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Il conducente di un’autovettura deve conoscere i rischi derivanti dalla presenza di veicoli lenti, velocipedi, ciclomotori e veicoli di grande massa (quali autocarri, autotreni, autoarticolati, autobus e suv).
Deve adattare la propria guida in base a tali rischi .
Veicoli lenti: macchine agricole, ciclomotori, macchine operatrici, soprattutto su strade extraurbane. Può risultare difficoltosa la valutazione dei tempi di avvicinamento a causa della differenza di velocità tra essi e il mezzo che si conduce.
Velocipedi (biciclette): mezzi dotati di massa modesta e caratterizzati da basse velocità e possibili oscillazioni trasversali. Per un ciclista che si accinge ad effettuare una manovra è molto difficile valutare la velocità di avvicinamento dei veicoli a motore presenti nel traffico (ad esempio in una manovra di svolta a sinistra), specie se si tratta di conducenti giovanissimi, inesperti o anziani (come spesso accade).
Ciclomotori: spesso condotti da giovani con limitata esperienza di guida, che potrebbero compiere manovre improvvise (come il procedere a zig-zag tra gli altri veicoli).
In presenza di ciclisti o ciclomotoristi è necessario rispettare la distanza di sicurezza laterale ed evitare deviazioni trasversali, anche modeste, per non metterne a repentaglio l'equilibrio ed evitarne la possibile caduta a terra.
La manovra di svolta a sinistra è particolarmente pericolosa per un ciclomotore, che deve interferire con la traiettoria di una o più colonne di veicoli più veloci sopraggiungenti nella stessa direzione
Autocarri, autotreni, autoarticolati, autobus e suv: a causa della loro maggiore massa possono costituire un pericolo notevole per gli altri utenti della strada, specialmente se non rispettano i limiti di velocità.
In generale, infatti, gli incidenti tra i veicoli risultano più pericolosi se questi hanno masse molto diverse tra loro.
Suv: Il conducente di un fuoristrada (Suv):
- deve guidare con la massima prudenza, consapevole che l'altezza e la massa del proprio veicolo costituiscono un potenziale pericolo per pedoni, ciclisti e autovetture di modeste dimensioni.
- deve considerare i gravi danni che i paraurti sporgenti e rafforzati del proprio mezzo possono determinare nel caso di impatto con veicoli più piccoli
- deve ricordare che la guida di tale veicolo è particolarmente impegnativa in città e che richiede particolari cautele soprattutto nelle manovre di emergenza
Per un ciclista che si accinge ad effettuare una manovra è molto difficile valutare la velocità di avvicinamento dei veicoli a motore presenti nel traffico
La presenza nel traffico extraurbano di bambini in bicicletta, anche se affiancati, non rappresenta un rischio per chi guida un autoveicolo, data la loro modesta velocità
I ciclisti possono viaggiare in tutta sicurezza nel traffico extraurbano perché i conducenti dei veicoli a motore sono sempre capaci di prevedere eventuali loro cadute o pericolosi sbandamenti dovuti ad irregolarità del fondo stradale
La manovra di svolta a sinistra è particolarmente pericolosa per un ciclomotore che deve interferire con la traiettoria di una o più colonne di veicoli più veloci sopraggiungenti nella stessa direzione
Il conducente di autoveicolo deve valutare con prudenza, in relazione alla propria velocità, la distanza che lo separa da un ciclomotorista che si accinge a svoltare