Per guidare correttamente e in tutta sicurezza la propria auto è fondamentale conoscere gli elementi costitutivi del veicolo. Oggi in particolare parliamo del sistema frenante.
Esistono due tipologie di freni: a disco o a tamburo.
Per quanto riguarda i freni a tamburo, sono sempre meno usati sui nuovi modelli di auto, che montano perlopiù freni a disco, molto più sicuri ed efficienti.
I freni a tamburo sono costituiti da un tamburo e da due ganasce, contenenti due pistoncini ad azione contrapposta. Premendo il pedale del freno questi pistoncini si allontanano provocando l’allargamento delle ganasce ricoperte da un materiale di attrito che esercitano forza sul tamburo dall’interno e determinano l’azione frenante.
I freni a tamburo continuano ad essere molto utilizzati per biciclette e motorini.
I freni a tamburo presentano diversi svantaggi rispetto a quelli a disco. Hanno meno potere frenante e soprattutto si raffreddano più lentamente perché si trovano all’interno dell’auto e non all’esterno, come invece i freni a disco.
Hanno dalla loro un costo minore e un ciclo di vita mediamente più lungo.
Per due motivi:
1. Contenimento dei costi. Costa molto meno produrre freni a tamburo rispetto a quelli a disco.
2. Per il trasferimento di peso. Quando si compie una frenata il carico si sposta in avanti ed è quindi necessaria la maggiore capacità frenante dei freni a disco per arrestare l’auto.
Le auto elettriche grazie alla frenata rigenerativa hanno meno bisogno di usare il sistema frenante. Usando poco i freni c’è però il rischio che questi possano rovinarsi più rapidamente. Hanno quindi bisogno di freni posteriori che durino più a lungo e non arrugginiscano.
Ognuna delle quattro ruote è imbullonata (con 4 o 5 bulloni) su un disco in acciaio o in carbonio. Ciò fa sì che la ruota e il disco girino assieme.
La pinza dei freni è invece imbullonata alla carrozzeria dell’auto e rimane ferma. Al suo interno troviamo le due pastiglie dei freni, una per lato, costituite da un materiale che genera un elevato attrito. Quando premiamo il pedale del freno esse stringono il disco e ne rallentano il girare, fino a fermarlo.
Le pastiglie dei freni sono fatte di un materiale che si consuma facilmente e vanno quindi periodicamente sostituite, anche se non c’è un chilometraggio preciso. Molto dipende infatti dal nostro stile di guida e dal tipo di strade che percorriamo. Se compi spesso frenate brusche e se freni a lungo su strade in discesa, la vita delle tue pastiglie ne risentirà sicuramente.
Sui modelli più recenti è spesso presente una spia che si accende qualora le pastiglie siano troppo usurate. Se hai bisogno di supporto chiedi aiuto a un esperto.
La sigla ABS è l'acronimo di Anti-lock Braking System, ovvero sistema antibloccaggio. Si tratta di un sistema elettronico che interviene durante le frenate più violente e impedisce che le ruote si blocchino. È stato inventato da Bosch nel 1978, diffondendosi molto rapidamente su quasi tutte le auto in commercio. Dal 2004 è diventato obbligatorio su tutte le automobili immatricolate in Europa.
L’ABS, impedendo il bloccaggio delle ruote, garantisce notevoli vantaggi: In caso di brusca frenata il conducente sarà in grado di sterzare e di evitare ostacoli. Si scongiurano inoltre i testacoda e i sottosterzi pericolosi dell’auto. Anche in condizioni di aderenza mista (una gomma sull’asfalto e una sul fango) l’ABS interviene modulando la coppia frenante, impedendo rischiosi sbandamenti della macchina.
Su ciascuna ruota è posizionato un sensore, che ne rileva ogni rotazione e lo converte poi in un dato digitale che invia alla centralina. Quando il sensore rileva lo slittamento di una o più ruote, la centralina elettronica interviene sulla pompa idraulica dei freni, togliendo potenza alla frenata. In questo modo le ruote saranno libere di girare. Con le nuove sofisticate evoluzioni dell’ABS si arriva fino a 40 modulazioni al secondo della potenza frenante.
L’ABS è infatti fondamentale nelle fermate di emergenza, dove il rischio di bloccaggio è notevole a causa dell’elevata pressione sul pedale del freno.
Si tratta di fenomeno del tutto normale. Vuol dire che l’ABS è entrato in funzione. Quando eseguiamo una frenata molto energica e l’ABS si attiva, il cambio di pressione repentino dei fluidi nell’impianto frenante genera vibrazioni sul pedale e rumori. Non farti spaventare! Non devi fare altro che continuare a premere sul pedale del freno.
Sì, se freni con una o due ruote su fondo a bassa aderenza (come erba, ghiaia, sterrato) l’ABS rileva che c'è poco grip e diminuisce la forza frenante sulle ruote interessate. Ciò impedisce all’auto di andare in testacoda.
L’introduzione dell’ABS ha portato numerosi vantaggi in ottica sicurezza, andando a intervenire sulle frenate di emergenza e riducendo così il verificarsi di incidenti gravi. Ecco dunque cosa fa l’ABS, in estrema sintesi:
L’ABS è dunque un aiuto ormai imprescindibile su tutte le auto e non solo, anche diverse moto ne sono dotate. Negli ultimi anni si stanno aggiungendo anche altri sistemi elettronici che collaborano con l’antibloccaggio e aiutano a controllare la macchina in tutte le situazioni, come il traction control, l’EPS (servosterzo elettrico) e il cruise control.
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