli elementi frenanti anteriori o posteriori
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex non può garantire la frenatura di soccorso
-
Nei veicoli dotati di frenatura ad aria compressa, il modulatore di frenata è situato tra il distributore duplex e gli elementi frenanti dell'asse posteriore
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del carico ha il compito di ridurre la pressione dell'aria inviata agli elementi frenanti dell'asse posteriore quando il veicolo non circola a pieno carico
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del carico ha il compito di evitare frenate a ruote bloccate
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica e sospensioni a balestra, il modulatore di frenata in funzione del carico è normalmente fissato al telaio del veicolo
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del carico può essere a comando pneumatico
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del carico viene inserito e disinserito dal conducente a mezzo di apposito pulsante
-
Il modulatore di frenata in funzione del carico non può essere montato su veicoli dotati di ABS
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del carico è normalmente fissato sull'assale delle ruote
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del carico può essere a comando idraulico
-
Il modulatore di frenata in funzione del carico necessita di raffreddamento ad aria
-
L'essiccatore o l'anticongelatore si trovano tra il compressore ed i serbatoi dell'aria compressa dell'impianto di frenatura pneumatico o pneumoidraulico
-
L'essiccatore o l'anticongelatore di cui sono dotati gli impianti di frenatura ad aria compressa, evitano che si formino cristalli di ghiaccio nelle tubazioni
-
L'essiccatore o l'anticongelatore di cui sono dotati gli impianti di frenatura ad aria compressa, evitano che si formino particelle di ghiaccio nelle valvole
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l'essiccatore può essere raggruppato in un unico apparecchio assieme al regolatore di pressione
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l'essiccatore provvede anche al filtraggio dell'aria
-
L'anticongelatore impedisce il congelamento dell'aria nei serbatoi dei freni pneumatici e pneumoidraulici
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, l'essiccatore serve a impedire che il compressore aspiri aria troppo umida
-
Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l'essiccatore deve essere messo in funzione manualmente dal conducente
-
Nell'essiccatore di un impianto frenante pneumatico, una volta "asciugata" l'aria, vengono aggiunte piccole particelle di lubrificante per oliare le valvole del circuito dell'aria compressa
-
Nell'impianto di frenatura pneumatico, vi sono tanti essiccatori quanti sono i serbatoi dell'aria compressa
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione permette di mantenere l'aria dei circuiti frenanti ad una pressione compresa tra due valori, massimo e minimo
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione permette di evitare sovrappressioni nell'impianto
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione è dotato di una valvola di sicurezza
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione prevede anche fasi di funzionamento a vuoto del compressore
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione prevede anche fasi in cui scarica aria in atmosfera
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione permette di mantenere l'aria dei circuiti frenanti alla pressione fissa di quindici bar
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione ha il compito di regolare il valore della pressione dell'aria inviata agli elementi frenanti
-
Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione ha il compito di regolare il valore della pressione dell'aria all'interno delle sospensioni pneum